Eccesso di vitamina D: La vitamina D è fondamentale per la salute di ossa, muscoli, sistema immunitario e cervello. Tuttavia, come per ogni micronutriente, anche questa vitamina liposolubile può diventare tossica se assunta in quantità eccessive, soprattutto tramite integratori. L’eccesso di vitamina D è una condizione da non sottovalutare perché può provocare ipercalcemia, con conseguenze anche gravi per la salute.
A cosa serve la vitamina D?
La vitamina D, nota anche come “vitamina del sole”, svolge diverse funzioni essenziali:
- Regola l’assorbimento di calcio e fosforo
- Mantiene ossa forti e mineralizzate
- Supporta il sistema immunitario
- Contribuisce al benessere neurologico e muscolare
Il fabbisogno giornaliero per un adulto varia tra 600 e 800 UI (Unità Internazionali), ma in alcune situazioni mediche si può arrivare fino a 2000 UI/die, sempre sotto controllo medico.
Cos’è l’ipervitaminosi D?
L’ipervitaminosi D è una condizione patologica dovuta all’assunzione eccessiva e prolungata di vitamina D, quasi sempre per uso scorretto di integratori ad alto dosaggio.
Non si può andare in overdose di vitamina D solo tramite l’esposizione solare o l’alimentazione naturale.
Sintomi di eccesso di vitamina D
I sintomi sono principalmente legati a un aumento dei livelli di calcio nel sangue (ipercalcemia):
Segni più comuni:
- Nausea e vomito
- Perdita di appetito
- Debolezza muscolare
- Sete eccessiva
- Minzione frequente
- Mal di testa
- Confusione mentale o letargia
Nei casi più gravi:
- Calcificazioni nei reni (nefrocalcinosi)
- Calcoli renali
- Danni renali irreversibili
- Disturbi del ritmo cardiaco
Valori di riferimento
Stato | Livello ematico 25(OH)D |
---|---|
Carenza | < 20 ng/mL |
Sufficienza | 30–50 ng/mL |
Eccesso / Tossicità | > 100–150 ng/mL |
Il dosaggio ematico si effettua con l’esame del sangue 25(OH)D.
Cause principali dell’eccesso
- Auto-prescrizione di integratori ad alto dosaggio
- Errori di formulazione o sovradosaggi involontari
- Uso prolungato senza monitoraggio
- Terapie croniche non supervisionate con dosi > 4000 UI/die
Cosa fare in caso di eccesso
- Sospendere immediatamente l’integrazione
- Consultare il medico o il nutrizionista
- Monitorare i livelli di:
- 25(OH)D
- Calcemia
- Creatinina renale
- Nei casi gravi: idratazione endovenosa, diuretici o cortisonici
Come evitare l’ipervitaminosi D
- Assumere vitamina D solo dopo test specifico
- Evitare il “fai da te” con integratori ad alte dosi
- Controllare le etichette: alcune gocce o capsule contengono dosi molto concentrate
- Farsi seguire da un medico, soprattutto se si assumono anche calcio, magnesio o farmaci cronici
Conclusione
La vitamina D è un micronutriente prezioso, ma l’eccesso può provocare effetti dannosi, spesso sottovalutati. Prima di iniziare qualsiasi integrazione, è essenziale valutare i livelli ematici e seguire le indicazioni di un professionista. Come sempre in nutrizione, l’equilibrio è la chiave per il benessere.
Fonti
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6158375/
- https://ods.od.nih.gov/factsheets/VitaminD-HealthProfessional/
- https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-nutrizionali/vitamine/vitamina-d
- https://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/nutrition-and-healthy-eating/expert-answers/vitamin-d-toxicity