Le fasi di un infarto fulminante: L’infarto fulminante è una delle emergenze cardiologiche più gravi, caratterizzata da un’occlusione improvvisa e totale di un’arteria coronaria, che interrompe il flusso di sangue al cuore e può portare alla morte in pochi minuti. Conoscere le fasi e i sintomi può salvare la vita, perché la rapidità di intervento è cruciale.
🚨 Fase 1: la formazione del blocco coronarico
- Una placca aterosclerotica si rompe all’interno di un’arteria coronaria
- Si forma un coagulo di sangue (trombo) che blocca il flusso sanguigno
- Questa fase può essere silenziosa o dare fastidi al petto che spesso vengono sottovalutati
⚠ Fase 2: i primi sintomi di allarme
Possono comparire minuti o ore prima dell’arresto cardiaco:
- Dolore o pressione al petto (sensazione di peso o bruciore)
- Dolore irradiato a spalla, braccio sinistro, collo, mandibola o schiena
- Sudorazione fredda improvvisa
- Fiato corto anche a riposo
- Nausea o vomito
- Ansia intensa o senso di morte imminente
💔 Fase 3: collasso cardiaco
Se il flusso sanguigno non viene ripristinato:
- Si verifica fibrillazione ventricolare (ritmo cardiaco caotico)
- Il cuore smette di pompare sangue (arresto cardiaco)
- Perdita di coscienza in pochi secondi
- Senza intervento immediato, morte in pochi minuti
🆘 Fase 4: l’intervento d’emergenza
- Chiamare subito il 118 (o numero di emergenza locale)
- Iniziare rianimazione cardiopolmonare (RCP) se la persona è incosciente e non respira
- Utilizzare un defibrillatore automatico (DAE) se disponibile
- In ospedale, si procede con angioplastica o terapia trombolitica per riaprire l’arteria
🛡 Prevenzione di un infarto fulminante
- Controllo regolare della pressione, colesterolo e glicemia
- Evitare il fumo e limitare l’alcol
- Attività fisica moderata e costante
- Alimentazione sana ricca di frutta, verdura e grassi buoni
- Gestione dello stress cronico
✅ Conclusione
Un infarto fulminante evolve molto rapidamente: riconoscere i sintomi iniziali e agire immediatamente è l’unica possibilità di sopravvivenza. La prevenzione, insieme a controlli medici regolari, è la strategia più efficace per ridurre il rischio.