Il mondo delle bioplastiche
A prima vista, plastiche e bioplastiche sembrano simili. Ma si sa, l’apparenza inganna! E anche il nome. Plastiche e bioplastiche, infatti, hanno una composizione diversa e quindi ripercussioni ambientali differenti.
A prima vista, plastiche e bioplastiche sembrano simili. Ma si sa, l’apparenza inganna! E anche il nome. Plastiche e bioplastiche, infatti, hanno una composizione diversa e quindi ripercussioni ambientali differenti.
La Potentilla è una pianta perenne apprezzata non solo per la sua bellezza ornamentale, ma anche per le sue proprietà … Leggi tutto
Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mare Nostrum. Ricopre circa il 2% della sua superficie totale. Anche per … Leggi tutto
Il phylum dei Briozoi è composto da invertebrati acquatici, quasi esclusivamente marini ed è rappresentato da uno dei gruppi tassonomici maggiormente presenti in alcune associazioni bentoniche marine. Tra queste la più importante nel Mediterraneo è la biocenosi del coralligeno. I briozoi sono organismi coloniali sessili la cui unità funzionale prende il nome di zooide costituito da un individuo, detto polipide e da una membrana nel quale è racchiuso l’individuo.
Secondo l’ultimo Rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS – 2023), la priorità verso l’obiettivo 14 dell’Agenda 2030, riguardante la vita sott’acqua, è molto bassa. Tuttavia qualche passo in avanti, almeno a livello legislativo, è stato compiuto.
I rifiuti marini sono tutti i materiali rilasciati in ambienti costieri e marini dove poi si accumulano. Ancora una volta la plastica la fa da padrona. Come sono messe le spiagge italiane? Scopriamolo grazie all’ indagine Beach Litter di Legambiente.
Sbiancamento dei coralli: tra le cause l’aumento delle temperature e lo stress luminoso. Tutto dipende dal matrimonio metabolico tra i coralli e i dinoflagellati, piccoli organismi unicellulari fotosintetici. Da cosa dipende il colore dei coralli? In cosa consiste lo sbiancamento?
La divisione delle dinofite comprende organismi unicellulari ad organizzazione eucariotica dotati di flagelli. In alcune specie, la parete cellulare può essere costituita da placche di cellulosa che formano una teca resistente. In condizioni favorevoli, tali micro-alghe, possono determinare fioriture con conseguenze negative per molti organismi marini.
Sempre più studi analizzano gli impatti dei rifiuti di origine antropica sugli organismi marini. Quando le meduse si avvicinano ad una possibile preda si attivano specifici recettori, sia meccanici che chimici. Questi, a loro volta, inducono la fuoriuscita delle nematocisti e l’ingestione delle prede. In questo caso, però, sono ingerite microplastiche.