Da cosa è dovuta la gotta? La gotta è una malattia infiammatoria articolare acuta e molto dolorosa, causata dall’accumulo di acido urico nelle articolazioni. Conosciuta fin dall’antichità come la “malattia dei re”, oggi si sa che può colpire chiunque e che è strettamente legata a dieta, metabolismo e stile di vita.
Ma da cosa è dovuta la gotta? Quali sono le sue cause principali e come si può prevenire? In questo articolo approfondiremo le origini della gotta, i fattori predisponenti, i sintomi e i comportamenti da adottare per ridurre il rischio di crisi.

Cos’è la gotta
La gotta è una forma di artrite infiammatoria causata dall’accumulo di cristalli di urato monosodico nelle articolazioni e nei tessuti molli. L’acido urico, prodotto finale del metabolismo delle purine, può formare cristalli quando presente in quantità eccessive nel sangue (iperuricemia).
Quando questi cristalli si depositano nelle articolazioni, provocano un’infiammazione acuta con dolore intenso, gonfiore e rossore, spesso localizzati all’alluce ma anche a ginocchia, caviglie, polsi e gomiti.
Cause principali della gotta
1. Iperuricemia (alti livelli di acido urico nel sangue)
L’acido urico si forma quando il corpo metabolizza le purine, sostanze presenti in:
- alimenti (es. carne rossa, frattaglie, pesce azzurro, crostacei)
- cellule del corpo (in caso di ricambio cellulare elevato)
Normalmente, l’acido urico viene escreto dai reni, ma può accumularsi se:
- la sua produzione è eccessiva
- l’eliminazione renale è insufficiente
2. Dieta ricca di purine
Un’alimentazione abbondante in:
- carni rosse e interiora (fegato, reni)
- pesce azzurro (aringhe, acciughe, sardine)
- frutti di mare e crostacei
- bevande alcoliche, soprattutto birra
- bibite zuccherate con fruttosio
può aumentare i livelli di acido urico.
3. Ereditarietà e genetica
Esiste una predisposizione familiare alla gotta: se uno o più parenti ne soffrono, il rischio aumenta.
4. Malattie metaboliche
La gotta è più frequente in chi soffre di:
- ipertensione
- diabete
- obesità
- dislipidemie (colesterolo e trigliceridi alti)
- sindrome metabolica
5. Insufficienza renale
Se i reni funzionano male, l’eliminazione di acido urico è compromessa.
6. Uso di alcuni farmaci
Alcuni medicinali possono aumentare i livelli di acido urico:
- Diuretici tiazidici
- Aspirina a basse dosi
- Ciclosporina
- Farmaci chemioterapici
Fattori di rischio
- Età: più frequente dopo i 40 anni
- Sesso maschile: gli uomini hanno livelli di acido urico più alti
- Menopausa: nelle donne il rischio aumenta dopo la fine dell’età fertile
- Consumo abituale di alcol
- Diete dimagranti drastiche o digiuno prolungato
Sintomi della gotta
Il sintomo principale è un attacco improvviso e intenso di dolore articolare, che spesso colpisce:
- Un’articolazione alla volta, soprattutto l’alluce
- È associato a rossore, gonfiore, calore e ipersensibilità
- Il dolore può durare da 3 a 10 giorni
Se non trattata, la gotta può diventare cronica e causare:
- Tofi (noduli di acido urico nei tessuti)
- Danni articolari permanenti
- Calcoli renali
Diagnosi
La diagnosi si basa su:
- Anamnesi clinica
- Esame del liquido sinoviale (ricerca di cristalli di urato)
- Esami del sangue (acido urico, creatinina)
- Ecografia articolare o TC dual energy
Prevenzione e trattamento
Cosa fare per prevenire la gotta
- Mantenere un peso corporeo sano
- Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno
- Limitare il consumo di alcol
- Ridurre l’assunzione di carne rossa, frattaglie e pesce grasso
- Aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali
- Fare attività fisica regolare
Cosa evitare
- Diete iperproteiche o ricche di purine
- Bibite zuccherate e bevande gassate
- Fumo
- Automedicazione prolungata con FANS
Terapie farmacologiche
- FANS per il dolore acuto
- Colchicina o corticosteroidi in caso di crisi
- Allopurinolo o febuxostat per ridurre l’acido urico a lungo termine
Conclusione
La gotta è dovuta a un eccesso di acido urico nel sangue, causato da fattori genetici, metabolici e alimentari. Riconoscerne i sintomi e intervenire precocemente permette di prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita. Una corretta alimentazione, uno stile di vita attivo e il monitoraggio medico regolare sono le chiavi per tenere sotto controllo questa patologia infiammatoria.