Il suicidio è un argomento delicato e complesso che, spesso, viene trattato come un tabù. Tuttavia, il silenzio intorno a questo tema non favorisce la prevenzione, anzi, può peggiorare la situazione. Maurizio Pompili, professore di psichiatria all’Università Sapienza di Roma e tra i massimi esperti internazionali di prevenzione del suicidio, sottolinea quanto sia importante parlarne apertamente. Solo così possiamo riconoscere i segnali d’allarme e aiutare chi è in crisi a trovare le cure necessarie. Il 10 settembre, durante la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, si ribadisce la necessità di includere la prevenzione del suicidio tra le principali priorità di salute pubblica, al pari delle malattie cardiovascolari e degli incidenti stradali.
Table of contents
- Un fenomeno in crescita, soprattutto tra i giovani
- La diagnosi precoce e la psicoterapia: chiavi della prevenzione
- L’importanza dell’ascolto e del supporto
- Interventi strutturali per una prevenzione efficace
- La sfida della prevenzione del suicidio
- Segnali da non sottovalutare
- Supporto e servizi di aiuto
- Tabella riassuntiva: prevenzione del suicidio
- Prevenzione del suicidio: Conclusione
- Domande Frequenti – Prevenzione del suicidio
Un fenomeno in crescita, soprattutto tra i giovani
Il suicidio è una realtà sempre più presente, soprattutto tra i giovani. Nel 2021, l’Istat ha registrato 3.870 suicidi, un numero in aumento rispetto all’anno precedente e al periodo prepandemico. Il dato più preoccupante riguarda gli under 35, dove si è verificato un aumento del 16% rispetto al 2020 e del 7% rispetto al 2019. Questo aumento allarmante mette in evidenza la necessità di intensificare gli sforzi di prevenzione e di fornire maggior supporto ai gruppi più vulnerabili.
La diagnosi precoce e la psicoterapia: chiavi della prevenzione
Secondo Liliana Dell’Osso, presidente della Società Italiana di Psichiatria, la diagnosi precoce associata a una psicoterapia rappresenta il metodo più efficace per prevenire il suicidio. Oltre l’80% delle persone che si sono tolte la vita aveva manifestato segni evidenti del proprio disagio, come idee suicidarie, riferimenti ricorrenti alla morte o tentativi di suicidio precedenti. Riconoscere questi segnali è fondamentale per intervenire in tempo.
L’importanza dell’ascolto e del supporto
Uno dei segnali d’allarme più significativi è l’aumento delle segnalazioni ricevute da Telefono Amico Italia, una delle principali helpline per ansia, depressione e pensieri suicidari. Nel 2023, le richieste di aiuto sono state oltre 7.000, con un incremento del 24% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nei primi sei mesi del 2024, i contatti sono leggermente diminuiti, ma questo non deve farci abbassare la guardia. Cristina Rigon, presidente di Telefono Amico Italia, sottolinea l’importanza di un dialogo aperto sul tema del suicidio, in modo che le persone in difficoltà possano vedere nuove soluzioni e ritrovare la speranza.
Interventi strutturali per una prevenzione efficace
Fare prevenzione non significa solo aumentare la consapevolezza, ma anche mettere in atto interventi strutturali per raggiungere chi non sa chiedere aiuto. Maurizio Pompili ribadisce che chi si trova in un tunnel senza uscita deve sapere che esistono servizi di cura e che il loro livello di sofferenza può essere alleviato. Tuttavia, il volontariato da solo non è sufficiente: Telefono Amico Italia dispone di 600 volontari, ma non riesce a rispondere a tutte le richieste. Le persone che contattano l’associazione spesso necessitano di un supporto continuativo, ma molte faticano a rivolgersi ai centri di salute mentale a causa dello stigma e dei lunghi tempi di attesa.
La sfida della prevenzione del suicidio
Per prevenire il suicidio, è fondamentale implementare un approccio di prevenzione su tre livelli:
- Prevenzione primaria, che mira ad aumentare la consapevolezza nella popolazione generale;
- Prevenzione secondaria, rivolta a gruppi a rischio, come giovani e anziani;
- Prevenzione terziaria, per intervenire su coloro che hanno già tentato il suicidio o hanno ideazione suicidaria grave.
