Nell’ultimo decennio il numero di Flavivirus emergenti, trovati e descritti in tutto il mondo, è notevolmente aumentato. Tra questi il virus Zika (ZIKV), ormai ben noto, ed ora il virus Usutu (USUV), entrambi di origine africana. Per quanto riguarda lo ZIKV, è stato intensamente studiato a causa delle importanti epidemie associate, delle morti neonatali e dei difetti di nascita conseguenti, dei nonché sintomi neurologici. La patogenesi dell’USUV, invece, rimane in gran parte inesplorata. La circolazione di USUV in Africa è stata documentata più di 50 anni fa, ma in Europa è emersa da soli vent’anni, causando un alto numero di morti.
Più recentemente, USUV è stato descritto in associazione a disturbi neurologici negli esseri umani come l’encefalite e la meningoencefalite, evidenziando che USUV è una potenziale minaccia per la salute, per questo motivo si è deciso di approfondire la malattia analizzando la capacità del virus di infettare le cellule.
Ciclo vitale
l ciclo vitale del virus Usutu è abbastanza simile a quello di altri membri del serocomplex JEV. Il ciclo comprende interazioni tra zanzare, che agiscono come vettori, e uccelli, come ospiti che amplificano. Molti studi hanno dimostrato che sono coinvolte molteplici specie di zanzare e specie aviarie nel corso del ciclo vitale di USUV. Le zanzare facilitano la trasmissione virale ad esseri umani, cavalli e roditori, che poi fungono da ospiti casuali.
USUV è stato isolato da numerose specie di zanzare che includono Culex pipiens, Culex neavei , Culex perexiguus, Aedes albopictus, Aedes caspius, Anopheles maculipennis, Coquillettidia aurites e Mansonia africana. Di questi, Cx. pipiens è considerato il vettore più comune. Inoltre, Cx. neavei è l’unica specie di zanzara la cui competenza vettoriale per USUV è nota; quindi, si dovrebbero fare anche studi di competenza vettoriale che coinvolgono anche gli altri possibili vettori.
Tra le specie aviarie, i merli eurasiari (Turdus merula) hanno mostrato la più elevata mortalità in seguito all’infezione da USUV.
Risultati
Per comprendere meglio il coinvolgimento di USUV nei deficit neurologici, in primis i ricercatori hanno descritto il neurotropismo cellulare del ceppo europeo di USUV, per identificare la zona di infezione. L’esperimento ha dimostrato, grazie a marcatori specifici per le cellule cerebrali quali neuroni, astroglia e microglia, che il virus USUV ha un ampio tropismo proprio nelle cellule cerebrali.
Per avere ulteriori conferme, gli scienziati hanno effettuato anche rifatto l’esperimento ex-vivo, notando purtroppo un alto grado di infezione in tutte le cellule elencate, con conseguente neurite e distruzione dei tessuti, a conferma di quanto scoperto.
Questi risultati evidenziano la necessità di caratterizzare meglio la fisiopatologia legata all’infezione da USUV per anticipare le potenziali minacce. Si è dimostrato essere un virus più pericoloso del previsto.
Raluca Stoica