Lo scompenso cardiaco è una condizione cronica in cui il cuore non riesce a pompare sangue in modo adeguato per soddisfare le necessità dell’organismo. Si tratta di una patologia complessa, che evolve nel tempo e che colpisce milioni di persone nel mondo.
Per facilitarne la comprensione e la gestione, gli specialisti hanno definito fasi progressive che descrivono la gravità della malattia. Conoscerle è importante per individuare i sintomi precoci e intervenire tempestivamente con trattamenti e cambiamenti nello stile di vita.
Classificazione delle fasi dello scompenso cardiaco
Gli esperti utilizzano due principali sistemi di classificazione:
- Stadi ACC/AHA (American College of Cardiology / American Heart Association): basati sull’evoluzione della malattia.
- Classificazione NYHA (New York Heart Association): basata sulla gravità dei sintomi e sulla limitazione delle attività quotidiane.
Stadi ACC/AHA
- Stadio A: paziente a rischio (ipertensione, diabete, coronaropatie), ma senza sintomi né alterazioni cardiache.
- Stadio B: alterazioni strutturali del cuore (es. ipertrofia ventricolare, danno da infarto) ma nessun sintomo.
- Stadio C: comparsa dei sintomi tipici dello scompenso (dispnea, affaticamento, edemi).
- Stadio D: scompenso avanzato, sintomi gravi anche a riposo, necessità di terapie intensive (es. trapianto cardiaco, dispositivi meccanici).
Classificazione NYHA
- Classe I: nessuna limitazione nelle attività quotidiane.
- Classe II: lieve limitazione: sintomi solo durante sforzi importanti.
- Classe III: marcata limitazione: sintomi con attività minime.
- Classe IV: sintomi anche a riposo, attività quotidiane impossibili senza affanno.
Sintomi nelle diverse fasi
- Fasi iniziali: affaticamento, fiato corto durante sforzi intensi, ridotta tolleranza allo sport.
- Fasi intermedie: gonfiore a caviglie e gambe, respiro corto anche a sforzi lievi, necessità di dormire con più cuscini.
- Fase avanzata: difficoltà respiratoria a riposo, perdita di peso non spiegata, gonfiore addominale, frequenti ricoveri.
Gestione e trattamento
Le terapie cambiano a seconda dello stadio:
- Prevenzione nelle fasi precoci (controllo della pressione, riduzione del colesterolo, attività fisica).
- Farmaci specifici: diuretici, ACE-inibitori, beta-bloccanti.
- Dispositivi impiantabili (defibrillatori, pacemaker) in pazienti selezionati.
- Trapianto cardiaco o assistenza ventricolare nelle fasi più gravi.
Conclusione
Lo scompenso cardiaco è una condizione progressiva, che va dalle fasi senza sintomi fino a quelle più gravi, dove la qualità di vita è fortemente compromessa. Riconoscere precocemente i segnali iniziali, seguire terapie personalizzate e adottare uno stile di vita sano sono le chiavi per rallentare la progressione e migliorare la sopravvivenza.
Fonti
- American Heart Association – https://www.heart.org
- Istituto Superiore di Sanità – https://www.iss.it
- European Society of Cardiology – https://www.escardio.org
- Mayo Clinic – https://www.mayoclinic.org