Zafferano: la nuova arma contro la depressione?

La cura per la depressione? Potrebbe essere nello zafferano

Lo zafferano, una spezia preziosa e molto utilizzata nella cucina mediterranea, è oggetto di osservazione da tempo perché è stato dimostrato che può essere utile nel trattamento della depressione. Questo beneficio è stato testimoniato non solo dalla tradizione popolare, ma anche da studi scientifici. Sebbene alcuni studi abbiano coinvolto un numero limitato di soggetti e abbiano bisogno di conferme ulteriori, la letteratura scientifica riporta anche alcune revisioni di studi sul rapporto virtuoso tra zafferano e depressione che indicano con chiarezza che l’utilità dello zafferano nel trattamento della depressione non è campata per aria.

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Zafferano depressione
Figura 1 – Lo zafferano può essere usato contro la depressione? alcuni studi sembrano confermare questa correlazione ma anche una vita sana è importante

La depressione in numeri

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa il 7% degli adulti italiani soffre di depressione. I sintomi depressivi sono generalmente più frequenti con l’avanzare dell’età, fra le donne (9%), fra le persone socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche (17%), precarietà lavorativa (8%) o bassa istruzione (12%), fra chi vive da solo (8%) e fra le persone con una salute cagionevole (13%).

Farmaci contro la depressione (non solo zafferano!)

Le restrizioni legate al COVID-19 e la malattia stessa hanno fatto aumentare in modo significativo anche il malessere psichico ed emotivo. Uno studio italiano (Brain, Behavior, and Immunity, Maggio 2021) ha rilevato che il 24% degli ex pazienti soffre, a distanza di mesi dalla guarigione, di depressione, ansia e insonnia. I farmaci ansiolitici e antidepressivi offrono soluzioni relativamente efficaci, tuttavia spesso con effetti collaterali. Anche la psicoterapia può essere d’aiuto, ma non sempre è possibile accedere al terapeuta giusto.

Lo studio sullo zafferano e la depressione

Ci sono altri mezzi che aiutino ad affrontare questo problema e, soprattutto, che lo possano prevenire? Uno studio di sei settimane in doppio cieco, controllato con placebo e randomizzato, ha coinvolto una quarantina di soggetti depressi (Phytother Res. Febbraio 2005). L’assunzione di zafferano ha migliorato in modo significativo la depressione rispetto a chi aveva assunto placebo. Due metanalisi di studi controllati e randomizzati (J Integr Med. 2013 Nov. e la più recente Planta Med 2019) hanno esaminato gli effetti dell’integrazione di zafferano sui sintomi del disturbo depressivo moderato e grave. Lo zafferano ha ridotto significativamente i sintomi della depressione rispetto al placebo e anche il confronto con l’assunzione di antidepressivi ha testimoniato una efficacia sostanzialmente sovrapponibile.

Risotto alla milanese per tutti?

Certo, può aiutare. Se non altro per il colore solare che rallegra gli occhi e solleva l’animo prima ancora di arrivare in bocca. Tuttavia, è bene non dimenticare alcuni aspetti che possono aprire prospettive ulteriori. Nella lingua latina, salute (del corpo) e salvezza (dell’anima) sono espresse dalla stessa parola “salus”. Le pratiche e le filosofie orientali (taoismo, buddismo, shintoismo, yoga, ayurveda, ecc.) non hanno mai smesso di considerare corpo e spirito come strettamente connessi. Suggerendo, tra l’altro, che le regole che guidano l’assunzione del cibo possano contribuire al benessere e all’equilibrio del corpo e, contemporaneamente, dello spirito.

Una dieta sana contro la depressione

Dalle ricerche scientifiche arrivano conferme dello stretto legame tra le abitudini alimentari, il benessere della mente e la prevenzione della depressione. In una revisione di studi (Nutrition Reviews, settembre 2021) è risultato chiaro che una dieta sana riduce in modo significativo il rischio di depressione. Ma cosa significa dieta sana? In un altro studio che ha seguito per sei anni 26.225 uomini e donne tra i 18 e gli 86 anni (The British Journal of Nutrition, 2018), i sintomi depressivi erano significativamente inferiori in coloro che consumavano più verdura, frutta, cereali integrali e qualche porzione di pesce.

L’ortoterapia

Anche coltivare fiori e ortaggi allontana la depressione. Non importa dove. In vasi, da posizionare sul davanzale o sul terrazzo, oppure nell’orto e nel giardino. Non è un caso che in giro per il mondo l’ortoterapia venga utilizzata da più di 40 anni, sia studiata nelle università e praticata nei reparti degli ospedali più importanti. Anche in Italia, all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, è attivo da tempo e accessibile a pazienti e genitori un orto-giardino con piante aromatiche (origano, rosmarino, salvia, timo, maggiorana, lavanda, ruta, menta), girasoli e ortaggi (melanzane, peperoni, zucchine, radicchi, insalate e pomodori).

Sole e depressione

Infine, l’esposizione alla luce solare è responsabile per l’80% della sintesi di vitamina D (solo il 20% deriva dal cibo). Questa vitamina è un importante regolatore del metabolismo del calcio, ma anche un aiuto per la stabilità dell’umore, soprattutto negli anziani, come suggerito da diversi studi osservazionali (J Affect Disord. 2016 Jul).

Come aveva già compreso Socrate: “Per ogni loro azione gli uomini hanno bisogno del corpo, anche nell’esercizio del pensiero. La perdita di memoria, la depressione, il malumore, la pazzia spesso colpiscono la capacità di pensare di molti proprio perché il corpo non è in buone condizioni”.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino, creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Sono laureato in biologia e molto appassionato di tecnologia, cinema, scienza e fantascienza. Sono Siciliano ma vivo e lavoro in Basilicata come analista di laboratorio microbiologico presso una nota azienda farmaceutica. Ho creato il portale di Microbiologia Italia per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza. Potete trovare tutti i miei contatti al seguente link: https://linktr.ee/fcentorrino.