Scoperto un nuovo batterio parassita che vive nella nostra saliva

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I ricercatori hanno scoperto una nuova forma di vita, la quale è collegata con le malattie umane e che si nasconde all’interno della nostra saliva – un tipo di batteri parassiti che dipende da un altro batterio per vivere.

Il batterio ha solo 700 geni ed è il primo ceppo mai scoperto che è completamente dipendente da altri batteri per la sopravvivenza. Questa nuova forma di vita è stata anche legata a tutta una serie di malattie umane, tra cui la malattia paradontale, la fibrosi cistica e la resistenza antimicrobica. Il nuovo parassita, che deve ancora essere formalmente nominato, è stato scoperto dopo che gli scienziati della University of Washington School of Dentistry hanno riscontrato un misterioso frammento di RNA nei test della saliva umana, che non ha prodotto alcun risultato di organismi noti. Altri laboratori avevano trovato lo stesso codice di RNA “anomalo” in passato, ma nessuno era stato in grado di capire da dove provenisse. Ma dopo averlo studiato più da vicino, il team è stato in grado di dimostrare che questo RNA apparteneva ad un minuscolo batterio che vive su di un altro batterio, meglio noto come ceppo: Actinomyces odontolyticus.

Anche se, in passato, gli scienziati hanno scoperto batteri che possono infettare altri batteri, questa è la prima volta che è stato scoperto un ceppo che è completamente dipendente dall’infettare il suo ospite, poichè da solo non può sintetizzare i suoi aminoacidi che sono essenziali per la vita. Ecco perché è stato così difficile per gli scienziati identificarlo – dato che non possono coltivarlo e tenerlo in vita in laboratorio, senza che infetti un “host”.

Sono batteri ultra-piccoli , e vivono sulla superficie di altri batteri” ha detto il ricercatore Jeff McLean, alla riunione annuale della American Society for Microbiology a Boston. Studiando il parassita in laboratorio al fianco del suo ospite, la squadra ha ora dimostrato che il nuovo tipo di batteri dà la caccia ad Actinomyces e si attacca alla sua membrana esterna.

Dapprima, Actinomyces riesce a gestire i parassiti che gli succhiano via i nutrienti. Ma alla fine soccombe e viene ucciso dall’attacco. La squadra non è ancora certa di come i batteri recentemente scoperti si riproducono e si diffondono da un batterio ad un altro.”Stiamo cercando di decifrare quello che sta succedendo“, ha detto il ricercatore Jeff McLean.

Ma quello a cui la squadra è ora interessata è come la nuova forma di vita  potrebbe influenzare le malattie umanehanno trovato, ad esempio, alte concentrazioni di DNA del parassita nelle persone con malattie gengivali e con fibrosi cistica.

Precedenti ricerche hanno dimostrato che Actinomyces odontolyticus contribuisce alla malattia paradontale, e quando si aggiunge il nuovo parassita, questo sembra rendere Actinomyces più abile nell’eludere i globuli bianchi; tutto ciò ovviamente significa che il corpo è meno capace a combattere l’infezione. Il batterio ospite, inoltre, diventa anche più resistente all’antibiotico streptomicina.

I ricercatori ora stanno indagando per cercare di capire come possiamo usare questa conoscenza per migliorare il trattamento e gli esiti delle malattie.

Salvatore Gemmellaro

 

Fonte: Sciencealert

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino, creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Sono laureato in biologia e molto appassionato di tecnologia, cinema, scienza e fantascienza. Sono Siciliano ma vivo e lavoro in Basilicata come analista di laboratorio microbiologico presso una nota azienda farmaceutica. Ho creato il portale di Microbiologia Italia per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza. Potete trovare tutti i miei contatti al seguente link: https://linktr.ee/fcentorrino.

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