I modi in cui può uccidere il diabete: Il diabete è una malattia cronica che colpisce milioni di persone nel mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 422 milioni di persone convivono con il diabete, e ogni anno causa 1,5 milioni di morti dirette. Nonostante sia una condizione gestibile, se non adeguatamente controllato, il diabete può portare a complicanze gravi e mortali. In questo articolo esploreremo i modi in cui può uccidere il diabete, aiutando chi è alle prime armi a comprendere l’importanza della prevenzione e del trattamento.
Cos’è il diabete
Il diabete è una malattia caratterizzata da livelli elevati di glucosio nel sangue (iperglicemia) dovuti a:
- Insufficiente produzione di insulina (diabete di tipo 1)
- Resistenza all’insulina o produzione inadeguata (diabete di tipo 2)
Se trascurato, l’eccesso di zucchero nel sangue danneggia progressivamente vasi sanguigni, organi e nervi.
I modi in cui il diabete può portare alla morte
1. Malattie cardiovascolari
Il diabete raddoppia o triplica il rischio di:
- Infarto del miocardio
- Ictus cerebrale
- Insufficienza cardiaca congestizia
Dati: circa il 65% delle persone con diabete muore per complicanze cardiovascolari.
Il glucosio in eccesso danneggia l’endotelio vascolare, favorendo:
- Aterosclerosi (formazione di placche nelle arterie)
- Ipertensione arteriosa
- Trombosi
2. Insufficienza renale cronica
Il diabete è la principale causa di malattia renale terminale a livello globale.
Con il tempo:
- I piccoli vasi sanguigni dei reni si deteriorano.
- L’organo perde la capacità di filtrare correttamente il sangue.
- Si arriva alla dialisi o al trapianto renale.
Statistiche: il 30-40% dei diabetici sviluppa una nefropatia diabetica.
3. Infezioni gravi
Il diabete compromette il sistema immunitario, rendendo più vulnerabili a:
- Polmoniti
- Infezioni urinarie
- Sepsi (infezione sistemica potenzialmente letale)
Le infezioni nei pazienti diabetici sono spesso più gravi e difficili da trattare.
4. Chetoacidosi diabetica
La chetoacidosi diabetica (DKA) è una complicanza acuta, più comune nel diabete di tipo 1.
Si verifica quando:
- Le cellule non ricevono abbastanza glucosio.
- L’organismo brucia i grassi per energia, producendo chetoni tossici.
Sintomi:
- Respiro affannoso
- Confusione
- Disidratazione severa
- Coma e morte se non trattata tempestivamente
5. Ictus
Gli alti livelli di zucchero nel sangue aumentano:
- La viscosità del sangue
- Il rischio di formazione di coaguli
Questo può portare a un ictus ischemico, spesso mortale o gravemente invalidante.
6. Amputazioni e infezioni degli arti
La neuropatia diabetica danneggia i nervi periferici, soprattutto nei piedi.
- Piccole ferite possono degenerare in ulcere infette.
- La mancanza di circolazione rallenta la guarigione.
- In casi gravi si rende necessaria l’amputazione dell’arto.
Le amputazioni aumentano drasticamente il rischio di mortalità entro 5 anni.
7. Coma iperosmolare
Nel coma iperosmolare iperglicemico:
- I livelli di glicemia salgono a valori estremi (>600 mg/dL).
- Il sangue diventa molto viscoso.
- La disidratazione e il collasso circolatorio portano rapidamente al coma e alla morte se non trattati.
Più frequente nel diabete di tipo 2, soprattutto negli anziani.
Come prevenire le complicanze mortali del diabete
Strategie fondamentali
- Controllare regolarmente la glicemia
- Adottare una dieta equilibrata e personalizzata
- Praticare attività fisica moderata ma costante
- Assumere i farmaci prescritti con regolarità
- Monitorare la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo
- Effettuare controlli medici periodici
Stile di vita consigliato
- Evitare il fumo di sigaretta
- Limitare il consumo di alcol
- Gestire lo stress con tecniche di rilassamento
- Curare l’igiene del piede per prevenire infezioni
Un approccio proattivo e consapevole può ridurre drasticamente il rischio di complicanze gravi.
Conclusione
Il diabete, se non gestito correttamente, può uccidere in diversi modi: attraverso malattie cardiovascolari, insufficienza renale, infezioni, complicanze acute come la chetoacidosi o il coma iperosmolare. Tuttavia, con una diagnosi precoce, un trattamento adeguato e abitudini sane, è possibile vivere a lungo e in buona salute anche convivendo con questa malattia. La prevenzione e il monitoraggio costante sono le armi migliori per difendersi.