Nuovo virus isolato in Cina: cosa dobbiamo sapere?

Un virus precedentemente sconosciuto, segnalato per la prima volta nella città di Wuhan (Cina) il 31 dicembre, preoccupa seriamente gli esperti di salute globale. Dal 14 Gennaio scorso, giorno in cui Microbiologia Italia ha parlato per la prima volta del nuovo coronavirus, spiegando la sua analogia con il virus della SARS, le notizie si susseguono velocemente.

Quanto velocemente si sta diffondendo?

Ad oggi, sono quattro le vittime di questo misterioso virus, l’ultimo è un uomo di 89 anni deceduto nella città di Wuhan, il focolaio da dove si è diffuso il virus. La maggior parte dei casi è stata epidemiologicamente legata all’esposizione in un mercato ittico di Wuhan, chiuso dal 1° gennaio 2020 per contrastare l’epidemia.

Le notizie, riportano finora 223 casi confermati ufficialmente, di questi 218 in Cina, due in Tailandia, uno in Corea del Sud e in Giappone. Oggi a Wuhan i casi sono in tutto 198, 5 nella capitale, 14 nella provincia di Guangdong e uno a Shangai. Tuttavia, il Centre for Global Infectious Disease Analysis dell’Imperial College di Londra sostiene che utilizzando il numero di casi rilevati al di fuori della Cina, è possibile dedurre che il numero di casi del virus 2019-nCoV clinicamente comparabili nella città di Wuhan potrebbero essere di 1723. Questa stima si basa sui seguenti presupposti:

  • L’aereoporto internazionale di Wuhan ha un bacino di utenza di 19 milioni di persone;
  • Esiste un ritardo medio di 10 giorni tra infezione e rilevazione, comprendente un periodo di incubazione di 5-6 giorni e un ritardo di 4-5 giorni dall’esordio dei sintomi alla rilevazione/ospedalizzazione di un caso;
  • Il volume totale dei viaggi internazionali da Wuhan negli ultimi due mesi è stato di 3301 passeggeri al giorno. Questa stima deriva dai 3418 passeggeri stranieri al giorno nelle 20 principali destinazioni del paese sulla base dei dati IATA del 2018 e utilizza i dati IATA del 2016 detenuti dall’Imperial College.
diffusione 2019-CoV
Figura 1 – diffusione del coronavirus 2019-CoV

La complicazione del Capodanno lunare

La vera sfida, tuttavia, arriverà la prossima settimana, con il Capodanno lunare. Ogni inverno, la Cina sperimenta una delle più grandi migrazioni di massa del mondo, nota come “viaggio di primavera” (chunyun). Centinaia di milioni di persone tornano a casa per vedere le loro famiglie, causando spesso uno svuotamento delle grandi città per tornare nei villaggi più piccoli in cui vivono ancora i genitori. In teoria, si tratta di un periodo di 40 giorni; in pratica è in gran parte concentrato nella singola settimana di ferie che la maggior parte delle persone ottiene, quest’anno dal 24 al 30 gennaio.

Quest’occasione fornisce una vera e propria capsula di Petri per le malattie. Così come le riunioni pubbliche per vedere i fuochi d’artificio o partecipare alle visite nei tempi. Inoltre, una parte importante delle celebrazioni è la condivisione del cibo, un altro possibile mezzo di trasmissione. In quest’ottica, il Capodanno lunare potrebbe fornire una forte motivazione a sottovalutare l’epidemia.

Quali misure stanno prendendo le autorità cinesi? Perché dovrebbero minimizzare una crisi sanitaria?

All’interno della stessa Wuhan, sembra che si stiano prendendo numerosi provvedimenti, tra cui sondaggi porta a porta ed il richiamo del personale medico dalle vacanze e controlli su tutte le forme di trasporto per le persone che mostrano sintomi di infezione. Ci sono stati anche annunci pubblici, tra cui una dichiarazione del presidente cinese Xi Jinping e dell’epidemiologo Zhong Nanshan. Hong Kong, invece, duramente colpita dal virus SARS in precedenza, ha attuato un piano di sanità pubblica.

