Gestire il morbillo in estate: sintomi, rischi e cosa fare

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By Nazzareno Silvestri

Gestire il morbillo in estate: Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa, causata da un virus della famiglia dei Paramyxovirus. Anche se molti la considerano una malattia dell’infanzia, può colpire persone di ogni età, specialmente chi non è vaccinato o ha un sistema immunitario debole. Durante i mesi estivi, il morbillo può sembrare meno comune, ma il rischio di contagio resta alto, soprattutto in ambienti affollati come campi estivi, viaggi, asili, aeroporti e luoghi turistici. Sapere come riconoscerlo e gestirlo correttamente, anche d’estate, è fondamentale per prevenire complicanze e contenere la diffusione del virus.

Cos’è il morbillo e come si trasmette

Il morbillo si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva (droplet) emesse con tosse, starnuti o anche solo parlando. È uno dei virus più contagiosi al mondo: si stima che il 90% delle persone non immunizzate che entrano in contatto con un malato si infettino.

Periodo di incubazione

  • Dai 7 ai 14 giorni dall’esposizione
  • La persona è contagiosa da 4 giorni prima fino a 4 giorni dopo la comparsa dell’esantema

Sintomi del morbillo

I sintomi si sviluppano gradualmente, con un esordio simile a un’influenza:

  1. Febbre alta (fino a 40°C)
  2. Congiuntivite e occhi arrossati
  3. Raffreddore e tosse secca
  4. Macchie di Koplik: piccoli puntini biancastri all’interno della bocca
  5. Eruzione cutanea: inizia dietro le orecchie e si diffonde su viso, tronco, arti

Nei bambini, il morbillo può essere più aggressivo se non vaccinati o debilitati.

Complicanze possibili

Il morbillo non è una malattia banale. Può causare:

  • Otite media (20% dei casi)
  • Polmonite (5-10%)
  • Diarrea
  • Encefalite (1 caso su 1.000)
  • Decesso (soprattutto nei paesi in via di sviluppo o nei soggetti fragili)

Gestire il morbillo in estate: consigli pratici

1. Isolamento e riposo

  • Il malato va isolato per evitare il contagio, soprattutto dai neonati o soggetti non vaccinati
  • Resta a casa almeno fino a 4 giorni dopo la scomparsa dell’esantema
  • Evita luoghi affollati e climatizzati come centri commerciali o mezzi pubblici

2. Idratazione e nutrizione

Il caldo estivo può peggiorare la disidratazione, già favorita dalla febbre.

  • Offri acqua, brodi leggeri, succhi diluiti
  • Prediligi cibi facili da digerire (riso, verdure cotte, frutta fresca)
  • Evita alimenti zuccherati o pesanti

3. Cura dei sintomi

Non esiste una cura specifica per il morbillo, ma è possibile alleviare i sintomi:

  • Paracetamolo o ibuprofene per febbre e malessere (mai aspirina nei bambini)
  • Umidificatori o lavaggi nasali per alleviare raffreddore e tosse
  • Occhiali da sole e luce soffusa per la congiuntivite

4. Attenzione al caldo

Durante l’estate, il morbillo può aumentare lo stress termico. Per proteggere chi è malato:

  • Mantieni l’ambiente fresco, ben ventilato, ma evita l’aria condizionata diretta
  • Fai docce tiepide per abbassare la febbre
  • Vesti il bambino con abiti leggeri e traspiranti

Prevenzione: la vaccinazione

Il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) è l’unica forma efficace di prevenzione.

  • Si somministra in 2 dosi: la prima intorno ai 13-15 mesi, la seconda tra i 5 e i 6 anni
  • Ha un’efficacia superiore al 95% dopo la seconda dose

Chi dovrebbe vaccinarsi (se non già coperto)?

  • Adolescenti o adulti mai vaccinati
  • Operatori sanitari
  • Viaggiatori internazionali
  • Donne in età fertile (prima della gravidanza)

Quando rivolgersi al medico

Contatta il pediatra o il medico di base se:

  • Il malato presenta febbre alta persistente
  • Compare tosse intensa con difficoltà respiratorie
  • Non beve o mangia per ore
  • Ha convulsioni febbrili
  • Compaiono segni neurologici (sonnolenza, disorientamento)

Conclusione

Il morbillo in estate può essere difficile da gestire a causa delle alte temperature, della presenza di eventi sociali e viaggi, ma con una buona organizzazione è possibile limitare i disagi e il contagio. Il rispetto delle norme di isolamento, l’idratazione costante e la gestione attenta dei sintomi sono essenziali. La vaccinazione resta la principale arma di prevenzione, sia per i bambini che per gli adulti non immunizzati.

Fonti

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