Xylella fastidiosa, facciamo chiarezza tra le diverse sottospecie

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By Adriano De Astis

A seguito del puntuale monitoraggio dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, il 21 febbraio 2024 sono stati individuati in agro di Triggiano (BA) 6 piante di mandorlo infette dal batterio Xylella fastidiosa. La particolarità di questo ritrovamento è stata quella che non si trattava della comune sottospecie pugliese pauca, bensì della sottospecie fastidiosa, nuova per l’ambiente pugliese.

Il 14 aprile 2025, inoltre, il Dirigente Sezione Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia ha pubblicato la determina n. 59 avente come oggetto “Individuazione di focolaio di Xyella fastidiosa sottospecie pauca in agro di Minervino delle Murge (BT) – Istituzione dell’area delimitata ai sensi dell’articolo 4 del regolamento UE 2020/1201″. In tale contesto, per la prima volta veniva segnalata la presenza del batterio a nord della provincia di Bari, allarmando gli olivicoltori della zona e le associazioni di categoria. Di conseguenza, le misure di contenimento previste ed attuate a sud della provincia di Bari e nel Salento non erano risultate sufficienti per arginare l’avanzata del batterio verso Nord.

I sempre più numerosi ritrovamenti di Xyella fastidiosa sottoforma di diverse sottospecie stanno spaventando ed angosciando gli agricoltori, i quali si ritrovano bombardati da segnalazioni sempre più ricorrenti, le quali possono facilmente creare confusione. Per questo, è necessario, quindi, fare chiarezza per aiutare gli olivicoltori a comprendere meglio la situazione.

X. fastidiosa, biologia

Xylella fastidiosa è un batterio Gram-negativo, asporigeno ed a crescita lenta (figura 1), patogeno di 694 specie, soprattutto arboree. In particolare, 174 specie sono presenti in Europa. Nello specifico, nelle piante ospiti il batterio colonizza i vasi xilematici causando numerose fitopatologie. A causa di ciò, l’organizzazione europea e mediterranea di protezione delle piante (EPPO) ha inserito la specie nella lista A2, l’elenco dei parassiti raccomandati per la regolamentazione come parassiti da quarantena. Inoltre, la diffusione del batterio avviene ad opera di numerosi insetti vettori appartenenti alla famiglia Cicadellidae. Questi insetti si nutrono, grazie al loro apparato boccale pungente-succhiante, della linfa xilematica delle piante infette, consentendo la diffusione del batterio. ll batterio è diffuso nel continente americano, in Europa è stato per la prima volta segnalato nell’autunno del 2013 in Italia in provincia di Lecce, da allora la diffusione del patogeno verso il nord della Puglia non si è arrestata.

Fotografie al microscopio elettronico di Xylella fastidiosa, la barra indica una lunghezza di 1 μm.
Figura 1 – Fotografie al microscopio elettronico di Xylella fastidiosa, la barra indica una lunghezza di 1 μm [da Meng et al., 2005].

X. fastidiosa, le diverse sottospecie

Attualmente, appartenenti alla specie Xylella fastidiosa Wells, Raju et al., 1986 si conoscono sei sottospecie distinte geneticamente, per correlazione del DNA e tipizzazione multilocus di sequenza (MLST), e per le piante ospiti:

  1. sottospecie fastidiosa;
  2. sottospecie sandyi;
  3. sottospecie multiplex;
  4. sottospecie pauca;
  5. sottospecie morus;
  6. sottospecie tashke.

Nel dettaglio, si fa presente che, in base a quanto emerso recentemente, sulla base di alcune evidenze genomiche, alcuni studi tendono ad includere le sottospecie sandyi e morus nella sottospecie fastidiosa.

Xyella fastidiosa subsp. fastidiosa

La Xylella fastidiosa subsp fastidiosa fu per la prima volta denominata piercei in onore dell’agronomo statunitense Newton B. Pierce, che nel 1892 identificò la sottospecie come responsabile di una particolare fitopatia della vite, la malattia di Pierce (figura 2). Specificatamente, la sottospecie ha origine negli paesi statunitensi meridionali ed è agente eziologico di numerose fitopatie che colpiscono la vite, l’erba medica, il ciliegio, l’acero, il mandorlo, il caffè, l’oleandro e il sambuco nero americano. In particolare, i sintomi comprendono bruciatura fogliare, clorosi e avvizzimento. Questa sottospecie è stata rilevata per la prima volta in Europa in piante coltivate di ciliegio selvatico e mirto da fiore in Spagna.

