Il fenomeno dell’isola di calore consiste nell’escursione termica tra la città e i suoi sobborghi rurali. Ogni anno e non solo nelle stagioni calde, le temperature medie delle città sono di qualche grado più alte delle temperature medie dei loro dintorni rurali.
Viene indicato con l’acronimo ICU, cioè Isola di Calore Urbana.
Perché si verifica l’isola di calore?
Questo fenomeno è la conseguenza delle attività umane e anche delle caratteristiche strutturali della città:
- l’uso delle automobili, l’aria condizionata, il consumo di energia non rinnovabile e macchinari che emettono aria calda, contribuiscono ad aumentare la temperatura dell’aria circostante;
- i materiali impiegati nella costruzione di edifici e strade: asfalto, cemento, mattoni, metalli e altri materiali usati nell’edilizia e nella costruzione delle infrastrutture, assorbono e rilasciano più calore rispetto a materiali naturali come il legno e alla vegetazione;
- la densità degli edifici, che ostacola l’aerazione, e l’organizzazione spaziale, impediscono la dissipazione del calore;
- l’assenza di vegetazione e di aree verdi: infatti, alberi e piante purificano l’aria e offrono zone d’ombra, senza questi elementi che contribuiscono a mitigare le temperature le città risultano più calde rispetto alle zone rurali.
Gli effetti dell’isola di calore sulla salute
Le alte temperature e la scarsa qualità dell’aria costituiscono seri pericoli per la salute e il benessere delle persone.
Le ondate di caldo che si verificano in città possono causare:
- colpi di calore
- disturbi cardiovascolari, come attacchi di cuore e infarti
- disturbi respiratori.
Le alte temperature sono un fattore stressante per il corpo: infatti, una lunga esposizione al caldo è fonte di mal di testa, cali di pressione e svenimenti, ipersudorazione e debolezza, difficoltà nella digestione e del dormire correttamente.
Altre conseguenze dell’isola di calore
- Incremento del consumo di energia: le alte temperature in città portano ad un aumento dell’uso dell’aria condizionata.
- Peggioramento della qualità dell’aria e anche della qualità dell’acqua.
- Feedback positivo del cambiamento climatico: l’isola di calore urbana contribuisce al cambiamento climatico, amplificandone l’effetto.
- Riduzione della qualità della vita negli agglomerati urbani.
- Aumento dei costi dell’energia e dei costi di manutenzione delle infrastrutture: le alte temperature possono creare modificazioni strutturali a causa della loro azione sui materiali impiegati nell’edilizia e nella costruzione delle strade.
- Ineguaglianza sociale: nei confronti di chi non ha accesso a tecnologie come l’aria condizionata o di chi vive in zone marginali della città con una scarsa componente vegetale.
Strategie di mitigazione e adattamento
- Aumentare le aree verdi urbane: piantare alberi, creare parchi, sviluppare tetti verdi e orti urbani può aiutare a mitigare le temperature e a garantire una maggiore qualità dell’aria, grazie alla straordinaria capacità delle piante di smaltire le componenti dannose presenti nell’aria.
- Utilizzare materiali ecosostenibili con caratteristiche che favoriscono l’isolamento termico.
- Migliorare la progettazione degli edifici e delle infrastrutture, in modo da garantire una maggiore areazione.
- Utilizzo sostenibile del suolo, promuovendo la vegetazione autoctona e sostituendo la cementificazione del suolo con materiali a ridotto impatto ambientale.
Conclusioni
Affrontare l’effetto dell’isola di calore urbana richiede una combinazione di più fattori, come:
- pianificazione urbana
- coinvolgimento e consapevolezza della comunità
- politiche ecosostenibili
- misure di prevenzione dell’effetto di feedback che l’ICU ha nei confronti dell’azione del cambiamento climatico.
Moltissime città stanno già iniziando a mettere in atto strategie per combattere l’ICU:
- New York City (USA), tramite il “NYC CoolRoofs Program” incoraggia l’installazione di coperture riflettenti per gli edifici e attraverso l’iniziativa “MillionTrees NYC” ambisce a piantare 1 milione di alberi nella città.
- Melbourne (Australia), grazie alla “Urban Forest Strategy“, che ha come obiettivo l’incremento della copertura alberale in città del 40% entro il 2040.
- In Europa, il “Greening Cities Draft Action Plan“, finalizzato nell’Aprile 2024, propone cinque azioni chiave volte ad aumentare le infrastrutture verdi nelle città e nelle regioni dell’Unione Europea:
Action 1 | Need for Green: metodologia per quantificare la domanda di infrastrutture verdi a livello locale |
Action 2 | Stabilire l’Indicatore del Sistema di Valutazione dei Piani Naturalistici Urbani |
Action 3 | Raggiungere obiettivi significativi di greening urbano |
Action 4 | Rafforzare i fondi per le infrastrutture verdi urbane |
Action 5 | Migliorare l’uso di finanziamenti innovativi da parte delle autorità a favore di città verdi |
Fonti
Crediti immagini
- Figura 1: Urban heat island | World Meteorological Organization (wmo.int)
- Immagine in evidenza e Figura 2: ESA – Sensing city night heat from space