Intolleranze Alimentari Emergenti: Nuove Riflessioni sulla Salute

Le intolleranze alimentari emergenti sono reazioni avverse che si verificano quando il corpo ha difficoltà a digerire certi alimenti o ingredienti. Tradizionalmente, le intolleranze più comuni includevano il lattosio, il glutine e alcune proteine vegetali, ma negli ultimi anni si è assistito a una crescente consapevolezza e diagnosi di nuove intolleranze alimentari. Alcune di queste intolleranze potrebbero essere legate a fattori ambientali, modifiche nella dieta e nell’alimentazione, ma anche a cambiamenti nel nostro microbioma intestinale. Questo ha portato all’emergere di nuove sensibilità alimentari che erano precedentemente meno riconosciute.

Intolleranze Alimentari Emergenti
Intolleranze alimentari emergenti

1. Intolleranza al Glutine Non Celiaca

Mentre la celiachia e l’allergia al grano sono ben conosciute, negli ultimi anni si è diffusa una condizione chiamata intolleranza al glutine non celiaca (NCGS, Non-Celiac Gluten Sensitivity). Si tratta di una sensibilità al glutine che non è legata alla celiachia o all’allergia al grano, ma che causa comunque sintomi gastrointestinali e non gastrointestinali.

Sintomi comuni:

  • Gonfiore addominale
  • Dolori addominali
  • Diarrea o stipsi
  • Mal di testa
  • Affaticamento
  • Dolori muscolari

Non esiste un test diagnostico per la NCGS, quindi la diagnosi viene effettuata per esclusione. La ricerca è ancora in corso per comprendere meglio le cause e i meccanismi di questa condizione, ma sembra essere in aumento, specialmente tra le persone che consumano una dieta ricca di alimenti processati e raffinati.

2. Intolleranza al Fruttosio (Fruttosio Malassorbito)

L’intolleranza al fruttosio si verifica quando l’intestino non riesce ad assorbire correttamente il fruttosio, un tipo di zucchero presente in frutta, succhi di frutta, miele e dolcificanti. Il fruttosio malassorbito può provocare sintomi gastrointestinali come gonfiore, diarrea, crampi e gas.

Cause e fattori di rischio:

  • Diete ricche di fruttosio
  • Alterazioni nel microbioma intestinale

L’intolleranza al fruttosio è spesso legata a sindromi come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Le persone che ne soffrono devono evitare alimenti ad alto contenuto di fruttosio e monitorare attentamente la propria dieta per ridurre i sintomi.

3. Intolleranza alla Fruttosa e Altri Zuccheri a Catena Corta (FODMAPs)

Gli FODMAPs (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides, and Polyols) sono un gruppo di carboidrati a catena corta che includono il fruttosio, il lattosio, i polioli e altri zuccheri. Molte persone con Sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e altre condizioni gastrointestinali sperimentano intolleranze ai FODMAPs, che non sono facilmente digeriti dall’intestino tenue.

Sintomi:

  • Gonfiore
  • Diarrea
  • Stipsi
  • Dolori addominali

Una dieta a basso contenuto di FODMAPs è stata proposta come approccio efficace per ridurre i sintomi gastrointestinali in molte persone. I FODMAPs si trovano in vari alimenti, tra cui aglio, cipolla, legumi, frutta (come mele e pere), latticini e dolcificanti artificiali.

4. Intolleranza ai Conservanti e Additivi Alimentari

Un numero crescente di persone riferisce sensibilità a determinati conservanti e additivi alimentari, come i solfiti e i coloranti artificiali, che si trovano in numerosi alimenti confezionati e bevande. Questi additivi sono utilizzati per preservare la freschezza e l’aspetto degli alimenti, ma in alcune persone possono causare reazioni avverse.

Sintomi comuni:

  • Mal di testa
  • Irritazione agli occhi o alla pelle
  • Sintomi respiratori come asma
  • Problemi digestivi

Le persone con asma o allergie potrebbero essere più suscettibili a reazioni ai solfiti e ad altri additivi. Gli additivi alimentari sono particolarmente concentrati in cibi trasformati, bevande alcoliche (come il vino) e prodotti da forno.

5. Intolleranza al Latte di Mucca (Non Legata al Lattosio)

Oltre all’intolleranza al lattosio, un’altra forma di intolleranza alimentare legata al latte di mucca è la sensibilità alle proteine del latte, come la caseina e la lattoalbumina. Questi componenti proteici possono causare una serie di sintomi, anche in assenza di una carenza di lattasi.

Sintomi:

  • Mal di stomaco
  • Eruzioni cutanee
  • Congestione nasale
  • Dolori articolari

La differenza tra l’intolleranza al lattosio e quella alle proteine del latte è che quest’ultima non è legata alla digestione del lattosio, ma piuttosto a una risposta immunitaria contro le proteine del latte.

6. Intolleranza al Glutammato Monosodico (MSG)

Il glutammato monosodico (MSG) è un esaltatore di sapidità comune in molti cibi trasformati e cibi cinesi. Alcune persone riferiscono sintomi come mal di testa, sudorazione, palpitazioni e sensazione di pesantezza dopo aver consumato alimenti contenenti MSG, condizione nota come sindrome da ristorante cinese.

Sintomi:

  • Mal di testa
  • Sudorazione
  • Sensazione di pressione sul petto
  • Dolore al viso

L’intolleranza all’MSG non è ancora completamente compresa, ma alcune persone scelgono di evitare gli alimenti che lo contengono per prevenire queste reazioni.

7. Intolleranza ai Grani Antichi e Altri Cereali

Con l’aumento dell’interesse per i cereali senza glutine, sono emerse intolleranze a grani antichi come il farro e l’orzo, che contengono glutine, ma con una struttura chimica diversa rispetto al grano moderno. Le persone con sensibilità a questi grani potrebbero sperimentare sintomi simili a quelli di chi è intollerante al glutine.

Sintomi:

  • Gonfiore
  • Crampi addominali
  • Diarrea
  • Affaticamento

L’intolleranza ai cereali è in aumento, probabilmente a causa di modifiche genetiche nel grano moderno, che potrebbero causare un aumento delle reazioni digestive.

Conclusioni

Le intolleranze alimentari emergenti rappresentano un fenomeno in crescita, con molte persone che riferiscono nuove sensibilità a cibi e additivi che in passato non erano considerati problematici. Sebbene alcune di queste intolleranze siano legate a fattori genetici o fisiologici, altre possono essere influenzate da modifiche ambientali, alimentari e genetiche. La diagnosi di intolleranza alimentare richiede attenzione e test specifici, e la gestione di queste condizioni spesso comporta l’eliminazione o la riduzione dei cibi problematici dalla dieta, in modo da migliorare il benessere e prevenire i sintomi. Se sospetti di avere un’intolleranza alimentare, è importante consultare un professionista della salute per una corretta valutazione e gestione.

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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