Cotto ma non troppo

Eccoci qui gente e benvenuti nel ventunesimo secolo! Il secolo dell’unione europea, il secolo delle nuove tecnologie e della nascita di Facebook, ecco il secolo degli smartphone e dei selfies di cui almeno una volta ognuno di noi è stato protagonista (ammettetelo). Ma l’onda innovativa ha travolto anche il campo culinario! Ebbene si, cari lettori, con l’avvento di bellicosi e combattenti animalisti che cercano di salvaguardare i nostri “esseri senzienti”, si sono diffusi anche movimenti culinari del tutto innovativi. Basti pensare ai vegetariani o ai vegani, ma sappiate gente, che la cucina, oggi, è ancora più trendy se siete crudisti! La dieta alimentare crudista prevede unicamente, o in larga parte, l’assunzione di cibo non cotto. Secondo i crudisti, pare infatti, che il calore, non solo inibisca il senso di sazietà ma addirittura implichi una denaturazione delle proteine contenute nei cibi impedendo a queste di agire correttamente sul nostro organismo. Dunque niente più fornelli, solo cibi crudi! Ed effettivamente, l’idea di trascorrere intere ore davanti al focolare domestico, non è che alletti poi tanto, noi gente di oggi, sempre impegnata. Ma, ahimè, c’è da chiedersi: “a cosa serve la cottura dei cibi?” La cottura è un procedimento che espone i cibi a fonti di calore che permettono loro di essere trasformati da crudi a cotti. È importante poiché:

-rende i cibi più digeribili;

– trasforma alcune sostanze tossiche, come le melanzane, in alimenti commestibili e non nocivi come altrimenti sarebbero;

– elimina batteri, virus ed animali presenti nel cibo.

Secondo differenti studi è stato osservato come nelle diete crudiste si manifestino frequentemente reazioni intestinali avverse, quali tensione addominale, meteorismo e flatulenza. Soprattutto nelle donne in gravidanza, un tipo di dieta come quello appena descritto, potrebbe essere, per il feto, causa non solo di malformazioni ma anche di morte. I cibi non cotti, infatti, rappresentano un accogliente habitat per una miriade di parassiti quali Giardia lamblia, Taenia, Echinococcus granulosus. Ma anche di muffe come Aspergillum, Pennicillum, Fusarium. E di batteri: Clostridium botulinum e perfringens, Bacillus Cereus, Salmonella typhi e paratiphi, Stafilococcus aureus. Particolarmente significativa è la patologia, Salmonellosi, causata da Salmonella. L’infezione si contrae per ingestione di alimenti contaminati e può causare gastriti, gastroenteriti, febbre addominale e tifoide.

Cuocere i cibi permetterà alla maggior parte dei microrganismi che si trovano all’interno di essi, di essere eliminati mediante il calore. Infatti, se un cibo è contaminato da pochi microrganismi patogeni, le difese immunitarie saranno sufficienti a placare l’attacco microbico.

Dunque gente, un’adeguata cottura (non eccessivamente prolungata) è essenziale per preservare la vostra salute!

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