Ritenzione idrica costante anche se si beve

Foto dell'autore

By Nazzareno Silvestri

Visita lo Store Amazon Ufficiale di Microbiologia Italia, in cui troverai alimenti biologici, prodotti per la cura della pelle, strumenti di fitness, integratori ed anche regali per i più piccoli.

Hai la sensazione di essere gonfio, di avere gambe pesanti, caviglie gonfie o pancia tesa, anche se bevi molta acqua durante il giorno? Potresti soffrire di ritenzione idrica persistente, una condizione in cui il corpo trattiene liquidi nei tessuti, compromettendo il benessere e, talvolta, anche l’autostima.

Spesso si crede che bere tanto basti per “drenare”, ma quando la ritenzione è costante, le cause possono essere più complesse. In questo articolo analizziamo perché si può trattenere liquidi anche con una buona idratazione, come riconoscere i segnali, e soprattutto cosa fare per contrastare efficacemente il problema.

Cos’è la ritenzione idrica

La ritenzione idrica si verifica quando il corpo accumula liquidi nello spazio interstiziale, cioè tra le cellule, provocando gonfiore, pesantezza e tensione nei tessuti. Non è una malattia in sé, ma un sintomo che può essere legato a:

  • Cattiva circolazione venosa o linfatica
  • Squilibri ormonali
  • Alimentazione eccessivamente salata o zuccherata
  • Stile di vita sedentario
  • Disfunzioni renali, epatiche o cardiache

Perché si può avere ritenzione anche se si beve tanto?

Bere acqua è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Tuttavia, da sola non basta a risolvere la ritenzione, e in alcuni casi, se ci sono disfunzioni metaboliche o alimentari, può non essere sufficiente a eliminare i liquidi trattenuti.

Ecco le cause più frequenti:

  • Sodio in eccesso nella dieta: trattiene acqua nei tessuti
  • Carente apporto di potassio e magnesio: peggiora lo squilibrio idrosalino
  • Circolazione linfatica compromessa: i liquidi non vengono drenati
  • Ormoni estrogeni e progesterone (soprattutto in premestruo o menopausa)
  • Infiammazione cronica silente: rallenta il ricambio cellulare
  • Stile di vita sedentario: limita la pompa muscolare, ostacolando il ritorno venoso
  • Insulina elevata o resistenza insulinica: favorisce la ritenzione nei tessuti

Segnali che indicano ritenzione idrica costante

  • Gonfiore persistente a caviglie, gambe, addome
  • Aumento di peso improvviso e non correlato a cibo
  • Pelle che lascia segno se premuta (edema)
  • Sensazione di “gonfiore generalizzato” anche al volto o alle mani
  • Gambe stanche, formicolii, crampi notturni

Se i sintomi sono costanti, è utile rivolgersi a un medico per escludere problemi renali, cardiaci o metabolici.

Cosa fare per combattere la ritenzione idrica in modo efficace

1. Ottimizzare l’idratazione

  • Bere acqua a basso residuo fisso (oligominerale), 1,5–2 L/die
  • Distribuire l’assunzione durante tutta la giornata
  • Aggiungere limone, menta, cetriolo per favorire la diuresi naturale
  • Bere tisane drenanti (es. betulla, ortosiphon, finocchio)

2. Correggere l’alimentazione

  • Ridurre sale e alimenti conservati (es. affettati, dadi, snack)
  • Aumentare l’apporto di potassio e magnesio: banana, spinaci, avocado, mandorle
  • Integrare verdure drenanti: cetriolo, asparagi, carciofi, sedano, finocchi
  • Limitare zuccheri semplici, farine raffinate e cibi industriali
  • Inserire cibi ricchi di antiossidanti (es. frutti di bosco, curcuma, tè verde)

3. Muoversi regolarmente

  • Camminare ogni giorno almeno 30 minuti
  • Fare esercizi per attivare la pompa venosa: sollevamenti sulle punte, pedalate, stretching
  • Evitare di stare troppo a lungo seduti o in piedi senza muoversi
  • Usare calze a compressione graduata se consigliate dal medico

4. Valutare lo stato ormonale e circolatorio

  • Fare un check-up ormonale se si è in fase premestruale o menopausa
  • Valutare la funzione tiroidea, renale ed epatica con esami specifici
  • Effettuare un ecodoppler venoso in caso di gambe gonfie o varici visibili

Conclusione

La ritenzione idrica costante anche se si beve può dipendere da molteplici fattori: spesso non è l’idratazione in sé il problema, ma uno squilibrio tra assorbimento, eliminazione e metabolismo dei liquidi.

Agire su più fronti – alimentazione, movimento, gestione dello stress, idratazione consapevole – è il modo migliore per ritrovare leggerezza e benessere, evitando soluzioni drastiche o inefficaci. Se il disturbo persiste, è bene effettuare una valutazione medica completa.

Fonti

Condividi l'articolo di Microbiologia Italia:

Se ti è piaciuto questo articolo ti consigliamo l'acquisto dei libri scritti da Microbiologia Italia: Cronache Microbiche, In Principio era il Virus e Vite Parassite.

Lascia un commento