Caratteristiche
La Bartonella henselae è un proteobacterium, recentemente riconosciuto come agente infettivo di quattro sindromi cliniche:
- angiomatosi batteriale;
- peliosi batterica;
- batteriemia;
- malattia da graffio di gatto.
Storicamente fu indicata come possibile causa della febbre della trincea nei soldati che combattevano la I guerra mondiale; il serbatoio naturale della B. henselae è il gatto, nel quale questo germe è in grado di determinare una batteriemia prolungata. La pulce del gatto è invece il vettore naturale tra i felini.
B. henselae sono batteri gram-negativi aerobici, non mobili, che si comportano come batteri intracellulari facoltativi leggermente curvi, 0,5 – 0,6 mm di larghezza e 2 mm di lunghezza (Fig.1). Il meccanismo dell’azione patogena di questo batterio è ancora poco noto, tuttavia si ritiene correlato alla lesione delle cellule che vengono parassitate, ovvero emazie e cellule degli endoteli vascolari, con l’emissione di fattori in grado di stimolare una neo-angiogenesi patologica.

Filogenesi
Dominio | Prokaryota |
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Regno | Bacteria |
Phylum | Proteobacteria |
Classe | Alpha Proteobacteria |
Ordine | Rhizobiales |
Famiglia | Bartonellaceae |
Genere | Bartonella |
Specie | henselae |
Morfologia delle colonie
Le colture primarie sono effettuate su BHI Agar, Soy Tryptous Agar e Columbia Agar integrati con sangue di ariete al 5%, agar contenente il 5% di sangue di coniglio e agar al cioccolato preparati con metà base GC; le piastre devono essere utilizzate entro 2-3 settimane dalla preparazione.
La crescita delle colonie ha una media di 9-10 giorni di incubazione; le colonie sono eterogenee, ruvide, a forma di cavolfiore, ferme, aderenti e incorporate nella superficie dell’agar (Fig.2). Il batterio cresce meglio tra 30-37 °C in presenza di 5-10% di CO2.

Patogenesi
Angiomatosi batterica
L’angiomatosi batterica (AB) è una malattia vascolare proliferativa spesso associata alla pelle, ma può anche diffondersi ad altri organi. La malattia si verifica più comunemente nei pazienti affetti da HIV o immunocompromessi per varie ragioni; le lesioni cutanee sono papulari e rosse, superfici lisce o corrose e le papule possono aumentare gradualmente di dimensioni per formare noduli, che possono diventare pedunculati e tendono a sanguinare abbondantemente quando traumatizzati.
Peliosi del fegato
Questa malattia è caratterizzata da una proliferazione di spazi del fegato pieni di sangue circondati da stroma fibromisoide, in cui si possono osservare i batteri bacillari; la malattia può presentarsi come una condizione isolata o può svilupparsi concomitante con AB o batteremia. Clinicamente presenta con sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea o gonfiore), febbre, brividi ed epatomegalia.
Batteremia
Questa manifestazione di infezione da B. henselae è caratterizzata dallo sviluppo di sintomatologia prolungata che include disagio, affaticamento, anoressia, perdita di peso e febbre ricorrente. I sintomi possono verificarsi per settimane o mesi prima che la diagnosi sia fatta isolando i batteri nelle colture.
La malattia da graffio di gatto
Nel sito del graffio o del morso del gatto, dopo 3-10 giorni, si sviluppa una papula circolare eritematosa che evolve in crosta; successivamente, compare una linfoadenopatia regionale, prossimale al sito di inoculazione (sedi preferenziali sono ascella e collo). I principali sintomi sono: febbre, sensazione di malessere, cefalea, stanchezza, artralgie e dolori a muscoli; raramente, la malattia può complicarsi in sindrome oculoghiandolare di Perinaud (congiuntivite con ingrossamento dei linfonodi situati davanti all’orecchio), granulomatosi epatosplenica (caratterizzata da lesioni focali a livello di fegato e/o milza) o con manifestazioni neurologiche (encefalite, neuroretinite, convulsioni, ecc.).
Metodi di identificazione
La diagnosi e l’identificazione del microrganismo può essere confermata attraverso:
- test sierologico: l’infezione è tipicamente confermata dalla positività del titolo anticorpale nel siero.
- biopsia e PCR: si possono eseguire delle biopsie tissutali (solitamente linfonodi), seguita da PCR in grado di rilevare frammenti del DNA batterico.
Questi bacilli non si colorano bene con la classica colorazione di Gram, perciò per la loro identificazione si deve ricorrere a colorazioni speciali come la colorazione con arancio di acridina oppure con il metodo di impregnazione argentica della colorazione di Warthin-Starry.
Terapia
La malattia da graffio di gatto e le altre infezioni sostenute da Bartonella henselae vengono trattate con antibiotici, nello specifico con azitromicina o doxiciclina.
Dr. Giosuè Ruggiano
Fonti
- https://sisbib.unmsm.edu.pe/bvrevistas/anales/v60_n4/bartonella.htm
- https://it.wikipedia.org/wiki/Bartonella_henselae
- https://www.creative-biolabs.com/vaccine/images/Bartonella-henselae-Vaccines-2.jpg
- https://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Malattia_graffio_gatto
- https://www.farmacoecura.it/malattie/bartonella-o-graffio-del-gatto/