Allergie e Prevenzione

Con il termine allergia, possiamo indicare non solo un’esacerbata reattività dell’organismo verso particolari sostanze dette allergeni, ma anche altre manifestazioni dovute alla sua ipersensibilità verso uno stimolo di varia natura. Tale stimolo può essere fisico, chimico e nervoso, dove l’assenza di una reazione anticorpale permette l’intervento di particolari sostanze chimiche in funzione di mediatori.

Cosa sono le allergie?

Le allergie e gli altri disturbi da ipersensibilità sono reazioni immunitarie verso antigeni estranei che possono essere inappropriate o esagerate. Esistono varie forme di allergia; possiamo ad esempio essere allergici a sostanze presenti in determinati alimenti oppure nell’aria. Sappiamo che sono molto fastidiose, colpiscono circa una persona su quattro. Mentre una parte di queste sono lievi e possono essere tenute sotto controllo, altre possono essere molto pericolose e portare a gravi conseguenze; un esempio tra tutti è lo shock anafilattico che richiede un intervento medico. Parleremo successivamente di quest’ultima reazione e di come e in quale circostanza avvenga all’interno del nostro organismo.

Il nostro sistema immunitario

Esistono cinque tipi di Immunoglobuline tutte dotate di una struttura molecolare a “Y” che è fondamentale per il riconoscimento dell’organismo estraneo. Questi cinque isotipi sono le IgG, IgM, IgE, IgA e le IgD, ciascuno di essi ha una funzione immunitaria specifica e differente dall’altra. Per quanto riguarda la risposta allergica, si attivano le Immunoglobuline E (IgE). Le IgE sono anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario e si attivano in risposta ad uno stimolo percepito dal nostro organismo come una minaccia. Nei soggetti con allergia l’organismo reagisce alle sostanze presenti nell’ambiente, chiamate allergeni, a volte anche in modo esagerato. Queste vengono erroneamente percepite come una minaccia e a seconda dell’individuo possono o no causare una reazione allergica.

Immunoglobuline
Figura 1- Immunoglobuline

Allergeni presenti nell’ambiente

Nell’ambiente sono presenti innumerevoli micro-molecole come pollini o acari della polvere che vengono continuamente inalate e possono portare a una maggiore manifestazione allergica in determinati periodi dell’anno. Prendiamo ad esempio le allergie date dai pollini: queste derivano dalla loro inalazione e vengono prodotte da determinati tipi di piante in fioritura che possono portare al soggetto allergico in questione problemi respiratori o cutanei (orticaria). Ed è proprio quando vengono inalate queste micro-molecole polliniche che il nostro sistema immunitario inizia la produzione delle IgE, dando quindi il via a uno stato infiammatorio a livello delle vie respiratorie e della cute se l’esposizione a questi allergeni dovesse perdurare.

Quindi una volta inalato l’allergene cosa succede? Vengono prodotte le IgE che permettono, tramite alcune reazioni intermedie, il rilascio di Istamina e Bradichinina che agiscono come vasodilatatori e portano quindi a uno stato infiammatorio. Queste allergie date da pollini colpiscono maggiormente in determinati periodi dell’anno, in particolare in primavera in cui la concentrazione aerea dei pollini è più alta. Alcune di queste piante sono ad esempio: la parietaria, le betulle, il cipresso, le graminacee e l’olivo.

I vari sintomi possono essere:

  • Rinite allergica, cioè infiammazioni nasali, quindi produzione di muco con starnuti continui e congestione nasale;
  • Orticaria;
  • Tosse;
  • Asma;
  • Dermatite;
  • Mal di testa;
  • Spossatezza;
  • Prurito e gonfiore con successiva lacrimazione degli occhi, che può portare a congiuntivite allergica.

Come combattere questi tipi di allergie?

Per contrastare o combattere l’insorgenza di tali sintomi, oltre a richiedere un consulto medico, esistono svariati “antistaminici naturali”. Questi permettono di alleviare e in alcuni casi prevenire la comparsa di tali sintomi.

