Virus che aumentano il rischio di demenza

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By Nazzareno Silvestri

Virus che aumentano il rischio di demenza: Negli ultimi anni la scienza ha individuato un possibile legame tra infezioni virali e aumento del rischio di demenza. Alcuni virus, una volta entrati nell’organismo, possono innescare processi infiammatori o danni neuronali a lungo termine, contribuendo allo sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o altre forme di demenza senile. Comprendere quali sono i virus coinvolti, come agiscono sul cervello e quali strategie preventive adottare è oggi una priorità per la salute pubblica.

Qual è il legame tra virus e demenza?

Il cervello, una volta ritenuto “protetto” da infezioni, si è dimostrato vulnerabile a diversi agenti virali. Alcuni virus riescono a oltrepassare la barriera ematoencefalica, provocando:

  • Neuroinfiammazione cronica
  • Accumulo di proteine tossiche (come beta-amiloide o tau)
  • Morte cellulare neuronale
  • Ridotta plasticità cerebrale

Questi meccanismi sono spesso alla base delle malattie neurodegenerative.

Virus associati a un maggiore rischio di demenza

1. Virus dell’Herpes simplex di tipo 1 (HSV-1)

  • È il virus responsabile dell’herpes labiale
  • Studi hanno trovato tracce di HSV-1 nel cervello di persone affette da Alzheimer
  • In soggetti geneticamente predisposti (con gene APOE4), l’HSV-1 può contribuire all’accumulo di beta-amiloide

Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience (2018), chi ha avuto frequenti riattivazioni di HSV-1 mostra un rischio aumentato fino a 2-3 volte di sviluppare demenza.

2. Citomegalovirus (CMV)

  • Fa parte della famiglia degli Herpesvirus
  • Spesso è asintomatico, ma può riattivarsi in età avanzata
  • È associato a infiammazione sistemica e a un declino cognitivo più rapido

Alcuni ricercatori ipotizzano che il CMV possa accelerare il decadimento cognitivo nei pazienti con Alzheimer.

3. Virus Epstein-Barr (EBV)

  • Causa la mononucleosi infettiva
  • È stato collegato a infiammazione cerebrale e autoimmunità
  • Studi recenti hanno esplorato la sua relazione con malattie come sclerosi multipla e morbo di Alzheimer

4. SARS-CoV-2 (Coronavirus)

  • Il virus responsabile del COVID-19 può avere effetti neurologici persistenti
  • Può causare nebbia mentale, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione (Long Covid)
  • Studi del 2022 (Nature Medicine) hanno evidenziato un aumento del rischio di demenza del 60% nei soggetti che hanno avuto forme gravi di COVID-19

5. Virus dell’epatite C (HCV)

  • L’HCV è noto per i suoi effetti sul fegato, ma può colpire anche il sistema nervoso centrale
  • È associato a encefalopatia epatica minima e riduzione delle funzioni cognitive
  • Il trattamento antivirale migliora spesso le funzioni mentali nei pazienti infetti

Virus e demenza: altri possibili collegamenti

  • Influenza: infezioni ricorrenti possono aumentare l’infiammazione sistemica e il rischio di decadimento cognitivo
  • HIV: i pazienti HIV positivi possono sviluppare demenza associata all’AIDS
  • Varicella zoster: può causare encefalite e peggioramento delle funzioni cognitive negli anziani

Prevenzione: cosa possiamo fare?

Anche se non tutte le infezioni virali possono essere evitate, è possibile adottare strategie preventive per proteggere il cervello:

  • Vaccinarsi contro influenza, herpes zoster e COVID-19
  • Mantenere una buona igiene delle mani e respiratoria
  • Seguire una dieta antinfiammatoria ricca di:
    • Omega-3
    • Frutta e verdura
    • Probiotici e alimenti fermentati
  • Praticare attività fisica regolare
  • Dormire a sufficienza e gestire lo stress

Conclusione

Sempre più studi indicano che alcuni virus possono aumentare il rischio di demenza, specialmente in soggetti vulnerabili o geneticamente predisposti. Mantenere forte il sistema immunitario, prevenire le infezioni e proteggere il cervello dall’infiammazione sono strategie fondamentali per ridurre il rischio di malattie neurodegenerative. La salute del cervello inizia ben prima dei sintomi cognitivi.

Fonti

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