Nuovi obblighi sulle mascherine dal 1° maggio
Il Ministro della Salute ha emesso un’ordinanza valida dal 1° maggio al dicembre 2023 che stabilisce le regole per l’utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie. L’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie è esteso a lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie che ospitano pazienti fragili, anziani, immunodepressi e ad alta intensità di cura, identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture stesse. L’obbligo si estende anche alle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, le strutture residenziali di cui all’art. 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017.
Le direzioni Sanitarie decidono sull’obbligo delle mascherine dal primo maggio
Nelle sale di attesa e nei reparti delle strutture sanitarie diversi da quelli sopra elencati, la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori resta alla discrezione delle Direzioni Sanitarie. Questi enti possono disporne l’uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria. L’ordinanza precisa che non sono previste analoghe misure per quanto riguarda i connettivi e gli spazi ospedalieri, comunque siti al di fuori dei reparti di degenza.
La decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta negli ambulatori medici. Inoltre, la decisione sull’esecuzione di tampone diagnostico per infezione da SARS-CoV-2 per l’accesso ai Pronto soccorso è rimessa alla discrezione delle Direzioni Sanitarie e delle Autorità Regionali.
L’ordinanza
L’ordinanza evidenzia che non sussiste l’obbligo a livello normativo dal 31 ottobre 2022 per quanto riguarda l’art. 2-bis “Misure concernenti gli accessi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie” del D.L. 22/04/2021, n. 52, come modificato dall’articolo 4, comma 1 lett. b) del D.L. 23/07/2021, n. 105, che è stato abrogato dall’art. 7-ter, comma 2, D.L. 31 ottobre 2022, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla L. 30 dicembre 2022, n. 199.
Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie i bambini di età inferiore ai sei anni. Ma anche le le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo. I responsabili delle strutture sopra citate sono tenuti a verificare il rispetto delle disposizioni.
L’ordinanza produce effetti dal 1° maggio 2023 al 31 dicembre 2023 e si applica anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Conclusione
In sintesi, l’ordinanza del Ministro della Salute stabilisce le regole per l’utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie, estendendo l’obbligo di indossarle a lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie che ospitano pazienti fragili, anziani, immunodepressi e ad alta intensità di cura, identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture stesse, nonché alle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali.
La decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie resta alla discrezione delle Direzioni Sanitarie nei reparti delle strutture sanitarie diversi da quelli sopra elencati e nelle sale di attesa, mentre resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta negli ambulatori medici. L’ordinanza non prevede l’obbligo di esecuzione del tampone diagnostico per infezione da SARS-CoV-2 per l’accesso ai Pronto soccorso e individua le categorie di persone esentate dall’obbligo di indossare la mascherina.
I responsabili delle strutture sono tenuti a verificare il rispetto delle disposizioni. L’ordinanza è in vigore dal 1° maggio al dicembre 2023 e si applica anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.