Alcuni di questi sono:

  • La VITAMINA C, che placa il rilascio di istamina una volta che entra in contatto con gli allergeni. È molto importante per chi soffre di vasodilatazione poiché rinforza il sistema immunitario e migliora il microcircolo.
  • I PROBIOTICI, di cui alcuni ceppi sono in grado di ridurre i sintomi della rinite e di infiammazione nasale in caso di allergia ai pollini.
  • La CAMOMILLA, che viene utilizzata soprattutto preparando impacchi in caso di occhi infiammati o arrossati bagnando dei dischetti di cotone e riponendoli sulle palpebre.
  • Gli OMEGA 3, che fortificano il sistema immunitario e aiutano contro l’insorgenza di allergie alimentari. Per di più agiscono anche nelle fasi iniziali delle allergie poiché vanno a riequilibrare il funzionamento dei Linfociti T e B, fondamentali nello sviluppo delle reazioni allergiche.
  • Il RIBES NERO, appartenente alla famiglia delle Grossulariaceae. È considerato il migliore degli antistaminici naturali perché esercita una reazione antinfiammatoria capace di modulare la risposta del sistema immunitario. Di solito si consiglia l’assunzione nel periodo antecedente alla comparsa delle varie allergie (circa 2/3 mesi prima), così da farsi trovare pronti.
Figura 2: Antistaminici naturali

Le allergie e le intolleranze alimentari

Al giorno d’oggi, rispetto al passato, siamo molto più attenti su determinati tipi di alimenti che possono recare una reazione allergica, in primo luogo perché gli studi sul tema hanno fatto passi da gigante e anche perché l’informazione riguardo questo tipo di allergia è aumentata a dismisura. Non tutti però sanno che c’è una differenza tra allergia e intolleranza alimentare. L’allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario nei confronti di un alimento o di un componente di quest’ultimo, che può portare a sintomi che si manifestano in breve tempo dall’ingestione. Tra i più comuni troviamo: arachidi, uova, frutta secca, latte e crostacei, anche se qualsiasi tipo di alimento può causare allergia alimentare.

L’intolleranza alimentare invece è la difficoltà dell’organismo a metabolizzare o digerire un determinato alimento o un suo derivato. Al contrario dell’allergia, i sintomi non sono sempre immediati, infatti possono comparire anche a distanza di tempo dall’ingestione dell’alimento. Le cause maggiori di un’intolleranza alimentare sono il lattosio e il glutine. Questa non è collegata al sistema immunitario, difatti chi è intollerante può ingerire piccole quantità di quell’alimento avendo sintomi lievi o in alcuni casi non avendoli affatto. Naturalmente chi è affetto da allergie o intolleranze alimentari dovrebbe immediatamente consultarsi con un esperto per una diagnosi dettagliata.

COSA SUCCEDE SE SI INGERISCONO CIBI A CUI SIAMO ALLERGICI?

Possono presentarsi sintomi preliminari di lieve entità ma fastidiosi come ad esempio: prurito in bocca, gola e orecchie, orticaria e gonfiore del viso che può colpire lingua, palato, contorno occhi e labbra. Oppure possono presentarsi sintomi decisamente più gravi causati da un errore del sistema immunitario, quest’ultimo scambia proteine presenti nel cibo come minaccia alla salute e reagisce immediatamente rilasciando diverse sostanze che possono causare: difficoltà respiratorie, vertigini, sensazione di svenimento oppure possono portare allo shock anafilattico o anafilassi. Durante lo shock anafilattico l’organo più colpito è sicuramente la pelle per circa l’80%.

Oltretutto, come abbiamo precedentemente detto, possono avvenire crisi respiratorie con aumento della frequenza cardiaca e l’abbassamento della pressione sanguigna. Per evitare l’anafilassi naturalmente si devono evitare tutti quei cibi a cui il soggetto è allergico. Al fine di attenuare la reazione allergica lieve si possono utilizzare gli antistaminici, però inefficaci quando si presenta lo shock anafilattico. Per l’anafilassi la somministrazione intramuscolare di adrenalina è il trattamento immediato da compiere.

Con la dieta si può ridurre l’istamina

Per ridurre l’insorgenza di reazioni allergiche si possono evitare dei cibi ricchi di istamina come i pomodori, i formaggi, cibi fermentati, lievito, birra e vino. Mentre si può prediligere l’assunzione di cibi chiamati istamino-liberatori che favoriscono il rilascio di istamina come cioccolato, banane, pesce, latte, papaya, frutti di mare, fragole e uova, (naturalmente se non si è allergici ad uno di questi alimenti).

Figura 3: Cibi Istamino-liberatori #cibisani

Conclusioni

Possiamo dire che per i soggetti sensibili ai periodi allergici valga il detto: “prevenire è meglio che curare”. Quindi, che sia un’allergia data da pollini o legata all’alimentazione, bisogna avere una dieta che ci permetta di alleviarne gli episodi, prendendo in considerazione l’uso preventivo di alimenti che fungono da antistaminici naturali e cibi istamino-liberatori. La natura in fondo, ci dona direttamente tutto ciò che ci può aiutare; spetta solo a noi farne tesoro e sfruttarne al meglio tutti i benefici. Come disse Ippocrate: “Lascia che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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