In questo articolo di Microbiologia Italia metteremo in correlazione il Sale e la patologia dell’Aterosclerosi Coronarica. L’associazione tra il consumo eccessivo di sale e problemi di salute è ben nota, soprattutto per le implicazioni sull’ipertensione. Tuttavia, uno studio recente condotto da scienziati svedesi ha rivelato una correlazione sorprendente tra il consumo di sale e l’aterosclerosi coronarica. Questo problema riguarda il restringimento delle arterie dovuto all’accumulo di placche, con potenziali conseguenze gravi per le arterie coronarie.
Gli Esiti dello Studio
Queste scoperte sono state pubblicate nell’European Heart Journal Open in uno studio intitolato “L’associazione tra assunzione di sodio e aterosclerosi coronarica e carotidea nella popolazione svedese generale”. Lo studio ha coinvolto un ampio campione di 30.154 partecipanti con un’età compresa tra i 50 e i 64 anni. Ogni partecipante è stato sottoposto a un completo screening, che includeva esami del sangue e delle urine, questionari, esami clinici e tomografia computerizzata.
I campioni biologici sono stati raccolti durante l’esame e conservati a -80°C fino all’analisi.
La Nuova Connessione tra Sale e Coronarie
Il risultato principale di questo studio ha evidenziato che un aumento nell’escrezione di sodio è significativamente correlato all’aterosclerosi carotidea, alla stenosi aterosclerotica delle arterie coronarie e alla calcificazione complessiva dell’arteria coronaria. In altre parole, un elevato consumo di sale aumenta la pressione sanguigna e, di conseguenza, il rischio di malattie cardiovascolari. Sorprendentemente, queste associazioni sono emerse anche in individui con pressione sanguigna considerata normale.
Il primo firmatario dello studio, Jonas Wuopio, ha dichiarato: “I risultati mostrano che più sale mangiano le persone, maggiore è il carico di placche aterosclerotiche nelle arterie del cuore e del collo.”
Sale e Pressione Sanguigna
I ricercatori spiegano che l’aumento della pressione sanguigna causato dal consumo di sale, anche al di sotto dei livelli che definiscono l’ipertensione arteriosa, è un fattore critico nell’interazione tra il consumo di sale e il processo di aterosclerosi. Ciò suggerisce che i danni vascolari possono iniziare prima dell’insorgenza dell’ipertensione.
Perché il Sale è Dannoso
Questo studio rappresenta la prima volta in cui viene stabilita una connessione tra il consumo di sodio e l’aterosclerosi coronarica misurata tramite tomografia computerizzata nella popolazione generale. Ogni grammo supplementare di sodio escreto aumenta del 3-4% la probabilità di sviluppare placche carotidee o coronariche.
La professoressa Monica Giroli, biologa e specialista in Scienze dell’Alimentazione, sottolinea che il rischio di danni vascolari cresce in modo continuo con l’incremento dell’assunzione di sale, anche in individui con pressione sanguigna apparentemente normale. Quindi, chi ha una pressione massima di 128 mmHg (considerata ‘sana’) potrebbe avere più placche di chi ha una pressione di 110 mmHg.
In conclusione, questa ricerca mette in evidenza un collegamento inaspettato tra il consumo eccessivo di sale e l’aterosclerosi coronarica. Ciò sottolinea l’importanza di limitare l’assunzione di sale nella nostra dieta quotidiana per preservare la salute del sistema cardiovascolare.