Ascomycota

Canna: avamposto di ripristino per le zone umide.

Canna: avamposto di ripristino, per zone umide.

Resistenza, forza, sicurezza sono ancora esattamente i talenti vagliati su tale specie elòfita; oggi, affondando lo sguardo fin nella rizosfera della lacustre Canna, Arundo phragmites L., e più dentro, nel suo locale microbiota. Per rintracciare quella proverbiale olimpica stabilità, che fa pieno e moderno onore all’epica tenacia, viva e vivificante, dell’oscillante decana.

I funghi ascomiceti

Il phylum degli ascomiceti comprende 64000 delle specie censite fino ad oggi. Una caratteristica interessante di questi funghi è la possibilità di entrare in simbiosi con alghe e cianobatteri. Creando cosi i noti licheni.

Il diavolo, nella tradizione persiana, e nel chicco di Caffea L. Coltura protetta dal suo micobiota.

Coffea L., il diavolo, ed il micobiota. Prospettive future

Il caso della Coffea arabica, e del suo specie-specifico micobiota: il microbiota fogliare fungino.
Il mondo dei funghi, promette alternative salubri, al biocontrollo chimico, in campo. E, contemporaneamente, il suo ermetico potenziale, incide i profili metabolici delle pazienti ospiti verdi.

Sporothrix schenckii

Sporothrix schenckii

Sporothrix schenckii è un micete dimorfo che vive nel terreno, nella vegetazione e negli escrementi animali. Raffigura l’agente eziologico della sporotricosi o malattia del giardiniere delle rose

Come le Parche, permafrost, sostanza organica e funghi, tengono in mano il filo del nostro esistere.

Permafrost, sostanza organica e funghi: le tre Parche

Il permafrost crea le condizioni; la sostanza organica, in esso contenuta, è latente garanzia, e minaccia, alla nostra durata; i funghi, soffrendo a fondo le variazioni ecosistemiche nei suoli, sono il coperchio sul vaso di Pandora. O sul tracollo ambientale, se si preferisce. Come altri infiniti, e ignorati, agenti biologici. Loro sì, padroni del mondo.

Histoplasma capsulatum

Histoplasma capsulatum

L’Histoplasma capsulatum è un fungo appartenente al phylum degli ascomiceti che risiede nel suolo e negli escrementi di alcuni volatili. E’ un fungo dimorfo e raffigura l’agente eziologico dell’istoplasmosi, una malattia che può rivelarsi fatale nelle persone immunodepresse

Cavità con carie del legno al castello di un albero di gelso (Morus nigra), rilevate nel corso di analisi di stabilità. Alcune cavità e ferite sono state cementate, pratica errata che usava alcuni anni orsono (photo: Vanessa Vitali).

Carie del legno (seconda parte)

Esistono tre tipologie di carie del legno: bianca, bruna e soffice. Il continuo avanzamento in campo tecnologico consente oggi di svolgere una serie di approfondimenti, verificare la presenza di alterazione e di identificare la specie fungina che ne è la causa. Vediamo insieme i principali metodi di prevenzione, controllo e lotta.