Aumentare la resistenza delle ossa negli anziani

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By Nazzareno Silvestri

Aumentare la resistenza delle ossa negli anziani Con l’avanzare dell’età, le ossa tendono a perdere densità, elasticità e resistenza, aumentando il rischio di fratture, osteoporosi e dolori articolari. Questo processo naturale può però essere rallentato, e in parte invertito, con abitudini alimentari e motorie corrette. In questo articolo analizziamo come aumentare la resistenza delle ossa negli anziani, attraverso alimenti, integratori, esercizi e stili di vita adatti a sostenere la salute scheletrica anche dopo i 60 anni.

Aumentare la resistenza delle ossa negli anziani

Perché le ossa si indeboliscono con l’età

Dopo i 40 anni, si verifica una progressiva perdita di massa ossea, che accelera in particolare:

  • Nelle donne dopo la menopausa (per calo degli estrogeni)
  • Negli uomini dopo i 65-70 anni (per diminuzione del testosterone)

Altri fattori che contribuiscono al deperimento osseo:

  • Carenza di calcio, vitamina D o proteine
  • Sedentarietà
  • Fumo e alcol
  • Alcuni farmaci (es. cortisonici a lungo termine)
  • Patologie croniche (es. diabete, ipertiroidismo, artrite)

Come aumentare la resistenza delle ossa negli anziani

1. Alimentazione ricca di nutrienti pro-ossei

Nutrienti chiave:

  • Calcio: fondamentale per la struttura ossea
    presenti in: latte e derivati, mandorle, tofu, cavoli, sardine
  • Vitamina D: essenziale per l’assorbimento del calcio
    fonti: luce solare, tuorlo d’uovo, pesce grasso, integratori
  • Magnesio: regola la formazione ossea
    in semi, cacao amaro, spinaci, legumi
  • Vitamina K2: aiuta a fissare il calcio nelle ossa
    presente in: natto (soia fermentata), uova, verdure a foglia verde
  • Proteine: necessarie per il collagene dell’osso
    da fonti animali e vegetali (pesce, uova, legumi)

Cibi consigliati:

  • Yogurt naturale e kefir
  • Semi di chia e di sesamo
  • Spinaci e broccoli
  • Fagioli e ceci
  • Salmone e sgombro
  • Uova
  • Tofu e tempeh
  • Prugne secche (note per ridurre il riassorbimento osseo)

2. Attività fisica mirata

Il movimento stimola la formazione di nuova massa ossea e rafforza l’equilibrio e la coordinazione, riducendo il rischio di cadute.

Esercizi consigliati:

  • Camminata veloce: 30-40 minuti al giorno
  • Sollevamento pesi leggeri: rinforza ossa e muscoli
  • Tai chi e yoga: migliorano equilibrio e flessibilità
  • Ginnastica dolce: adatta anche agli anziani sedentari

Evitare sport ad alto impatto senza supervisione medica.

3. Esporsi alla luce del sole

La vitamina D viene prodotta dalla pelle grazie all’esposizione solare. Bastano:

  • 15–20 minuti al giorno, senza protezione solare
  • Braccia e viso esposti, tra le 10:00 e le 15:00
  • Nei mesi invernali, può essere necessario un integratore

4. Evitare fattori che indeboliscono le ossa

  • Fumo: riduce la formazione di osso nuovo
  • Alcol in eccesso: ostacola l’assorbimento di calcio
  • Bevande gassate: soprattutto quelle ricche di fosfati
  • Caffeina e sale in eccesso: aumentano la perdita di calcio urinario

5. Fare controlli regolari

È utile monitorare la salute ossea con esami specifici:

  • MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata): misura la densità ossea
  • Dosaggio di calcio, vitamina D e paratormone (PTH) nel sangue
  • Valutazione del rischio fratture in base all’età e alla storia familiare

Integratori utili (su consiglio medico)

In alcuni casi può essere utile integrare:

  • Calcio citrato o carbonato
  • Vitamina D3 (colecalciferolo)
  • Magnesio bisglicinato
  • Vitamina K2-MK7
  • Collagene idrolizzato

Gli integratori non sostituiscono la dieta, ma la completano quando necessario.

Conclusione

Aumentare la resistenza delle ossa negli anziani è possibile e richiede un approccio integrato: corretta alimentazione, attività fisica regolare, esposizione al sole e controlli medici. Anche in età avanzata è possibile migliorare la densità e la forza ossea, prevenendo fragilità, fratture e perdita di autonomia. Investire nella salute dello scheletro significa vivere più a lungo e con maggiore qualità di vita.

Fonti

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