Come nascono le malattie infiammatorie intestinali

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By Nazzareno Silvestri

Come nascono le malattie infiammatorie intestinali: Le malattie infiammatorie croniche intestinali, note con l’acronimo IBD (Inflammatory Bowel Diseases), comprendono principalmente due patologie: il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Si tratta di disturbi complessi e debilitanti che coinvolgono il sistema immunitario, l’intestino e il microbiota.

Ma come nascono le malattie infiammatorie intestinali? Quali sono i fattori scatenanti, le basi genetiche e gli stili di vita che favoriscono lo sviluppo di queste condizioni?

Come nascono le malattie infiammatorie intestinali

Cosa sono le IBD

Le IBD sono malattie autoimmuni croniche che provocano un’infiammazione persistente della mucosa intestinale, con sintomi che possono includere:

  • Dolore e crampi addominali
  • Diarrea persistente, anche con sangue
  • Calo ponderale
  • Affaticamento cronico
  • Malassorbimento di nutrienti

Le due forme principali:

  • Morbo di Crohn: può colpire qualsiasi tratto dell’apparato digerente, dalla bocca all’ano, con infiammazione a tutto spessore della parete intestinale.
  • Rettocolite ulcerosa: interessa il colon e il retto, con infiammazione limitata alla mucosa superficiale.

Come si sviluppano le IBD: le cause principali

Le IBD non hanno una causa unica, ma sono il risultato di un’interazione complessa tra genetica, sistema immunitario, ambiente e microbiota intestinale.

1. Fattori genetici

  • Alcuni geni predisponenti (come NOD2, IL23R, ATG16L1) aumentano il rischio di sviluppare IBD.
  • La familiarità è importante: chi ha un parente di primo grado con IBD ha un rischio fino a 10 volte superiore.
  • Tuttavia, la genetica non è sufficiente da sola a causare la malattia.

2. Disbiosi intestinale

  • Le persone con IBD presentano un microbiota alterato, con ridotta diversità batterica.
  • Meno batteri benefici (es. Bifidobacterium) e più batteri pro-infiammatori (es. Escherichia coli patogeni).
  • Questa disbiosi può influenzare la risposta immunitaria e mantenere lo stato infiammatorio.

3. Risposta immunitaria anomala

  • Il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo a stimoli innocui, come i batteri intestinali.
  • Si attiva una risposta autoimmune cronica, con produzione di citochine infiammatorie (TNF-α, IL-6).
  • Questo porta a un danno continuo della mucosa intestinale.

4. Fattori ambientali

Diversi elementi ambientali possono scatenare o aggravare l’infiammazione:

  • Dieta occidentale: ricca di zuccheri, grassi saturi, cibi ultraprocessati
  • Antibiotici frequenti: alterano il microbiota
  • Fumo di sigaretta: peggiora il Crohn, ha effetto ambiguo sulla rettocolite
  • Stress cronico: influenza l’asse intestino-cervello e l’infiammazione
  • Inquinamento atmosferico: possibile fattore di rischio emergente

Fattori di rischio per l’insorgenza delle IBD

Ecco un riepilogo dei principali fattori di rischio:

  • Familiarità genetica
  • Età: tipico esordio tra i 15 e i 35 anni
  • Sesso: colpisce in modo simile uomini e donne
  • Paesi industrializzati: maggiore incidenza legata a dieta e igiene
  • Uso precoce di antibiotici in età pediatrica
  • Parto cesareo e allattamento breve (ridotta esposizione microbica)

Cosa accade nell’intestino infiammato

Nel soggetto con IBD si verifica:

  1. Alterazione della barriera intestinale
    • Le giunzioni tra le cellule epiteliali si indeboliscono
    • Aumenta la permeabilità intestinale (“leaky gut”)
  2. Attivazione delle cellule immunitarie
    • I linfociti T e le cellule dendritiche producono citochine infiammatorie
  3. Danno tissutale cronico
    • Si instaura una cascata infiammatoria che cronicizza la malattia

Come prevenire o controllare l’infiammazione

Anche se le IBD non si possono prevenire completamente, è possibile ridurre il rischio o migliorare i sintomi attraverso uno stile di vita sano:

  • Alimentazione antinfiammatoria (vedi articolo dedicato)
  • Riduzione dello stress con tecniche di rilassamento
  • Attività fisica regolare e moderata
  • Probiotici e prebiotici (previa valutazione medica)
  • Evitare il fumo
  • Monitoraggio clinico precoce in presenza di sintomi

Conclusione

Le malattie infiammatorie intestinali nascono da una complessa interazione tra predisposizione genetica, squilibri immunitari e fattori ambientali. Sebbene la causa esatta resti multifattoriale, comprendere questi meccanismi è fondamentale per una diagnosi tempestiva e un trattamento efficace.

Con un corretto stile di vita e un supporto medico adeguato, è possibile migliorare la qualità della vita anche in presenza di IBD.

Fonti

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