Annalisa e Edoardo raccontano come l’attività dei microrganismi e delle semplici reazioni chimiche portino alla formazione dei fenomeni noti come fuochi fatui. Arrivando a citare tra gli altri Fabrizio De André ed Edgar Lee Masters con la sua “Antologia di Spoon River”.
Correva l’anno 1971, quando l’eclettico “Poeta degli sconfitti o degli emarginati” scrive della dedizione – spesso totalizzante – di un farmacista alle leggi e all’ordine della chimica, motore intorno al quale si è mossa tutta la sua esistenza, lasciando ai margini la famiglia, le amicizie, gli amori, la vita.
L’immagine con cui De André apre l’epitaffio dello scienziato, rievoca uno spettacolo della natura su cui vale la pena porre l’attenzione:
“Solo la morte m’ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all’aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m’ha portato in collina.”
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Fonti:
- https://www.microbiologiaitalia.it/didattica/fuochi-fatu-quando-la-chimica-colora-le-tenebre/
- https://www.microbiologiaitalia.it/batteriologia/dopo-la-morte-ce-ancora-vita/
- https://www.microbiologiaitalia.it/batteriologia/i-microscopici-becchini-dellecosistema/
- Fabrizio De André (1971) – Un chimico
- Edgar Lee Masters (1915) – Antologia di Spoon River
- Guido Michelone (2011) – Fabrizio De André La Storia Dietro Ogni Canzone