Credenze popolari: le strane pratiche che ancora resistono

La scienza contro le credenze popolari: quali sono le più diffuse?

Le credenze popolari hanno sempre fatto parte della cultura e delle tradizioni di molti popoli nel mondo. Queste credenze sono spesso basate su pratiche e racconti che non hanno alcuna base scientifica, ma sono invece il frutto di un’interpretazione popolare della realtà. Anche in Italia, ci sono molte credenze popolari che circolano da secoli e che, ancora oggi, vengono perpetuate.

Credenze popolari
Figura 1 – Miti e credenze nella storia: cosa dice la scienza?

Una delle più diffuse credenze popolari riguarda la guarigione dell’orzaiolo

Una delle credenze popolari più diffuse riguarda la guarigione dell’orzaiolo. L’orzaiolo è un’infiammazione delle ghiandole sebacee del bordo palpebrale, che può causare dolore, rossore e gonfiore. Secondo la credenza popolare, guardare per alcuni secondi l’olio d’oliva dentro una bottiglia sarebbe un rimedio infallibile per curare l’orzaiolo.

In realtà, non esiste alcuna base scientifica per questa credenza popolare. L’origine di questo rimedio della nonna sarebbe da ricercare nelle proprietà antiinfiammatorie dell’olio e di un suo composto, l’oleocantale. Tuttavia, la semplice azione di guardare dentro una bottiglia di olio non ha alcun effetto terapeutico sulla guarigione dell’orzaiolo.

Infatti, l’orzaiolo, salvo rarissime occasioni, guarisce spontaneamente senza bisogno di alcuna cura. In alcuni casi, può essere utile l’applicazione di impacchi caldi per alleviare il dolore e la sensazione di fastidio. Se il sintomo persiste o peggiora, è necessario consultare un medico per una diagnosi e una cura adeguata.

Bottiglia di acqua contro… la pipi

Le bottiglie d’acqua anti-pipi sono spesso utilizzate in alcune città per evitare che gatti e cani urinino nei pressi delle porte. Si pensa che gli animali siano spaventati dall’acqua o dal proprio riflesso nella bottiglia. Tuttavia, non c’è alcuna prova scientifica che supporti questa credenza popolare. In realtà, un’interpretazione più plausibile potrebbe essere quella di invitare i padroni a sciacquare i bisogni dei propri amici a quattro zampe.

Carri funebri e sfortuna

Allo stesso modo, molte credenze popolari antiche continuano a influenzare la nostra vita quotidiana. Ad esempio, la credenza che i carri funebri portino sfortuna ha radici nel Medioevo, quando la peste imperversava in Europa. In quel periodo, vedere un carro funebre girare per il proprio quartiere significava che un vicino era morto e questo causava uno scompiglio interiore nella gente e la possibilità di morire di lì a poco. Da qui nacque la credenza che i carri funebri portassero sfortuna e il gesto scaramantico delle corna.

Spinaci e ferro

Il ferro è un nutriente essenziale per l’organismo umano, ma gli spinaci, sebbene conosciuti per la loro elevata quantità di ferro, non sono il miglior alimento per assumerlo. Contrariamente a ciò che ci hanno insegnato i cartoni animati, il ferro contenuto negli spinaci non è biodisponibile per l’assorbimento umano, poiché è bloccato da altre sostanze presenti nella verdura. Inoltre, alcune di queste sostanze formano composti di coordinazione che rendono il ferro ancora meno disponibile per l’organismo. Pertanto, se siete alla ricerca di alimenti ricchi di ferro, meglio puntare su alimenti come lenticchie, fagioli e ceci.

Donne e ciclo mestruale: alla larga dalla cucina

La tradizione popolare vuole che durante il ciclo mestruale le donne non si avvicinino alla cucina perché potrebbero causare disastri in cucina. Questa credenza è stata tramandata di generazione in generazione, ma non ha alcuna base scientifica. Non ci sono prove che dimostrino che gli sbalzi ormonali tipici del ciclo mestruale possano influire sulla riuscita delle preparazioni culinarie. Inoltre, i prodotti da forno che richiedono lievitazione, come il pane e le torte, non sono sensibili al tocco di una donna con le mestruazioni. Il mito è legato al tabù del ciclo mestruale che nei secoli ha additato le donne come impure e inadatte alla vita sociale, ma non ha alcuna fondamenta scientifica.

La non scientificità delle credenze popolari

Ci sono anche tradizioni apparentemente senza senso come la regola dei 5 secondi del cibo caduto a terra o come quella della signora che tagliava le estremità del cotechino prima di bollirlo. Dopo aver chiesto spiegazioni a madre, nonna e bisnonna, la verità era che la bisnonna non aveva una pentola abbastanza grande per cucinare il cotechino e aveva risolto il problema tagliando le estremità del cotechino. In conclusione, molte credenze popolari e tradizioni che ci circondano sono solo abitudini senza alcuna logica scientifica. È importante rimanere critici e curiosi, chiedendoci il perché di queste credenze e cercando di capire se sono fondate o meno.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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