L’organizzazione di interventi che coprano queste tre aree, supportata da helpline e centri di ascolto, è fondamentale per contrastare efficacemente il fenomeno del suicidio.
Segnali da non sottovalutare
Riconoscere i segnali di malessere emotivo che possono portare al suicidio è cruciale, anche se spesso è difficile coglierli. Tra i segnali più comuni ci sono:
- Frasi come “non ce la faccio più” o “voglio farla finita”;
- Insonnia, stati di ansia e di profonda angoscia;
- Isolamento sociale;
- Abuso di sostanze o alcol;
- Tra i giovani, il decadimento scolastico e disturbi dell’umore.
Secondo Pompili, è essenziale insegnare ai giovani a gestire le avversità della vita. L’uso eccessivo delle nuove tecnologie, che limita le relazioni fisiche con i coetanei, e gli ideali di successo veicolati dai social media, non favoriscono lo sviluppo di una sana autostima.
Supporto e servizi di aiuto
Esistono numerosi servizi di supporto per coloro che si trovano in crisi. I centri di salute mentale, la neuropsichiatria infantile e gli adolescenti, così come i consultori, rappresentano punti di riferimento per chi ha bisogno di aiuto. Telefono Amico Italia offre supporto dalle 9 del mattino a mezzanotte, e può essere contattato telefonicamente o tramite chat e mail.
Un’altra importante helpline è Samaritans, che fornisce supporto telefonico tutti i giorni dalle 13 alle 22. Questi servizi di ascolto possono rappresentare un punto di partenza per coloro che sentono di non avere via d’uscita e cercano un interlocutore con cui condividere il proprio malessere.
Tabella riassuntiva: prevenzione del suicidio
Fattore di rischio | Segnali d’allarme | Soluzioni |
---|---|---|
Idee suicidarie | Frasi come “voglio farla finita” | Ascolto attivo e supporto psicologico |
Isolamento sociale | Allontanamento da amici e famiglia | Incoraggiare la comunicazione |
Abuso di alcol o sostanze | Uso eccessivo di alcol o droghe | Supporto da parte di centri specializzati |
Storia familiare di suicidio | Eventi traumatici e mancanza di supporto | Terapia psicologica e prevenzione strutturata |
Prevenzione del suicidio: Conclusione
Il suicidio rappresenta una piaga sociale che richiede un impegno collettivo. Rompere il silenzio su questo tema è il primo passo per salvare vite. La prevenzione, che include diagnosi precoce, psicoterapia e supporto continuativo, è essenziale. Servizi di ascolto come Telefono Amico Italia e Samaritans offrono una rete di supporto vitale, ma è necessario potenziare le risorse e fornire interventi strutturali a livello pubblico. Solo così sarà possibile contrastare efficacemente il fenomeno del suicidio.
Domande Frequenti – Prevenzione del suicidio
Quali sono i segnali di allarme per il suicidio?
Frasi come “non ce la faccio più” o “voglio farla finita”, associati a ansia, insonnia e isolamento sociale, sono segnali d’allarme. Consiglio: se noti questi segnali, offri ascolto e cerca aiuto professionale.
Come posso aiutare una persona che manifesta pensieri suicidari?
L’ascolto attivo è fondamentale. Consiglio: indirizza la persona verso servizi di supporto come Telefono Amico o centri di salute mentale.
I giovani sono più a rischio di suicidio?
Sì, soprattutto a causa della pressione sociale e delle difficoltà nel gestire le avversità della vita. Consiglio: incoraggia il dialogo e la costruzione di una sana autostima.
Come funziona Telefono Amico Italia?
Telefono Amico Italia offre supporto telefonico dalle 9 alle 24. Consiglio: chiama il numero 0223272327 o scrivi tramite Whatsapp al 3240117252 per ricevere aiuto.
Come posso prevenire il suicidio tra i miei cari?
Riconoscere i segnali d’allarme e offrire supporto emotivo è essenziale. Consiglio: non sottovalutare frasi o comportamenti preoccupanti, e cerca subito aiuto da un professionista.
Perché è importante rompere il silenzio sul suicidio?
Parlare apertamente del suicidio aiuta a prevenire e a riconoscere i segnali d’allarme. Consiglio: partecipa a discussioni pubbliche e diffondi la consapevolezza sui servizi di supporto disponibili.