Gli Effetti del Glifosato sugli Adolescenti: Un’Analisi Scientifica

In questo articolo di Microbiologia Italia parleremo degli Effetti del Glifosato sugli Adolescenti e sui giovani in generale. Il glifosato, un erbicida ampiamente discusso per i suoi potenziali effetti cancerogeni, è ora al centro di una nuova ricerca che suggerisce una possibile correlazione tra l’esposizione a questo potente erbicida e disturbi dell’apprendimento negli adolescenti. Questo studio, noto come “Espina”, è stato condotto da ricercatori californiani in Sud America, specificamente in Ecuador, e ha rivelato dati interessanti che sollevano importanti questioni sulla salute dei giovani e sull’uso del glifosato.

Glifosato nell’organismo dei giovani

La ricerca Espina ha coinvolto un gruppo di adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. I ricercatori hanno analizzato la presenza di glifosato e altri erbicidi, fungicidi e composti chimici nelle loro urine, insieme al repellente per insetti Deet. I risultati sono stati sorprendenti: ben il 98% dei ragazzi aveva tracce di glifosato nelle urine, mentre il 66% aveva il 2,4-D, un altro erbicida agricolo. Questi dati evidenziano quanto sia diffuso l’uso di tali sostanze chimiche nell’ambiente e nelle coltivazioni.

Impatto sullo sviluppo cognitivo

Ma qual è l’effetto di queste sostanze chimiche sullo sviluppo cognitivo degli adolescenti? Gli esperti hanno utilizzato cinque parametri distinti per valutare questo impatto. I risultati hanno dimostrato che concentrazioni più elevate di 2,4-D erano associate a un peggioramento statisticamente significativo in vari aspetti cognitivi, tra cui il controllo, l’inibizione, la memoria, l’apprendimento e il linguaggio. Per quanto riguarda il glifosato, si è notata una diminuzione della percezione sociale. Tuttavia, per il Deet, non sono emerse associazioni statisticamente significative con deficit neuro-comportamentali.

Preoccupazioni e avvertimenti degli esperti

Gli esperti, pur non sorpresi dalla presenza di queste sostanze chimiche nell’organismo dei giovani, hanno espresso preoccupazione per i potenziali effetti nocivi, specialmente nei più giovani. Secondo lo studio, gli erbicidi potrebbero contribuire a disturbi dello sviluppo neuro-comportamentale. È importante notare che le sostanze chimiche non vengono assorbite solo attraverso il cibo ma anche dall’acqua e dall’ambiente in generale. L’effetto sul sistema nervoso centrale potrebbe variare in base all’età, al genere e al grado di esposizione.

Impatto ambientale e rischi per la salute

Oltre agli effetti diretti sull’uomo, c’è una preoccupazione per l’impatto ambientale causato da sostanze come il glifosato. Questi erbicidi sono utilizzati nella preparazione dei terreni agricoli per eliminare erbe infestanti e insetti. Anche se la loro azione si dissolve relativamente velocemente, il loro impatto sull’ecosistema può essere devastante, causando danni alla biodiversità.

L’Europa deve prendere una decisione

Questo nuovo studio solleva importanti questioni, soprattutto in Europa, dove si sta discutendo se vietare o prorogare l’uso del glifosato per altri 10 anni. Mentre alcune associazioni ambientaliste sostengono il divieto, citando danni alle coltivazioni e alla biodiversità, altri ricordano la classificazione del glifosato come “probabilmente cancerogeno” da parte dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Onu (IARC). La decisione è attesa per dicembre, e alcuni paesi, tra cui Austria, Germania e Lussemburgo, si oppongono al rinnovo dell’autorizzazione.

In conclusione, questo studio evidenzia la necessità di un’attenta valutazione dei rischi associati all’uso del glifosato e di una considerazione seria dei potenziali effetti sulla salute dei giovani. La decisione dell’Europa riguardo all’uso di questa sostanza avrà un impatto significativo sull’agricoltura, sull’ambiente e sulla salute pubblica, e richiede una valutazione accurata e basata sulla scienza. Resta da vedere quale sarà la scelta finale dell’Unione Europea e quale sarà il suo impatto sulle generazioni future.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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