L’elisir genico che allunga la vita (nei topi)

La ricerca per un elisir dell’eterna giovinezza che ci permetta di vivere più a lungo in salute è un’impresa costante. Dopo che i ricercatori Gurdon e Yamanaka hanno vinto il premio Nobel nel 2012 per i loro studi sulla riprogrammazione cellulare, sono stati fatti molti investimenti per cercare di ringiovanire le cellule delle cavie da laboratorio e prolungarne la vita, ma senza grandi successi.

Tuttavia, una piccola azienda di biotecnologia di San Diego, Rejuvenate Bio, ha recentemente pubblicato uno studio in cui sostiene di aver allungato la vita di alcuni topi anziani attraverso la terapia genica.

La terapia genica sui topi che allunga la vita

I ricercatori hanno utilizzato tre geni riprogrammanti per iniettare nei ratti questi geni. Una volta entrati nelle cellule, hanno ringiovanito l’organismo del topo. Il trattamento è stato condotto su topi già anziani e ha raddoppiato la loro aspettativa di vita residua, passando da 9 a 18 settimane.

Un ringiovamento immediato

I topi hanno quindi vissuto circa un tempo pari al 7% in più del previsto, una quantità di tempo comune modesta. Nonostante ciò, rispetto ad altre metodologie, la riprogrammazione ha effetto immediato e può servire per allungare la vita anche a chi è già molto anziano. Al contrario, alcune sostanze testate negli anni, come il Rapamycin, riescono prolungare la vita del 5-15%, ma devono essere assunte per quasi tutta la vita.

Cosa si rischia?

Lo studio della Rejuvenate Bio è interessante, tuttavia va considerato per quello che è, ovvero una sperimentazione su una tecnica ancora poco compresa e con grossi rischi. “È un bell’esercizio intellettuale, ma non mi sognerei mai di testare qualcosa di simile su una persona“, ha dichiarato il Professor Vittorio Sebastiano dell’Università di Stanford.

Tra i rischi principali associati al processo di riprogrammazione c’è la possibilità di contrarre il cancro, una possibilità frequente nei topi utilizzati nelle sperimentazioni.

il Professor Vittorio Sebastiano
Figura 1 – il Professor Vittorio Sebastiano

Conclusioni sullo studio sull’allungamento della vita nei topi

Lo studio presenta alcune lacune, tra cui la mancata documentazione di come e quante cellule sono state modificate dal trattamento genetico.

Secondo il professor Sebastiano, il prolungamento della vita dei topi potrebbe essere il risultato dei cambiamenti avvenuti in un singolo organo o gruppo di cellule, piuttosto che l’effetto di un ringiovanimento generale dell’intero organismo. Nonostante ciò, Noah Davidson, uno degli autori dello studio, si mostra fiducioso. Afferma inoltre che se non credesse che un giorno potremmo ringiovanire gli umani non starebbe lavorando su questa tecnica.

Chissà, forse la scoperta dell’elisir della lunga vita potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.