Chi è più a rischio di depressione: La depressione è una delle condizioni psicologiche più diffuse e complesse al mondo. Colpisce oltre 280 milioni di persone, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), e può manifestarsi con tristezza persistente, perdita di interesse, senso di colpa, stanchezza, insonnia o pensieri negativi.
Non tutti hanno lo stesso rischio di svilupparla: ci sono gruppi di popolazione più vulnerabili, a causa di fattori genetici, ambientali, ormonali, sociali e psicologici. Comprendere chi è più a rischio di depressione è fondamentale per intervenire precocemente e prevenire complicazioni.

Fattori di rischio principali per la depressione
La depressione non ha una causa unica, ma deriva da un’interazione tra fattori predisponenti e eventi scatenanti.
1. Fattori biologici
- Familiarità con disturbi depressivi
- Squilibri neurochimici (serotonina, dopamina, noradrenalina)
- Alterazioni ormonali (es. tiroide, cortisolo)
2. Fattori psicologici
- Bassa autostima
- Tendenza al perfezionismo o al pensiero negativo
- Esperienze traumatiche precoci
3. Fattori sociali e ambientali
- Isolamento sociale
- Disoccupazione o stress lavorativo
- Povertà o instabilità economica
- Discriminazione o esclusione sociale
Categorie più a rischio di depressione
1. Donne (soprattutto in età fertile)
Le donne hanno un rischio quasi doppio rispetto agli uomini. Le fluttuazioni ormonali durante:
- Ciclo mestruale
- Gravidanza
- Post-partum
- Menopausa
possono influenzare l’umore. Inoltre, le donne spesso vivono carichi familiari, lavorativi e relazionali maggiori.
2. Adolescenti e giovani adulti
In questa fascia di età, l’identità è in formazione e l’equilibrio emotivo è instabile. Aumenta il rischio a causa di:
- Pressioni scolastiche e sociali
- Bullismo (anche online)
- Isolamento o iperconnessione digitale
- Sensibilità all’aspetto fisico e all’autostima
Secondo l’OMS, la depressione è la prima causa di disabilità negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni.
3. Anziani
Negli over 65 la depressione è spesso sottodiagnosticata, ma molto diffusa. Le cause principali sono:
- Solitudine
- Lutto per la perdita del partner o amici
- Patologie croniche
- Dipendenza fisica o perdita di autonomia
L’associazione tra depressione e declino cognitivo è significativa.
4. Persone con malattie croniche
Chi convive con patologie fisiche a lungo termine ha un rischio maggiore di sviluppare disturbi depressivi.
Malattie correlate:
- Diabete
- Sclerosi multipla
- Artrite reumatoide
- Cancro
- Cardiopatie
Questi soggetti vivono spesso dolore fisico, limitazioni e preoccupazioni per il futuro.
5. Persone LGBTQIA+
Le persone appartenenti a minoranze di genere e orientamento sessuale sono esposte a stress cronico da discriminazione, esclusione familiare e bullismo. Tutto questo aumenta il rischio di ansia, depressione e autolesionismo, soprattutto in assenza di un adeguato supporto sociale.
6. Disoccupati e lavoratori precari
Il lavoro instabile, lo stress economico, il rischio di burnout e la mancanza di riconoscimento professionale possono contribuire allo sviluppo della depressione, specialmente in un contesto di insicurezza continua.
7. Persone con dipendenze
L’abuso di:
- Alcol
- Droghe
- Psicofarmaci
- Gioco d’azzardo
è strettamente legato alla depressione. Spesso si tratta di un circolo vizioso: la dipendenza nasce per gestire sintomi depressivi, ma li aggrava nel tempo.
Segnali da monitorare nei soggetti a rischio
- Tristezza persistente o apatia
- Difficoltà a concentrarsi
- Irritabilità o isolamento sociale
- Disturbi del sonno e dell’appetito
- Perdita di interesse anche per attività amate
- Sensazione di inutilità o colpa
In presenza di questi segnali, è importante non sottovalutare il disagio e rivolgersi a un professionista della salute mentale.
Prevenzione: cosa si può fare
- Favorire una rete sociale di supporto
- Promuovere il dialogo e ridurre lo stigma
- Fare attività fisica regolare (almeno 3 volte a settimana)
- Curare la qualità del sonno
- Seguire un’alimentazione equilibrata (ricca di omega-3, triptofano, magnesio)
- Utilizzare tecniche di rilassamento e gestione dello stress
Conclusione
La depressione può colpire chiunque, ma alcune persone sono più vulnerabili per motivi biologici, ambientali o sociali. Identificare i gruppi a rischio e intervenire precocemente è la chiave per prevenire forme gravi e promuovere il benessere psicologico. Nessuno dovrebbe sentirsi solo di fronte al disagio emotivo: la salute mentale è un diritto di tutti, da proteggere con informazione, empatia e supporto professionale.