Ambiente

Il mondo delle bioplastiche

Il mondo delle bioplastiche

A prima vista, plastiche e bioplastiche sembrano simili. Ma si sa, l’apparenza inganna! E anche il nome. Plastiche e bioplastiche, infatti, hanno una composizione diversa e quindi ripercussioni ambientali differenti.

I briozoi

I Briozoi

Il phylum dei Briozoi è composto da invertebrati acquatici, quasi esclusivamente marini ed è rappresentato da uno dei gruppi tassonomici maggiormente presenti in alcune associazioni bentoniche marine. Tra queste la più importante nel Mediterraneo è la biocenosi del coralligeno. I briozoi sono organismi coloniali sessili la cui unità funzionale prende il nome di zooide costituito da un individuo, detto polipide e da una membrana nel quale è racchiuso l’individuo.

Immagine rappresentativa dell'anatomia di una dinofita provvista di teca

Le dinofite

La divisione delle dinofite comprende organismi unicellulari ad organizzazione eucariotica dotati di flagelli. In alcune specie, la parete cellulare può essere costituita da placche di cellulosa che formano una teca resistente. In condizioni favorevoli, tali micro-alghe, possono determinare fioriture con conseguenze negative per molti organismi marini.

Le meduse mangiano la plastica.

Anche le meduse mangiano la plastica

Sempre più studi analizzano gli impatti dei rifiuti di origine antropica sugli organismi marini. Quando le meduse si avvicinano ad una possibile preda si attivano specifici recettori, sia meccanici che chimici. Questi, a loro volta, inducono la fuoriuscita delle nematocisti e l’ingestione delle prede. In questo caso, però, sono ingerite microplastiche.