Acinetobacter baumannii

Caratteristiche di Acinetobacter baumannii

Acinetobacter baumannii è un coccobacillo gram negativo, le cui caratteristiche biochimiche principali sono quelle di essere:

  • Non fermentante
  • Catalasi positivo
  • Ossidasi negativo
  • Strettamente aerobio

Batteri del genere Acinetobacter sono ubiquitari, ma gli isolati di specie A. baumannii sono quasi esclusivamente di origine ospedaliera. In questi ambienti, A. baumannii, può essere un patogeno opportunista e causare infezioni anche gravi in individui già immunocompromessi. Una delle caratteristiche principali che si ritiene essere in grado di favorire la colonizzazione di superfici da parte di A. baumannii è la sua più volte riportata capacità di resistenza in ambienti secchi e ostili.

Filogenesi

La classificazione di questo microrganismo è stata più volte rivista e corretta negli anni. Originariamente descritto da Beijerinck nel 1911 col nome di Micrococcus calcoaceticus; fu classificato nel genere Acinetobacter soltanto nel 1954. Ad oggi, si riconoscono oltre 40 specie all’interno di questo genere. Di queste, quattro sono estremamente simili e scarsamente distinguibili per via fenotipica, tanto da essere denominate come “gruppo A. baumannii – A. calcoaceticus”: A. calcoaceticus, A. pittii (Genomospecie 3), A. nosocomialis (Genomospecie 13TU) e A. baumannii. In questo gruppo, Acinetobacter baumannii è la specie più diffusa a livello ospedaliero e anche quella di più interesse clinico.

Dominio: Bacteria
Regno: Eubacteria
Phylum: Proteobacteria
Classe: Gammaproteobacteria
Ordine: Pseudomonadales
Famiglia: Moraxellaceae
Genere: Acinetobacter
Specie: A. baumannii

Morfologia delle colonie

In terreni solidi, la maggior parte dei ceppi di A. baumannii, presentano colonie piatte e opache (figura 1). La dimensione delle colonie di questo batterio è in genere ridotta rispetto a quelle formate da ceppi di Enterobatteriaceae. Diversi ceppi possono anche produrre delle capsule, che rendono le colonie tipicamente più “mucose”. Su MacConkey Agar le colonie si presentano pallide e non lattosio-fermentanti.

Patogenesi di Acinetobacter baumannii

Acinetobacter baumannii è responsabile di circa il 10% di tutte le infezioni nosocomiali. La problematica principale relativa a queste infezioni è l’elevato numero di isolati antibiotico-resistenti (figura 1); caratteristica molto spiccata in questo patogeno. Le infezioni più gravi causate da A. baumannii in genere riguardano polmoniti e batteriemie in pazienti in terapia intensiva. Oltre a ciò, possono presentarsi endocarditi, meningiti, infezioni della pelle e del tratto urinario.

Figura 2 - In rosso: paesi con epidemie di Acinetobacter baumannii resistenti ai carbapenemi già prima del 2006. In giallo: paesi con epidemie registrate da dopo il 2006.
Figura 1 – In rosso: paesi con epidemie di Acinetobacter baumannii resistenti ai carbapenemi già prima del 2006. In giallo: paesi con epidemie registrate da dopo il 2006.

Metodi di identificazione

L’identificazione di questa specie risulta essere piuttosto difficile e poco precisa con l’utilizzo di metodi biochimici/fenotipici quali le gallerie API (es. API 20E – API 20 NE).

In alternativa, vengono utilizzati terreni selettivi e/o metodi di genetica molecolare. Per questioni di ricerca poi, è possibile ricorrere a sequenziamento genomico o di rRNA.

  • MacConkey Agar -> colonie pallide, non fermentanti
  • Herellea agar -> indicato per l’isolamento selettivo di gram negativi del genere Acinetobacter
  • CHROMagar Acinetobacter -> terreno specifico
  • PFGE -> (Pulse Field Gel Electrophoresis) per biotipizzare frammenti di RFLPs
  • PCR -> es. Il gene blaOXA-51-like è stato visto essere specifico per A. baumannii
  • Sequencing

Terapia

In genere nella terapia contro le infezioni di questo patogeno vengono utilizzati antibiotici della classe dei carbapenemi (es. Imipenem, Meropenem). A causa però della rapida acquisizione di resistenze, una delle ultime alternative antibiotiche che rimangono valide sono le Polimixine (in particolare la Colistina). Per approfondimenti sulla gestione delle infezioni causate da questo batterio è possibile consultare questo o altri link.

