Virus che aumentano il rischio di demenza: Negli ultimi anni la scienza ha individuato un possibile legame tra infezioni virali e aumento del rischio di demenza. Alcuni virus, una volta entrati nell’organismo, possono innescare processi infiammatori o danni neuronali a lungo termine, contribuendo allo sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o altre forme di demenza senile. Comprendere quali sono i virus coinvolti, come agiscono sul cervello e quali strategie preventive adottare è oggi una priorità per la salute pubblica.
Qual è il legame tra virus e demenza?
Il cervello, una volta ritenuto “protetto” da infezioni, si è dimostrato vulnerabile a diversi agenti virali. Alcuni virus riescono a oltrepassare la barriera ematoencefalica, provocando:
- Neuroinfiammazione cronica
- Accumulo di proteine tossiche (come beta-amiloide o tau)
- Morte cellulare neuronale
- Ridotta plasticità cerebrale
Questi meccanismi sono spesso alla base delle malattie neurodegenerative.
Virus associati a un maggiore rischio di demenza
1. Virus dell’Herpes simplex di tipo 1 (HSV-1)
- È il virus responsabile dell’herpes labiale
- Studi hanno trovato tracce di HSV-1 nel cervello di persone affette da Alzheimer
- In soggetti geneticamente predisposti (con gene APOE4), l’HSV-1 può contribuire all’accumulo di beta-amiloide
Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience (2018), chi ha avuto frequenti riattivazioni di HSV-1 mostra un rischio aumentato fino a 2-3 volte di sviluppare demenza.
2. Citomegalovirus (CMV)
- Fa parte della famiglia degli Herpesvirus
- Spesso è asintomatico, ma può riattivarsi in età avanzata
- È associato a infiammazione sistemica e a un declino cognitivo più rapido
Alcuni ricercatori ipotizzano che il CMV possa accelerare il decadimento cognitivo nei pazienti con Alzheimer.
3. Virus Epstein-Barr (EBV)
- Causa la mononucleosi infettiva
- È stato collegato a infiammazione cerebrale e autoimmunità
- Studi recenti hanno esplorato la sua relazione con malattie come sclerosi multipla e morbo di Alzheimer
4. SARS-CoV-2 (Coronavirus)
- Il virus responsabile del COVID-19 può avere effetti neurologici persistenti
- Può causare nebbia mentale, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione (Long Covid)
- Studi del 2022 (Nature Medicine) hanno evidenziato un aumento del rischio di demenza del 60% nei soggetti che hanno avuto forme gravi di COVID-19
5. Virus dell’epatite C (HCV)
- L’HCV è noto per i suoi effetti sul fegato, ma può colpire anche il sistema nervoso centrale
- È associato a encefalopatia epatica minima e riduzione delle funzioni cognitive
- Il trattamento antivirale migliora spesso le funzioni mentali nei pazienti infetti
Virus e demenza: altri possibili collegamenti
- Influenza: infezioni ricorrenti possono aumentare l’infiammazione sistemica e il rischio di decadimento cognitivo
- HIV: i pazienti HIV positivi possono sviluppare demenza associata all’AIDS
- Varicella zoster: può causare encefalite e peggioramento delle funzioni cognitive negli anziani
Prevenzione: cosa possiamo fare?
Anche se non tutte le infezioni virali possono essere evitate, è possibile adottare strategie preventive per proteggere il cervello:
- Vaccinarsi contro influenza, herpes zoster e COVID-19
- Mantenere una buona igiene delle mani e respiratoria
- Seguire una dieta antinfiammatoria ricca di:
- Omega-3
- Frutta e verdura
- Probiotici e alimenti fermentati
- Praticare attività fisica regolare
- Dormire a sufficienza e gestire lo stress
Conclusione
Sempre più studi indicano che alcuni virus possono aumentare il rischio di demenza, specialmente in soggetti vulnerabili o geneticamente predisposti. Mantenere forte il sistema immunitario, prevenire le infezioni e proteggere il cervello dall’infiammazione sono strategie fondamentali per ridurre il rischio di malattie neurodegenerative. La salute del cervello inizia ben prima dei sintomi cognitivi.