Cannabis e testosterone: effetti, studi e implicazioni sulla salute

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By Nazzareno Silvestri

Cannabis e testosterone: effetti, studi e implicazioni sulla salute: Negli ultimi anni, l’uso della cannabis è cresciuto sia in ambito ricreativo che terapeutico, suscitando interesse e preoccupazione riguardo ai suoi effetti sul corpo umano. Una delle domande più frequenti riguarda il suo impatto sul sistema endocrino, e in particolare sul testosterone, l’ormone sessuale maschile responsabile della libido, della massa muscolare e della produzione spermatica. Ma la cannabis influisce davvero sul testosterone? I risultati scientifici non sono sempre univoci. Analizziamo il rapporto tra cannabis e livelli ormonali.

Cos’è il testosterone e perché è importante

Il testosterone è un ormone steroideo androgeno, prodotto principalmente nei testicoli (negli uomini) e in quantità minori nelle ovaie (nelle donne) e nelle ghiandole surrenali.

Funzioni principali del testosterone:

  • Sviluppo dei caratteri sessuali maschili
  • Regolazione della libido
  • Mantenimento della massa muscolare e ossea
  • Produzione di sperma
  • Ruolo nella motivazione, energia e umore

Cannabis: cosa contiene e come agisce

La cannabis contiene oltre 100 cannabinoidi, ma i più noti e studiati sono:

  • THC (tetraidrocannabinolo): principio attivo psicoattivo
  • CBD (cannabidiolo): non psicoattivo, usato per scopi terapeutici

Questi cannabinoidi interagiscono con il sistema endocannabinoide umano, che a sua volta regola funzioni endocrine, metaboliche, riproduttive e nervose.

Cannabis e testosterone: cosa dice la scienza

Effetti acuti e cronici:

Gli studi sono contrastanti, ma alcuni dati emergono con chiarezza:

1. Riduzione temporanea del testosterone (uso acuto e frequente)

  • Studi su animali e umani mostrano che l’uso regolare e ad alte dosi di THC può comportare una diminuzione temporanea dei livelli di testosterone.
  • Un articolo pubblicato sul Journal of Clinical Pharmacology ha rilevato una diminuzione del testosterone del 30% nei fumatori cronici, con un effetto reversibile dopo l’interruzione.

2. Alterazioni della spermatogenesi

  • L’uso frequente di cannabis è stato associato a:
    • Riduzione della motilità spermatica
    • Diminuzione della conta spermatica
    • Alterazione della morfologia degli spermatozoi

3. Studi recenti: effetto più blando del previsto

  • Una ricerca del 2019 su oltre 1.200 uomini (Human Reproduction) ha mostrato che coloro che avevano fatto uso occasionale di cannabis avevano livelli di testosterone comparabili o lievemente più alti rispetto a chi non l’aveva mai usata.
  • La frequenza d’uso e la dose sembrano essere fattori critici.

Meccanismo d’azione ipotizzato

Il THC può agire:

  • A livello dell’ipotalamo, riducendo la secrezione di GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine)
  • Di conseguenza, si ha una minore produzione di LH e FSH → riduzione della stimolazione testicolare → calo del testosterone

Inoltre, lo stress ossidativo indotto dal THC nei testicoli può alterare il microambiente spermatogenico.

Cannabis terapeutica e testosterone: c’è differenza?

L’uso di CBD (senza THC o con THC controllato), ad esempio in formulazioni terapeutiche, non sembra ridurre significativamente i livelli di testosterone. Tuttavia, sono necessari studi a lungo termine per valutarne l’impatto.

Altri fattori che influenzano la relazione cannabis-testosterone

  • Età e metabolismo
  • Durata e quantità dell’uso
  • Modalità di assunzione (fumata, vaporizzata, edibile)
  • Presenza di altre sostanze (alcool, tabacco)

Rischi e precauzioni

Possibili effetti collaterali di un uso cronico:

  • Ipogonadismo secondario
  • Diminuzione della libido
  • Ridotta fertilità
  • Aumento della massa grassa e perdita di tono muscolare
  • Alterazioni dell’umore e depressione

Conclusione

Il legame tra cannabis e testosterone è complesso e dipende da frequenza, dose e durata dell’uso. Mentre l’uso occasionale o terapeutico a basso dosaggio potrebbe avere effetti trascurabili, un consumo cronico e massivo di THC può alterare la produzione ormonale e la fertilità maschile. Chi fa uso regolare di cannabis e presenta sintomi come stanchezza cronica, calo del desiderio sessuale o infertilità, dovrebbe considerare un monitoraggio ormonale e parlarne con un medico.

Fonti

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