Curiosità

  • Acinetobacter baumannii è spesso definito ancor oggi e in maniera erronea come immobile. In realtà, è noto da diverso tempo che questo batterio è in grado di presentare varie forme di motilità in terreni semi-solidi (figura 3). In particolare, è in grado di muoversi tramite motilità twitching, grazie alla presenza di pili di tipo IV. La capacità di movimento potrebbe essere associata alla produzione di biofilm e alla virulenza di questo batterio; ma studi a riguardo sono ancora poco presenti e concordi.
Figura 3 - Motilità di A. baumannii testate nel lavoro di Clemmer et al., 2011.
Figura 3 – Motilità di A. baumannii testate nel lavoro di Clemmer et al., 2011.
  • È possibile sentir parlare di questo batterio con riferimento a “Iraqbacter”. Questo appellativo gli è stato conferito dopo che, tra il 2003 e il 2005, durante una missione USA in Iraq e Afghanistan; diversi soldati feriti vennero colpiti da infezioni da A. baumannii, con conseguenze spesso anche letali.

Roberto Amadio

Bibliografia e approfondimenti

  • Turton JF. et al., 2006. “Identification of Acinetobacter baumannii by Detection of the blaOXA-51-likeCarbapenemase Gene Intrinsic to This Species”. J Clin Microbiol., 44 (8): 2974 – 2976.
  • Antunes, L. C. S.; F. Imperi; A. Carattoli; P. Visca, 2011. Deciphering the multifactorial nature of Acinetobacter baumannii pathogenicity. Plos One 6 (8): e22674.
  • Cisneros, J. M. e J. Rodrìguez-Baño, 2002. Nosocomial bacteremia due to Acinetobacter baumannii: epidemiology, clinical features and treatment. CMI 8 (11): 687 – 693.
  • Eijkelkamp, B. A.; U. H. Stroeher; K. A. Hassan; M. S. Papadimitrious; I. T. Paulsen; M. H. Brown, 2011. Adherence and motility characteristics of clinical Acinetobacter baumannii isolates. FEMS Microbiol. Lett. 323 (1): 44 – 51.
  • McConnell, Michael J.; L. Actis; J. Pachòn, 2012. Acinetobacter baumannii: human infections, factors contributing to pathogenesis and animal models. FEMS Microbiol. Review 37: 130-155.
  • Clemmer, K. M.; R. A. Bonomo; P. N. Rather, 2011. “Genetic analysis of surface motility in Acinetobacter baumannii“. Microbiol. 157: 2534 – 2544.
  • Attività del peptide Bac7(1-35) su alcuni fattori di virulenza di Acinetobacter baumannii“. Amadio Roberto. Tesi di laurea in Biologia, aa 2016-2017.
  • https://en.wikipedia.org/wiki/Acinetobacter_baumannii
  • https://microbewiki.kenyon.edu/index.php/Acinetobacter_baumannii
  • http://microbe-canvas.com/Bacteria.php?p=12#
  • https://catalog.hardydiagnostics.com/cp_prod/Content/hugo/Acinetobacter.htm
  • http://www.chromagar.com/clinical-microbiology-chromagar-acinetobacter-focus-on-acinetobacter-50.html#.XIOeMiJKjIU
  • https://www.sciencedirect.com/topics/neuroscience/acinetobacter
  • http://www.himedialabs.com/TD/M505.pdf
  • http://www.newmicro.it/files/_Infezioni%20da%20Acinetobacter_baumannii%20Friuli%20venezia%20Giulia.pdf
  • https://www.forbes.com/2005/08/02/iraq-war-infection-bacteria-cx_mh_0802iraqinfect.html#6a60b8cc22bb

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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