Anche nel 2003, il primo focolaio di SARS sarebbe scoppiato poco prima del Capodanno lunare ed in questo caso i timori per le ripercussioni economiche sono stati una forte motivazione per tenere segreta l’epidemia, contribuendo alla sua diffusione. Per questo motivo, si teme che anche questa volta possa succedere lo stesso.

Quanto ci dobbiamo preoccupare?

Si tratta sempre di una domanda difficile in questi casi. Tuttavia, oltre le notizie negative, si dovrebbe dare uno sguardo anche a quelle positive. La maggior parte delle persone, infatti, ha presentato solo sintomi lievi e alcuni sono già stati dimessi. I moderni metodi di controllo delle malattie, inoltre, sono notevolmente migliorati dall’epidemia di influenza del 1918-1919 che ha ucciso più persone della Prima Guerra Mondiale e la popolazione mondiale è più sana e più resistente. Molti passi in avanti, oltretutto, sono stati fatti anche dal 2003 ad oggi, si noti la rapidità con cui il genoma virale è stato sequenziato.

In generale, però, è importante prendere delle misure preventive ogni volta che si sia in uno stato di malattia. Ecco delle cose che dovresti sapere sul coronavirus.

Sintomi di coronavirus

I coronavirus sono un folto gruppo di virus comuni tra gli animali. In rari casi, sono ciò che gli scienziati chiamano zoonotico, nel senso che possono essere trasmessi dagli animali all’uomo.

Di solito, il virus colpisce le persone con dei problemi al tratto respiratorio superiore, simili a un comune raffreddore. I sintomi del coronavirus comprendono naso che cola, tosse, mal di gola, mal di testa e febbre che possono durare un paio di giorni. Il rischio è alto sopratutto per anziani e giovanissimi, in cui c’è la possibilità che il virus possa causare una malattia delle vie respiratorie inferiore e molto più grave come una polmonite o una bronchite.

Si conoscono 6 virus appartenenti a questa classe, 7 con l’ultimo scoperto, chiamato 2019-nCoV. Due di essi sono noti per causare sindromi mortali:

  • virus MERS o sindrome respiratoria del Medio Oriente, è stata segnalata per la prima volta in Medio Oriente nel 2012 e causa gravi problemi respiratori.
  • sindrome respiratoria acuta grave, nota anche come SARS. Identificato per la prima volta nella provincia del Guangdong nel sud della Cina, secondo l’OMS, provoca problemi respiratori ma può causare anche diarrea, affaticamento, mancanza di respiro, difficoltà respiratoria e insufficienza renale. Questo virus è stato assimilato al misterioso virus scoperto in Cina.

Come si diffonde

I virus possono diffondersi dal contatto umano con gli animali. Gli scienziati pensano che MERS sia stato diffuso tramite i cammelli, mentre la SARS dalla civetta africana o zibetto africano. A seconda del livello di virulenza, il virus può essere trasmesso con una tosse, uno starnuto o una stretta di mano. Inoltre, potrebbe essere trasmesso tramite un veicolo, toccando qualcosa che una persona infetta ha toccato e quindi toccando la bocca, il naso e gli occhi.

Come puoi prevenirlo

Non esiste un vaccino per proteggersi da questa famiglia di virus, almeno non ancora. Sono in corso studi per un vaccino anti-MERS.
Il rischio di infezione potrebbe essere ridotto evitando di entrare in contatto con persone malate. Si dovrebbe cercare di evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca e lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. In caso di malattia, è meglio restare a casa ed evitare la folla o il contatto con gli altri. Copri la bocca e il naso quando tossisci o starnutisci e disinfetta gli oggetti e le superfici che tocchi.

Federica Angius

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino, creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Sono laureato in biologia e molto appassionato di tecnologia, cinema, scienza e fantascienza. Sono Siciliano ma vivo e lavoro in Basilicata come analista di laboratorio microbiologico presso una nota azienda farmaceutica. Ho creato il portale di Microbiologia Italia per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza. Potete trovare tutti i miei contatti al seguente link: https://linktr.ee/fcentorrino.

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