Sono allarmanti i dati preliminari che emergono dallo studio «BRING-UP Prevenzione», presentati oggi nel corso del 55° Congresso Nazionale di Cardiologia dell’ANMCO, il più importante evento di Cardiologia in Italia, che si sta svolgendo in questi giorni a Rimini. L’analisi preliminare dei risultati finora raccolti, infatti, evidenzia come i pazienti arruolati non riescano a gestire al meglio fattori di rischio come l’obesità e il fumo di sigaretta.
Che cos’è lo studio BRING-UP
«BRING-UP Prevenzione» è uno studio osservazionale, prospettico e multicentrico, condotto in un campione ampio e rappresentativo di Centri Cardiologici italiani. Lo studio arruola pazienti con un evento atero-trombotico documentato: malattia coronarica (CAD), malattia cerebrovascolare (CVD) e malattia arteriosa periferica (PAD). I pazienti arruolati sono stati seguiti in follow-up per un anno, con visite a 6 e 12 mesi. L’obiettivo primario dello studio è valutare il livello di aderenza alle raccomandazioni delle linee guida con l’ipotesi di migliorare la percentuale di pazienti che raggiungono il target previsto per i livelli di colesterolo.
Dati Preliminari: Uno Scenario Allarmante
Il professor Furio Colivicchi, Past President ANMCO e direttore Cardiologia Clinica e Riabilitativa dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma, ha presentato i dati preliminari dello studio. «Il BRING-UP Prevenzione ha finora incluso 4.790 pazienti provenienti da 189 centri cardiologici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Si tratta di pazienti con storia di pregresso infarto o malattia coronarica, malattia ostruttiva degli arti inferiori o patologia cerebrovascolare».
Età Media e Distribuzione dei Sessi
L’età media di questa popolazione è di 67 anni, con il 20% dei pazienti di sesso femminile. Dati allarmanti emergono riguardo la prevalenza dell’obesità e del fumo di sigaretta: il 20% dei pazienti è obeso e il 21% è fumatore. In generale, una percentuale significativa di pazienti, pur avendo una precedente diagnosi di malattia cardiovascolare, non gestisce ottimamente fattori di rischio critici come l’obesità e il fumo di sigaretta.
Diabete e Malattia Renale Cronica
Il 27% dei pazienti inclusi nello studio «BRING-UP Prevenzione» sono diabetici, e nell’11% dei casi, soffrono di una malattia renale cronica. Questi dati sottolineano ulteriormente l’importanza di una gestione ottimale dei fattori di rischio per prevenire nuovi eventi cardiovascolari come infarti e ictus.
Migliorare la Gestione dei Pazienti
«Possiamo quindi migliorare la gestione di questa popolazione di pazienti. Fondamentale a tale scopo è la consapevolezza del rischio di nuovi eventi come infarto ed ictus ascrivibili a fumo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e obesità. Essere seguito da un cardiologo può migliorare significativamente il profilo di rischio e ridurre la probabilità di recidive ischemiche, come infarto o ictus», spiega Colivicchi.
Importanza delle Statine
Sebbene sia noto che il colesterolo sia il fattore causale delle malattie aterosclerotiche, le statine, trattamento di prima linea per questi pazienti, erano inizialmente impiegate solo nel 68% dei pazienti prima della visita cardiologica. Dopo il controllo cardiologico, la percentuale è salita al 98%. Questa variazione evidenzia come la gestione cardiologica possa fare una differenza significativa nel migliorare il profilo di rischio dei pazienti.
Conclusione sullo studio BRING-UP
In conclusione, lo studio «BRING-UP Prevenzione» ha rivelato dati preliminari preoccupanti riguardo la gestione dei fattori di rischio cardiovascolare tra i pazienti italiani. L’importanza di un controllo cardiologico adeguato emerge chiaramente, così come la necessità di aumentare la consapevolezza dei rischi associati a obesità, fumo, ipertensione e ipercolesterolemia. Ulteriori informazioni dettagliate saranno disponibili alla conclusione dello studio, ma già ora è evidente come interventi mirati possano migliorare significativamente la salute cardiovascolare di questa popolazione.
FAQ – Lo studio BRING-UP
1. Quali sono i principali fattori di rischio evidenziati dallo studio BRING-UP?
I principali fattori di rischio evidenziati sono obesità, fumo di sigaretta, diabete e malattia renale cronica.
2. Quanto è importante l’uso delle statine nella prevenzione cardiovascolare?
L’uso delle statine è cruciale, poiché aiutano a ridurre i livelli di colesterolo e, di conseguenza, il rischio di eventi cardiovascolari come infarti e ictus.
3. Qual è l’età media dei pazienti arruolati nello studio?
L’età media dei pazienti arruolati nello studio è di 67 anni.
4. Quali sono i benefici di essere seguiti da un cardiologo?
Essere seguiti da un cardiologo può migliorare significativamente il profilo di rischio e ridurre la probabilità di recidive ischemiche come infarto o ictus.