Aumento degli infarti sotto i 50 anni

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By Nazzareno Silvestri

Aumento degli infarti sotto i 50 anni: Negli ultimi anni si è registrato un preoccupante aumento degli infarti nei soggetti sotto i 50 anni, una fascia d’età tradizionalmente considerata “protetta”. I motivi sono molteplici: cattive abitudini alimentari, sedentarietà, stress cronico, fumo, obesità e dislipidemie. Questo trend evidenzia quanto sia fondamentale adottare strategie preventive sin da giovani, per proteggere il cuore e ridurre il rischio di eventi cardiovascolari anche in età precoce.

Infarto sotto i 50 anni: un fenomeno in crescita

L’infarto miocardico acuto è causato da una occlusione di una o più arterie coronarie, spesso in seguito alla formazione di placche aterosclerotiche che si rompono.

Dati allarmanti:

  • Secondo uno studio pubblicato su JAMA, tra il 2000 e il 2016 l’incidenza di infarto in soggetti tra i 35 e i 54 anni è aumentata del 2% annuo.
  • L’American Heart Association ha evidenziato che oltre il 30% dei pazienti colpiti da infarto ha meno di 55 anni, e i casi sono in aumento anche tra le donne.

Fattori di rischio principali sotto i 50 anni

  • Fumo di sigaretta (anche occasionale)
  • Colesterolo LDL elevato
  • Ipertensione arteriosa non diagnosticata
  • Diabete e insulino-resistenza
  • Obesità viscerale (grasso addominale)
  • Sedentarietà
  • Stress cronico e insonnia
  • Alimentazione ricca di zuccheri, grassi saturi e sale
  • Familiarità per malattie cardiovascolari

Come proteggersi: le strategie più efficaci

1. Controllare regolarmente i parametri vitali

Fare screening periodici anche da giovani è fondamentale:

  • Pressione arteriosa (almeno ogni anno)
  • Colesterolo totale, HDL e LDL
  • Trigliceridi
  • Glicemia a digiuno
  • BMI e circonferenza addominale

Un colesterolo LDL superiore a 100 mg/dL in un soggetto giovane aumenta significativamente il rischio di aterosclerosi precoce.

2. Smettere di fumare, subito

Il fumo è uno dei più potenti acceleratori dell’infarto precoce, perché:

  • Danneggia l’endotelio vascolare
  • Favorisce la formazione di placche
  • Induce vasospasmo e aumento della coagulazione

Dopo 1 anno senza fumo, il rischio cardiovascolare si riduce del 50%.

3. Seguire una dieta cardioprotettiva

Un’alimentazione sana e bilanciata è il primo vero scudo contro l’infarto:

Alimenti da preferire:

  • Frutta e verdura di stagione (almeno 5 porzioni al giorno)
  • Pesce azzurro, ricco di Omega-3
  • Legumi, cereali integrali e frutta secca
  • Olio extravergine d’oliva come principale fonte di grassi

Alimenti da limitare:

  • Zuccheri raffinati e bevande zuccherate
  • Grassi trans e saturi (snack, fritti, carni processate)
  • Sale in eccesso (sotto i 5 g al giorno)

4. Fare attività fisica regolarmente

L’attività fisica riduce la pressione arteriosa, migliora i lipidi e il controllo glicemico.

Consigli pratici:

  • Almeno 150 minuti a settimana di attività aerobica moderata (camminata veloce, bicicletta)
  • Evitare la sedentarietà prolungata (>8 ore seduti al giorno)
  • Inserire esercizi di tonificazione muscolare 2 volte a settimana

5. Dormire meglio e ridurre lo stress

Sonno insufficiente (<6 ore a notte) e stress cronico aumentano i livelli di cortisolo, che è un fattore pro-aterogeno.

Soluzioni efficaci:

  • Dormire 7-9 ore per notte
  • Introdurre tecniche di rilassamento (yoga, respirazione, mindfulness)
  • Ridurre l’uso serale di schermi (luce blu) e stimolanti (caffeina)

Attenzione anche ai giovani sportivi

Nonostante l’attività fisica faccia bene, lo sport ad alta intensità praticato senza controlli medici può nascondere rischi cardiovascolari in soggetti predisposti. È fondamentale:

  • Fare un elettrocardiogramma (ECG) annuale
  • Eseguire test da sforzo in presenza di familiarità per infarto precoce
  • Non ignorare dolori al petto, palpitazioni o affaticamento inspiegabile

Conclusione

L’aumento degli infarti sotto i 50 anni è un campanello d’allarme che non va ignorato. Prevenire è possibile, anche nei giovani, attraverso la modifica di abitudini scorrette, screening regolari, attività fisica equilibrata e un’alimentazione mirata alla salute cardiovascolare. Proteggere il cuore prima dei 50 anni significa garantirsi una vita più lunga, attiva e sana.

Fonti

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