Tecnologia e bellezza vanno di pari passo. Rispetto al passato, è cambiato il modo di fare acquisti di uomini e donne, tanto che nel beauty-case troviamo tool e device in grado di fornire maggiore supporto.
Non solo: al di là del boom beauty tech, un punto di riferimento nel 2023, la bellezza è sempre più inclusiva, abbraccia ambedue i generi ed è… online. Tutti acquistano negli e-commerce, si rivolgono agli e-shop beauty.
Perché, diciamocelo, per comprare un siero per il viso non siamo più costretti a recarci in farmacia, nei negozi di cosmetica: possiamo farlo comodamente sul web, con tutti i vantaggi del caso. Ve ne parliamo.
Il settore della bellezza e della cosmetica online
Più del 30% dei consumatori ha affermato di avere acquistato un prodotto cosmetico sul web: questo il dato del 2021 riportato da Linkiesta. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un trend in estrema crescita, e per un motivo: anche coloro che erano inizialmente scettici nei confronti dello shopping online, hanno cambiato idea durante la Pandemia.
L’espansione del settore beauty, però, è in atto da tempo. Oltre alle nuove tecnologie digitali e all’introduzione in questo panorama dei cosiddetti “influencer”, i consumatori rimangono affascinati dalla possibilità di acquistare i prodotti senza doversi recare sul posto.
Non è un caso se molti imprenditori hanno scelto proprio il settore della bellezza come investimento: nuovi marchi e aziende cosmetiche nascono ogni giorno, per offrire alla clientela un catalogo attento, che tocca temi come sostenibilità e inclusività.
La sostenibilità nel settore beauty
Sono sempre di più i consumatori che chiedono un cambiamento netto da parte delle aziende impegnate nella produzione dei cosmetici. Una richiesta che non dovrebbe stupire, considerando i numeri del green in Italia: ognuno vuole fare la sua parte.
Due sono i concetti imprescindibili: trasparenza e sostenibilità. Di fatto, per l’industria della bellezza è il modo migliore per garantire la vendita di prodotti realizzati con materie prime di qualità, con ingredienti naturali, promettendo una migliore tracciabilità.
Ad essere particolarmente interessati alla cosmetica sostenibile troviamo la Generazione Z, ovvero chi è nato alla fine degli anni ’90. Le sfide non sono solamente attuali, ma non sono rimandabili: tenendo presenti le stime riportate da Quantis, Make-up the Future Report, il settore cosmetico contribuisce alle emissioni globali di gas serra tra lo 0,5% e l’1,5%.
La rivoluzione dell’inclusività
C’è anche un altro trend da prendere in esame: l’inclusività. Non sono solamente le donne a essere interessate ai cosmetici, ai prodotti per il viso come creme o sieri, sempre utili per trattare inestetismi e nutrire la pelle, bensì anche gli uomini.
L’idea di una bellezza più attuale e soprattutto democratica è figlia dei nostri tempi, in cui si abbattono tutte quelle barriere legate alla ricerca della perfezione a tutti i costi, ma soprattutto contro il pregiudizio. C’è una certa fluidità, che è connessa a temi come inclusività, diversità e skin-positivity: anche gli uomini usano il siero viso per combattere le rughe, e anche loro contribuiscono alla crescita del settore beauty online. Liberi dai pregiudizi.
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