La demenza può essere ereditaria? La demenza è un insieme di sintomi causati da danni progressivi al cervello, che colpiscono memoria, pensiero, linguaggio e comportamento. Le forme più comuni sono:
- Alzheimer
- Demenza vascolare
- Demenza a corpi di Lewy
- Demenza frontotemporale
Molte persone si chiedono: “Se un mio genitore ha la demenza, rischio di averla anch’io?” La risposta non è semplice: la genetica può influenzare il rischio, ma non è l’unico fattore determinante.

Demenza ed ereditarietà: cosa dice la scienza
1. Demenza di tipo sporadico (più comune)
La maggior parte dei casi (oltre il 95%) è sporadica, cioè si sviluppa in modo casuale, senza una mutazione genetica ereditaria precisa.
In questi casi, i geni possono aumentare il rischio, ma non determinano con certezza lo sviluppo della malattia.
2. Demenza familiare (forma ereditaria rara)
Una piccola percentuale (meno del 5%) è ereditaria in modo diretto: si tratta di forme familiari precoci, che si manifestano prima dei 60 anni, causate da mutazioni specifiche nei geni.
I principali geni coinvolti sono:
- APP (proteina precursore dell’amiloide)
- PSEN1 e PSEN2 (preseniline 1 e 2)
Se uno di questi geni è mutato, il rischio di sviluppare la malattia è molto alto, spesso vicino al 100%.
Il caso dell’Alzheimer: il ruolo del gene APOE
Anche nella forma sporadica dell’Alzheimer, la genetica conta. Il gene più studiato è:
- APOE (Apolipoproteina E): ha 3 varianti (ε2, ε3, ε4)
Chi eredita una o due copie del gene APOE ε4 ha:
- Un rischio fino a 3-12 volte maggiore di sviluppare Alzheimer
- Un possibile esordio più precoce
Avere APOE ε4 non significa che si svilupperà la malattia, ma che il rischio è maggiore rispetto a chi non lo ha.
Come sapere se si è a rischio genetico
Il test genetico per l’APOE o per le mutazioni rare non è raccomandato come screening di routine, se non in contesti specifici:
- Storia familiare forte e precoce
- Studio clinico o ricerca
- Consulenza genetica specializzata
Fattori non genetici che contano di più
Anche se c’è una predisposizione familiare, lo stile di vita gioca un ruolo determinante:
- Alimentazione equilibrata (es. dieta mediterranea)
- Attività fisica regolare
- Controllo della pressione e del colesterolo
- Stimolazione cognitiva (lettura, giochi mentali, attività sociali)
- Gestione dello stress, del sonno e del diabete
Secondo l’OMS, fino al 40% dei casi di demenza potrebbe essere prevenuto o ritardato grazie a scelte di vita sane.
Conclusione
La demenza può essere ereditaria, ma solo in una piccola parte dei casi è causata da mutazioni genetiche dirette. Nella maggior parte delle situazioni, i geni influenzano il rischio, ma non lo determinano con certezza. Anche in presenza di familiarità, è possibile ridurre drasticamente il rischio con uno stile di vita sano, mantenendo il cervello attivo e protetto nel tempo.
Fonti
- https://www.alz.org/alzheimers-dementia/what-is-dementia/types-of-dementia
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7190345/
- https://www.nhs.uk/conditions/dementia/causes/
- https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neurologia/alzheimer-ereditarieta-e-familiarita
- https://www.who.int/publications/i/item/9789241514217