Credete sia possibile che in un prossimo futuro, piccoli insetti possano difenderci dall’insidiosa resistenza microbica agli antibiotici e ai farmaci antifungini ? Una recente ricerca pubblica sulla rivista Nature Communications, espone una possibile soluzione a tale problematica.

Un progetto iniziato nel 2014, con l’aiuto di FAPESP e del National Institutes of Health (NIH), ha permesso la collaborazione tra ricercatori brasiliani e americani.
Monica Tallarico Pupo, professoressa di chimica farmaceutica Università di San Paolo, e Jon Clardy, professore di chimica biologica e farmacologia molecolare presso Harvard, mentre erano intenti ad isolare batteri dal microbita di formiche per produrre nuovi farmaci, hanno scoperto la cipomicina, esaminata sia in vitro che in vivo.
Considerando che la maggior parte degli antibiotici ha origine da metaboliti prodotti da batteri del sottosuolo, in particolare da Streptomyces, i ricercatori hanno cercato gli stessi batteri nel corpo di insetti, che li proteggono da agenti patogeni, con la speranza che avessero la stessa capacità con noi essere umani.
Tra 1400 specie di insetti analizzati, la cipomicina è stata ritrovata e studiata mediante spettrometria di massa e cromatografia liquida, in formiche del genere Cyphomyrmex. Tale composto, testato su topi, non è stato efficiente contro i batteri ma in grado di eliminare l’infezione da
Aspergillus fumigatus. Inoltre, si è mostrato un ottimo agente contro la candidosi, in particolare ha combattuto infezioni da Candida glabrata e da Candida auris.
Il microbioma di formiche tagliafoglie è una scoperta sorprendente, in un futuro potrà essere una fonte di composti capaci di combattere le infezioni fungine.
Veronica Nerino
Fonte:
- Batteri nel corpo di formiche utili per contrastare batteri patogeni per gli umani-Notizie scientifiche.it
- Composto capaz de matar fungos resistentes é isolado em microbiota de formiga | AGÊNCIA FAPESP (IA)