Malattia di Pierce, sintomi su foglie e tralcio di vite.
Figura 2 – Malattia di Pierce, sintomi su foglie e tralcio di vite [foto di J. Clark, University of California, Berkeley (US), da EPPO Global Database].

Xyella fastidiosa subsp. sandyi

In primo luogo, la sottospecie Xylella fastidiosa subsp sandyi è responsabile della bruciatura delle foglie di oleandro (Oleander Leaf Schorch – OLS) (figura 3). Tuttavia, la sua origine non è ben chiara, sebbene il primo isolamento come agente eziologico della bruciatore delle foglie di oleandro si è registrato nel continente americano. Inoltre, questa sottospecie provoca fitopatie nelle piante erbacee nel genere Hemerocallis, nella jacaranda blu e nella magnolia sempreverde. Infine, in Europa è stata segnalata la sua presenza in Corsica su una pianta di mirto da fiore, dove non sono stati rilevati ulteriori casi grazie alle rapide misure di eradicazione intraprese.

Foglie di oleandro con punta disseccata, tipico sintomo della bruciatura fogliare
Figura 3 – Foglie di oleandro con punta disseccata, tipico sintomo della bruciatura fogliare [foto di J. Michael Henry, da ipm.ucanr.edu].

Xyella fastidiosa subsp. multiplex

In generale, la sottospecie multiplex deve il suo nome alle numerose piante ospiti. In particolare, tra queste figurano pesco, dove determina la fitopaia del mal di pennacchio (figura 4), a seguire susino, mandorlo, olmo, vite americana, platano e numerosi alberi forestali. Per quanto riguarda il contesto nazionale, in Italia questa sottospecie è stata per la prima volta identificata nel 2018 in Toscana su campioni di mirto da fiore e alterno. A livello continentale, in Europa è stata identificata in numerosi paesi, come Spagna, Francia e Portogallo.

A mal del pennacchio su ramo di pesco, il sintomo consiste in internodi accorciati; B internodi normali su pianta sana.
Figura 4 – A mal del pennacchio su ramo di pesco, il sintomo consiste in internodi accorciati; B internodi normali su pianta sana [modificato da Johnson et al., 2021].

Xyella fastidiosa subsp. pauca

La sottospecie pauca, endemica nell’America centrale, ha un nome derivante dal latino (pauca, ovvero “poche cose”), ad indicare il ristretto numero di piante ospiti. È diffusa su piante di agrumi, dove provoca la clorosi, piante di caffè e soprattutto piante di olivo, si tratta infatti della sottospecie che ha provocato il complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRo) in Puglia (figura 5).

Sintomi del Disseccamento Rapido dell'Olivo in piante pugliesi.
Figura 5 – Sintomi del Disseccamento Rapido dell’Olivo in piante pugliesi [da Trkulja et al., 2022].

Xyella fastidiosa subsp. morus

Per quanto riguarda la sottospecie morus, essa è stata isolata nel 2011 in una pianta di gelso bianco a Beltsville (Stati Uniti). D’altra parte, in Europa la sua presenza non è stata ad oggi segnalata. Secondo alcuni studi questa sottospecie è ricombinante delle sottospecie multiplex e fastidiosa.

Xyella fastidiosa subsp. tashke

Per quanto riguarda la sottospecie tashke , essa deve il suo nome alla pianta ospite dove nel 2009 è stata isolata, Chitalpa (Chitalpa tashkentensis) (figura 6). Nel dettaglio, le differenze genetiche, in particolare per le regioni ribosomiali, hanno permesso ai ricercatori di identificare il ceppo in una nuova sottospecie, differente dalle cinque precedentemente descritte.

Sintomi della presenza di Xyella fastidiosa subsp. tashke su pianta di Chitalpa. A e B clorosi fogliare. C sintomi su fiori. D sintomi riguardo il portamento della pianta.
Figura 6 – Sintomi della presenza di Xyella fastidiosa subsp. tashke su pianta di Chitalpa. A e B clorosi fogliare. C sintomi su fiori. D sintomi riguardo il portamento della pianta [da Randall et al., 2009].

Bibliografia

Altre fonti

Crediti immagini

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