Il grasso ci protegge dal diabete? Il grasso corporeo può avere un ruolo complesso nel rischio di sviluppare il diabete, con effetti sia protettivi che dannosi, a seconda della localizzazione del grasso, della sua funzione e della quantità. Ecco una spiegazione più approfondita:
1. Grasso corporeo e rischio di diabete
Il grasso corporeo in eccesso, specialmente in alcune aree del corpo, è generalmente associato a un maggiore rischio di diabete di tipo 2. Tuttavia, non tutto il grasso è uguale:
A. Grasso viscerale (intorno agli organi interni)
- Effetto: Aumenta il rischio di diabete.
- Produce sostanze infiammatorie (adipocitochine) che riducono la sensibilità all’insulina.
- È associato a una maggiore resistenza insulinica e a livelli elevati di glucosio nel sangue.
B. Grasso sottocutaneo (sotto la pelle)
- Effetto: Può avere un ruolo più neutro o protettivo.
- Il grasso sottocutaneo, soprattutto quello accumulato su cosce e glutei, è metabolicamente meno attivo rispetto al grasso viscerale.
- Può fungere da “magazzino sicuro” per il grasso in eccesso, evitando che si accumuli negli organi interni.
2. Protezione offerta dal grasso sottocutaneo
Alcuni studi suggeriscono che il grasso sottocutaneo (specialmente nella parte inferiore del corpo) possa avere un effetto protettivo contro il diabete di tipo 2:
- Distribuzione “a pera” (ginoide):
- È comune nelle donne premenopausa.
- Questo tipo di distribuzione del grasso è meno associato a resistenza insulinica rispetto alla distribuzione “a mela” (accumulo di grasso viscerale nell’addome).
- Adipociti più efficienti:
- Gli adipociti (cellule del grasso) sottocutanei hanno una capacità maggiore di immagazzinare il grasso in modo sicuro, riducendo il rilascio di acidi grassi nel sangue.
3. Grasso bruno (grasso “buono”)
- Il grasso bruno è un tipo speciale di grasso che produce calore bruciando calorie.
- Effetto: Migliora la sensibilità all’insulina e può ridurre il rischio di diabete, favorendo un metabolismo più sano.
4. Paradosso del grasso corporeo
Esiste il cosiddetto “paradosso dell’obesità”, osservato in alcuni studi, dove:
- Persone con un po’ di sovrappeso possono avere un rischio ridotto di alcune malattie metaboliche rispetto a persone magre con un metabolismo squilibrato (es. grasso viscerale elevato).
5. Quando il grasso non protegge
Nonostante alcune funzioni protettive del grasso sottocutaneo o bruno, l’eccesso di grasso corporeo in generale è più spesso associato a:
- Resistenza insulinica.
- Infiammazione cronica di basso grado.
- Maggiore rischio di accumulo di grasso ectopico (nel fegato o nei muscoli), che è dannoso per il metabolismo.
6. Conclusione
Il grasso sottocutaneo può avere un effetto protettivo contro il diabete se distribuito in modo equilibrato e in quantità moderata. Tuttavia, l’eccesso di grasso viscerale aumenta il rischio di diabete. La chiave per prevenire il diabete non è tanto la quantità di grasso corporeo totale, ma la qualità metabolica del grasso e la sua distribuzione nel corpo.
Adottare uno stile di vita sano con dieta equilibrata, esercizio fisico e gestione del peso è fondamentale per ridurre il rischio di diabete, indipendentemente dalla quantità di grasso corporeo.