Miles Joseph Berkeley

Biografia

Miles Joseph Berkeley (Fig.1) è stato un sacerdote inglese. Grande appassionato di scienza, viene ritenuto il padre fondatore della Micologia britannica.

Berkeley nacque nel 1803 a Biggin Hall, nel Northamptonshire, un piccolo borgo situato a 135 Km a Nord di Londra e poco distante dal centro di Corby.
Iniziò le scuole ad Oundle, per poi trasferirsi a Rugby e quindi al Christ’s College a Cambridge. Qui si laureò in Teologia e divenne curato prima a Apenthorphe, poi a Woodnewton.

La sua carriera in questo senso proseguì a Sibbertoft nel 1868, dove venne nominato vicario (che nella chiesa anglicana rappresenta un titolo differente dal curato).

Durante la sua giovinezza, parallelamente agli studi universitari, Berkeley fu un grande appassionato di scienze naturali. Questo interesse crebbe durante gli anni a Cambridge, sotto l’influenza di eminenti professori come John Steven Henslow.

Presto, diresse la propria passione verso le piante minori e i funghi.

I suoi studi lo porteranno presto ad essere un massimo esperto di funghi e patologia vegetale, facendo di lui uno dei padri fondatori della Micologia.

Immagine che raffigira Mles Joseph Berkeley
Fig. 1 – Miles Joseph Berkeley (1803 – 1889). First-Nature.com

Sposò Cecilia Emma Campbell, nel 1833, dalla quale ebbe 15 figli.

Morì a Sibbertoft nel 1889.

Focus: la patologia vegetale

Pur essendo stato il precursore della micologia sistematica, con i suoi grandi lavori di descrizione e classificazione, bisogna puntare la lente di ingrandimento, all’interno delle sue opere, su una intuizione che all’epoca non venne sufficientemente ascoltata, ma che rappresentava l’inizio di una nuova epoca per la microbiologia e la fitopatologia.

Durante alcuni dei suoi anni di studio, il Regno Unito e l’Irlanda in particolare soffrirono di una grave carestia che si prolungò per circa un lustro.

Ad essere colpite furono le coltivazioni di patate, che rappresentavano per il popolo irlandese la principale (se non l’unica) fonte di sostentamento.
A devastarle, era la “potato blight” o “ruggine della patata”, malattia che portava alla formazione di patate marce e immangiabili.

Molti scienziati dell’epoca si interrogarono sul motivo della distruzione di ettari di raccolti in tutto il territorio, senza trovare risposta.

Come in tanti film, dove uno studioso inascoltato avverte del pericolo senza avere troppo credito, così Berkeley avvertì che quei raccolti venivano distrutti per via dell’invasione di un fungo, che molto probabilmente proveniva dalle Americhe.

Berkeley ottenne alcuni campioni di piante contaminate in Inghilterra e li studiò al microscopio (strumento all’epoca piuttosto raro). Non impiegò molto per capire che si trattava di un fungo, che chiamò Botrytis infestans e che descrisse in “Observations, Botanical and Physiological, on the Potato Murrain”, pubblicato nel 1846.

Tuttavia non poté dare prova certa delle sue affermazioni, e per troppo tempo si rimase senza risposte certe.

Solo molti anni più tardi, Heinrich Anton de Bary riuscì a dare una prova sperimentale del fatto che la Potato blight fosse opera di un microrganismo, che chiamò Phytophtora infestans.

Contributo Scientifico

Conoscere il lavoro di Berkeley in ambito scientifico richiede un notevole sforzo dal punto di vista concettuale, tanto è stato vasto il suo apporto a livello quantitativo, incredibile se consideriamo le possibilità dell’epoca.

Sicuramente il lavoro sui macromiceti, descritti minuziosamente in Notices of British fungi (1837-1885), rappresenta un’opera notevole a livello illustrativo e nozionistico, in particolar modo per quanto riguarda i funghi lamellari presenti in Gran Bretagna.

Il libro porta l’illustrazione di 1360 specie diverse, riferite a 155 generi. Molte di queste specie portano il nome di Berkeley (Fig. 2).

Hygrocyba berkeleyi, una specie di fungo lamellare descritta da Berkeley
Fig. 2 – Hygrocyba berkeleyi, una specie di fungo lamellare descritta da Berkeley. (ecniclopedia.funghiitaliani.it)


Di grande rilevanza risulta essere anche il lavoro di crittogamica, in supporto a Sir W. J. Hooker, noto botanico dell’epoca. Il lavoro meticoloso e la proficua corrispondenza tra i due risulterà in più manuali che rappresenteranno un punto di riferimento per gli studiosi degli anni a venire.

Le crittogame, nella classificazione di allora (ad oggi in realtà aggiornata), rappresentavano tutte quelle piante che non presentavano organi riproduttivi visibili (un insieme che comprendeva, ad esempio, muschi, licheni, alghe e funghi).

Premi e riconoscimenti

Miles Joseph Berkeley sarà ricordato come uno dei primi studiosi a mettere le basi per la micologia e la fitopatologia in Europa. Durante la sua vita, gli vennero riconosciuti molti premi e nomine prestigiose.

Nel 1863 ottenne la medaglia d’oro della Royal Society (o Medaglia della Regina), antica associazione scientifica britannica, fondata nel 1660. Successivamente, nel 1879, ne divenne membro. Nel 1883 venne nominato membro onorario del Christ’s college.

In ambito estero, venne nominato membro dell’Accademia delle Scienze di Svezia.

Fonti

Foto dell'autore

Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino, creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Sono laureato in biologia e molto appassionato di tecnologia, cinema, scienza e fantascienza. Sono Siciliano ma vivo e lavoro in Basilicata come analista di laboratorio microbiologico presso una nota azienda farmaceutica. Ho creato il portale di Microbiologia Italia per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza. Potete trovare tutti i miei contatti al seguente link: https://linktr.ee/fcentorrino.

Lascia un commento