I segnali che ti fanno capire che hai la fibromialgia

Foto dell'autore

By Nazzareno Silvestri

I segnali che ti fanno capire che hai la fibromialgia: La fibromialgia è una sindrome cronica caratterizzata da dolore diffuso, affaticamento e disturbi del sonno, ma è spesso difficile da diagnosticare perché i sintomi sono vaghi e variabili. Molte persone convivono per anni con fastidi persistenti senza sapere che potrebbero avere questa condizione.

In questo articolo vedremo quali sono i principali segnali che ti fanno capire che hai la fibromialgia, come distinguerli da altri disturbi e quando è il caso di rivolgersi a uno specialista.

I segnali che ti fanno capire che hai la fibromialgia

Cos’è la fibromialgia

La fibromialgia è una condizione neurologica che altera la percezione del dolore, rendendo il corpo ipersensibile a stimoli anche lievi. Non è una malattia infiammatoria né autoimmune, ma è legata a un malfunzionamento del sistema nervoso centrale.

Colpisce principalmente le donne (80-90% dei casi), tra i 30 e i 60 anni, ma può comparire a qualsiasi età.

I principali segnali della fibromialgia

1. Dolore muscolare diffuso e persistente

Il dolore è il sintomo più caratteristico. Si presenta come:

  • Bruciore, fitte o tensione muscolare
  • Interessamento simmetrico di collo, schiena, spalle, gambe e braccia
  • Presente per almeno 3 mesi consecutivi
  • Aggravato da freddo, stress, inattività o sforzo fisico

Non è localizzato, ma diffuso e mutevole.

2. Stanchezza cronica (astenia)

  • Sensazione di esaurimento costante, anche dopo il riposo
  • Mancanza di energia per svolgere attività quotidiane
  • Peggioramento dopo sforzi minimi (fenomeno del “crash” post-esercizio)

3. Disturbi del sonno

  • Sonno non ristoratore
  • Risvegli notturni frequenti
  • Difficoltà ad addormentarsi
  • Sensazione di “mente sveglia” anche se il corpo è stanco

4. Problemi cognitivi: la “fibro-fog”

  • Difficoltà a concentrarsi
  • Perdita di memoria a breve termine
  • Sensazione di confusione mentale

5. Iperreattività agli stimoli

  • Sensibilità aumentata al freddo, al caldo, alla luce o ai rumori
  • Reazioni esagerate a odori forti o farmaci
  • Dolore aumentato al tatto (allodinia)

6. Disturbi gastrointestinali

  • Gonfiore, stipsi o diarrea alternata
  • Diagnosi frequente di colon irritabile
  • Intolleranze alimentari non spiegabili clinicamente

7. Mal di testa frequenti

  • Cefalee muscolo-tensive o emicranie
  • Talvolta accompagnate da rigidità del collo

8. Ansia, depressione o sbalzi emotivi

  • Cambiamenti di umore improvvisi
  • Sensazione di tristezza profonda o irritabilità
  • Disturbi d’ansia legati alla convivenza con il dolore cronico

Altri sintomi associati

  • Rigidità mattutina >30 minuti
  • Formicolii alle mani e ai piedi
  • Dolori mestruali intensi
  • Palpitazioni o sensazione di “cuore in gola”
  • Vertigini o senso di instabilità

Come capire se si tratta di fibromialgia

Potresti avere la fibromialgia se:

  • Provi dolore diffuso da almeno 3 mesi
  • Hai altri sintomi associati come stanchezza e insonnia
  • Gli esami di laboratorio risultano nella norma
  • I trattamenti classici per artrosi, infiammazioni o stress non funzionano

Il medico può utilizzare criteri clinici validati (ACR 2016) che tengono conto:

  • Dell’intensità del dolore in almeno 4 delle 5 aree corporee
  • Dei punteggi relativi a stanchezza, sonno, memoria, altri sintomi somatici

Cosa fare se sospetti di avere la fibromialgia

  1. Tieni un diario dei sintomi (durata, intensità, localizzazione)
  2. Rivolgiti al medico di base per una prima valutazione
  3. Richiedi una visita con un reumatologo
  4. Evita autodiagnosi e cure non certificate
  5. Cerca supporto anche psicologico: la fibromialgia è reale, non immaginaria

Conclusione

La fibromialgia è una condizione reale e riconosciuta, che può compromettere seriamente la qualità della vita se non viene identificata e gestita in modo adeguato. Riconoscere i segnali precoci — come dolore diffuso, stanchezza cronica e disturbi del sonno — permette di intervenire tempestivamente, evitando anni di sofferenze non spiegate.

Ascoltare il proprio corpo è il primo passo verso la diagnosi e il miglioramento del benessere.

Fonti

Lascia un commento