La nostra flora batterica è complessa ed utile, può trasformarsi da utile alleato ad acerrimo nemico se trascurata ed è un importate fattore che determina sviluppo e vita di un essere vivente; in particolare, quella Boccale determina la salute dei nostri denti e delle nostre gengive, che, come i lettori ben sanno, è fondamentale per una vita normale. La flora batterica boccale è composta da molte specie batteri che si distribuiscono in proporzioni differenti nelle differenti persone, queste complesse comunità e topografie(di cui è esempio l’immagine in evidenza) determinano la salute della bocca in quanto un loro squilibrio può provocare eventi come cambiamenti di pH o infiammazione.
Il microbioma boccale è composto principalmente da Streptococcus(26.9%), Veilonella(9.8%) e Selenomonas(3.5%) e molti altri batteri poco rappresentati, in particolare nella saliva(Fig.1) cresce di molto la percentuale di Neisseria (da 2.3% della bocca a 9% ) ma Veillonellla e Streptococcus rimangono le famiglie più rappresentate; ed è proprio della saliva, in particolare, che andremo a parlare.
Actynomices è presente nella saliva di un uomo medio sano in una percentuale del 3%, percentuale non preponderante certo ma comunque in grado di influire sulla salute della dentizione e del cavo orale di una persona.
L’anno scorso, analizzando tutto il materiale genetico presente nella saliva umana, Jeff McLean e il suo team hanno scoperto la reale provenienza di sequenze di RNA di cui finora nessuno era riuscito a capire la provenienza; tale sequenza proveniva da un batterio molto piccolo, molto più di Actynomices(Fig.2), tanto che non era mai stato individuato, per questa ragione e per la palese difficoltà che si riscontra tuttora nella sua coltura: essendo un organismo parassita necessita per forza di un ospite e con questo, quindi, deve essere cresciuto, ciò ovviamente complica le cose.
Un nuovo tipo di batteri: piccoli parassiti in grado di succhiare nutrimento e molecole organiche dai cugini più grandi, non sono nemmeno in grado di sintetizzare amminoacidi, complice il fatto che il loro genoma sia composto da soli 700 geni contro i 2200 di Actynomices;
non solo: questi piccoli parassiti sono in grado di diffondere materiale genetico tra i batteri ospitanti contribuendo allo svilluppo di resistenze antibiotiche (anche in archea) grande ostacolo in caso di infezioni o trattamenti dentistici importanti.
ma questa sembra solo la punta dell’iceberg! potrebbero esistere una infinità di generi diversi di questo tipo di organismi single-celled, perchè non li abbiamo mai visti? probabilmente perchè non li stavamo cercando…
lo conoscete il paradosso di Meno?
Alessandro Clochiatti
Fonti:
- https://www.newscientist.com/article/2094902-new-life-form-discovered-in-saliva-is-linked-to-human-disease/ (RNA batteri parassiti)
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4346134/ (microbioma orale e salivare)
- http://www.pnas.org/content/113/6/E791/F12.expansion.html (microtopografia di placca dentale mostrata in evidenza)