Dopo la difesa contro i virus a DNA, i batteri si evolvono, nasce la difesa contro i virus a RNA. Un nuovo sistema di editing simile a CRISPR (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats and CRISPR-associated genes), ma che ha come bersaglio l’RNA al posto del DNA. Questa è il nuovo studio pubblicato su “Science”
Il nuovo approccio, indicato con la sigla C2c2 (da Class 2 type VI-A CRISPR-Cas effector), agisce con maggiore specificità e funzionalità rispetto ai metodi attuali, infatti più della metà dei batteri conosciuti in natura hanno evoluto un sistema di difesa dai virus denominato CRISPR-Cas da cui negli anni si è sviluppato un metodo per modificare il DNA, chiamato per brevità CRISPR.
Però il mondo è bello perché è vario, e anche il mondo dei virus lo è! Infatti alcuni virus che aggrediscono i batteri non hanno un genoma a DNA, bensì un genoma a RNA. E ora Feng Zhang, del Broad Institute, ha individuato in un batterio della specie Leptotrichia shahii un meccanismo di difesa da questo tipo di virus simile a CRISPR. Infatti, come quest’ultimo agisce su punti specifici della doppia elica di DNA, allo stesso modo C2c2 si dirige specificamente verso un punto del filamento di RNA che identifica con precisione grazie ad un “modulo”. I ricercatori, modificando questo sistema di difesa e rendendolo specifico contro RNA di E. coli., hanno dimostrato che C2c2 può essere programmato per puntare particolari sequenze di RNA delle cellule in modo da inibirne o potenziarne la traduzione in proteine.
Dunque è facile immaginare una vastissima gamma di applicazioni: da strumenti per screening su larga scala, a circuiti cellulari sintetici per regolare la produzione di proteine, fino allo studio dell’insorgenza di molte patologie.
Raluca Stoica