Arsenico: il veleno invisibile e i suoi effetti sulla salute

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By Annapaola Cingolani

L’arsenico, simbolo chimico As, è un elemento chimico che suscita grande interesse e preoccupazione per i suoi effetti tossici. Nonostante sia presente in natura e abbia usi industriali e agricoli, l’arsenico è più noto per il suo potenziale velenoso. Storicamente, è stato usato come veleno mortale, ma oggi rappresenta una minaccia più sottile: contaminazioni ambientali che possono compromettere la salute umana. L’arsenico si trova spesso in acqua e cibo, e l’esposizione prolungata, anche a bassi livelli, può avere effetti gravi sulla salute. In questo articolo, esploreremo l’arsenico, la sua presenza nel nostro ambiente e come possiamo ridurre il rischio di esposizione.

Origine e caratteristiche dell’arsenico

La presenza dell’arsenico in natura e nella storia

L’arsenico è un semimetallo che si trova naturalmente nella crosta terrestre, spesso combinato con altri elementi in minerali come l’arsenopirite. È stato scoperto e isolato per la prima volta nel Medioevo, ma la sua tossicità era già nota molto prima. È stato utilizzato per secoli come veleno a causa della sua capacità di essere inodore e insapore, rendendolo quasi impercettibile.

Oggi, l’arsenico è principalmente un sottoprodotto dell’estrazione di rame, piombo e zinco. Esiste in due forme principali: arsenico organico e inorganico. Quest’ultimo è molto più tossico e si trova comunemente nelle acque sotterranee di alcune regioni del mondo, tra cui Bangladesh, India, Cina e alcune aree degli Stati Uniti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito che l’arsenico inorganico è uno dei più potenti cancerogeni per l’uomo, associato a tumori della pelle, dei polmoni e della vescica.

Contaminazione dell’acqua e del suolo

Una delle principali fonti di esposizione all’arsenico è l’acqua potabile contaminata. Secondo l’OMS, milioni di persone in tutto il mondo sono esposte a livelli pericolosi di arsenico attraverso l’acqua che consumano quotidianamente. L’arsenico penetra nelle falde acquifere attraverso processi geologici naturali, ma anche a causa di attività minerarie e agricole.

In agricoltura, l’arsenico ha trovato utilizzo in passato come componente di pesticidi e erbicidi, con conseguente contaminazione dei suoli. Questo porta alla presenza di arsenico in molti alimenti, in particolare riso, frutta e verdura coltivate in terreni contaminati.

Effetti dell’arsenico sulla salute

L’arsenico e gli impatti tossici sull’organismo

L’arsenico è noto per essere estremamente tossico. Gli effetti sulla salute dipendono dalla forma chimica, dalla dose e dalla durata dell’esposizione. L’arsenico inorganico, presente nell’acqua e in alcuni alimenti, è il più pericoloso. L’esposizione acuta a grandi quantità può causare sintomi immediati come vomito, dolore addominale e diarrea, seguiti da morte per insufficienza multiorgano. Tuttavia, l’esposizione cronica a basse dosi è ancora più insidiosa.

Le persone esposte a lungo termine all’arsenico possono sviluppare gravi problemi di salute, tra cui:

  • Cancro: L’arsenico è strettamente legato a tumori della pelle, dei polmoni, del fegato e della vescica.
  • Malattie cardiovascolari: L’esposizione prolungata è associata a un aumento del rischio di malattie cardiache.
  • Danni alla pelle: L’arsenico provoca ispessimenti e pigmentazioni anomale della pelle, una condizione nota come “melanosi arsenicale”.
  • Danni neurologici: L’arsenico può interferire con il sistema nervoso, causando danni cognitivi, confusione e neuropatie periferiche.
Sistema nervoso, sul quale può agire l'arsenico.
Figura 1 – Sistema nervoso, sul quale può agire l’arsenico [Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale]

Livelli di sicurezza e regolamentazione

Le agenzie internazionali hanno stabilito limiti rigorosi per i livelli di arsenico in acqua e cibo. L’OMS raccomanda un limite massimo di 10 microgrammi per litro per l’arsenico nell’acqua potabile. Nonostante questi limiti, in molte aree del mondo, l’acqua potabile supera di gran lunga queste soglie, mettendo milioni di persone a rischio.

Inoltre, vari studi hanno dimostrato che anche a concentrazioni inferiori ai limiti legali, l’esposizione prolungata può essere dannosa. Per questo motivo, la ricerca continua a concentrarsi su come ridurre l’arsenico nelle risorse idriche e nei prodotti alimentari.

Come proteggersi dall’esposizione all’arsenico

Consigli pratici per ridurre il rischio

Esistono diverse misure che è possibile adottare per ridurre il rischio di esposizione all’arsenico, soprattutto attraverso l’acqua e l’alimentazione:

  1. Testare l’acqua domestica: Se vivi in una zona nota per avere acqua contaminata da arsenico, è importante effettuare regolari test dell’acqua. I filtri specifici per arsenico, come quelli a osmosi inversa, possono essere utili per ridurre la contaminazione.
  2. Variare la dieta: Limitare il consumo di alimenti che tendono ad accumulare arsenico, come il riso, potrebbe ridurre l’esposizione. È consigliabile variare la dieta e optare per cereali alternativi come quinoa o grano saraceno.
  3. Cottura del riso: Quando si cuoce il riso, è possibile ridurre il contenuto di arsenico sciacquando bene i chicchi e cuocendoli con abbondante acqua, che viene poi scolata.

Esperienze e casi studio

In Bangladesh, uno dei paesi più colpiti dalla contaminazione da arsenico, progetti di ricerca e intervento hanno dimostrato che l’installazione di pozzi profondi e l’educazione pubblica possono ridurre notevolmente l’esposizione. In alcune comunità degli Stati Uniti, test regolari dell’acqua e l’uso di filtri hanno contribuito a diminuire la concentrazione di arsenico nelle forniture idriche domestiche, migliorando la salute delle famiglie.

Conclusione

L’arsenico rappresenta una minaccia silenziosa e invisibile, ma i suoi effetti possono essere devastanti se ignorati. Conoscere la presenza dell’arsenico nell’acqua e negli alimenti è essenziale per proteggere la nostra salute e quella delle nostre famiglie. Sebbene l’esposizione all’arsenico sia inevitabile in alcune parti del mondo, possiamo adottare misure concrete per ridurre al minimo i rischi. Dall’installazione di filtri per l’acqua alla variazione della dieta, le strategie preventive possono fare una grande differenza.

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