Autismo e igiene orale: Le persone con disturbo dello spettro autistico (ASD) presentano caratteristiche neurologiche e comportamentali che possono rendere difficile la gestione dell’igiene orale quotidiana. Sensibilità sensoriale, difficoltà motorie, ansia da contatto e problemi di comunicazione sono solo alcuni degli ostacoli che possono compromettere la salute dentale.
Tuttavia, con strategie personalizzate, supporto familiare e approccio graduale, è possibile insegnare e mantenere buone abitudini orali anche nei bambini e negli adulti con autismo, prevenendo carie, gengiviti e disturbi più gravi.
Perché l’igiene orale è una sfida nelle persone con autismo
L’igiene orale può risultare complicata per molte ragioni:
- Iperreattività sensoriale: il sapore del dentifricio, la consistenza dello spazzolino o il rumore dello sciacquo possono causare disagio.
- Difficoltà motorie fini: impugnare correttamente lo spazzolino o compiere movimenti coordinati può non essere immediato.
- Routine e rigidità comportamentale: cambiare la marca del dentifricio o introdurre una nuova sequenza può generare ansia.
- Ansia da contatto: la visita odontoiatrica o anche solo la manipolazione della bocca possono risultare problematiche.
- Autonomia ridotta: nei soggetti con forme più severe, la pulizia orale dipende totalmente da caregiver o familiari.
Rischi legati a una scarsa igiene orale nell’autismo
La difficoltà nel mantenere una corretta igiene orale può portare a:
- Crescita batterica e carie dentali
- Gengiviti e parodontite
- Alitosi persistente
- Dolore e infiammazione orale
- Cattiva alimentazione per dolore masticatorio
- Maggiore necessità di sedazione in caso di cure odontoiatriche complesse
Una cura regolare e quotidiana della bocca è dunque fondamentale anche (e soprattutto) nelle persone con autismo.
Strategie pratiche per migliorare l’igiene orale nelle persone con autismo
1. Creare una routine visiva e prevedibile
I soggetti autistici traggono grande beneficio dalla strutturazione della giornata. È utile:
- Usare schede visive o immagini che illustrino ogni fase della pulizia (es. prendere lo spazzolino, mettere il dentifricio, spazzolare, risciacquare).
- Svolgere l’igiene sempre allo stesso orario e nello stesso luogo.
- Iniziare con sessioni brevi, aumentando gradualmente il tempo.
2. Scegliere strumenti adatti e personalizzati
- Spazzolini con setole morbide e impugnatura ergonomica
- Spazzolini elettrici per chi tollera vibrazioni e ha difficoltà motorie
- Dentifrici con gusto delicato o neutro (alcuni non contengono menta)
- Specchi o timer visivi per motivare e rendere più concreto il tempo dedicato
3. Utilizzare tecniche di rinforzo positivo
- Premiare la collaborazione con lodi, attività preferite o piccoli premi simbolici
- Mantenere un atteggiamento calmo e incoraggiante, evitando pressioni
- Coinvolgere il bambino/adulto nel processo di scelta dei materiali (colore dello spazzolino, gusto del dentifricio)
4. Lavorare con il supporto di terapisti e dentisti specializzati
- Un logopedista o terapista occupazionale può aiutare a migliorare la motricità fine e la tolleranza sensoriale.
- Scegliere un dentista con esperienza in pazienti con autismo, che sappia costruire un percorso graduale e rispettoso delle esigenze della persona.
- Alcuni studi dentistici offrono ambienti adattati con illuminazione soft, rumori attenuati e tempi flessibili.
5. Integrare con strumenti alternativi
In caso di opposizione o difficoltà estreme:
- Utilizzare garze umidificate per pulire i denti nei soggetti non collaboranti
- Impiegare collutori senza alcool, solo se consigliati dal dentista
- Prediligere cibi non appiccicosi e ricchi di fibre naturali che favoriscano la pulizia passiva
Educazione e coinvolgimento familiare
La famiglia ha un ruolo chiave nella gestione dell’igiene orale. È importante:
- Offrire modelli positivi (lavarsi i denti insieme)
- Trasformare l’attività in un gioco educativo
- Mantenere coerenza e pazienza, anche di fronte a resistenze
Nel tempo, questi comportamenti diventano abitudini consolidate, migliorando l’autonomia e la qualità della vita.
Conclusione
L’igiene orale nelle persone con autismo può essere una sfida, ma con gli strumenti giusti e il giusto approccio può diventare parte integrante della routine quotidiana. Una buona salute della bocca previene disagi, migliora l’autostima e riduce la necessità di interventi invasivi, contribuendo al benessere globale della persona autistica. Il supporto di professionisti, familiari e terapisti è fondamentale per costruire un percorso positivo, graduale e personalizzato.
Fonti
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8263331/
https://www.autismspeaks.org/oral-health-tool-kit
https://www.cdc.gov/ncbddd/autism/family-tooth.html