Obbligo delle mascherine fino al 31 dicembre 2023
L’ordinanza emessa dal Ministero della Salute il 28 aprile 2023 riguardante l’obbligo di utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie rappresenta un’importante misura di prevenzione finalizzata a limitare la diffusione di malattie infettive all’interno degli ospedali e delle strutture socio-sanitarie. L’obbligo di indossare la mascherina è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative e le strutture residenziali per anziani. L’obbligo si applica soprattutto nei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, in particolare se ad alta intensità di cura.
Tuttavia, l’ordinanza lascia alle Direzioni Sanitarie la discrezione di decidere sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie in altri reparti ospedalieri e nelle sale d’attesa. In questi casi, l’uso della mascherina può essere disposto anche per coloro che presentano sintomi respiratori. Questo significa che l’uso della mascherina potrebbe essere richiesto anche in reparti dove i pazienti sono meno vulnerabili, ma dove è comunque possibile che ci siano persone che presentano sintomi di infezioni respiratorie.
Obbligo delle mascherine fino al 31 dicembre: cosa dice l’ordinanza e cosa dobbiamo sapere
In base all’ordinanza, la direzione della Asst Spedali Civili di Brescia ha disposto l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 per tutti i dipendenti a contatto con pazienti. Questa misura è stata adottata per garantire la massima protezione possibile per i pazienti e il personale medico e sanitario, considerando la gravità delle conseguenze che una possibile infezione potrebbe avere in un ambiente così delicato come quello ospedaliero.
Inoltre, la direzione ha esteso l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 anche ai pazienti e ai visitatori in determinati reparti dell’azienda, tra cui il Pronto Soccorso, l’Oncologia, l’Ematologia, i Centri Trapianto, il Midollo Osseo, il Centro Trapianto Rene, la Dialisi, l’Oncoematologia Pediatrica, le Terapie intensive, i Reparti di malattie infettive, le Terapie Subintensive (Stroke Unit, Unità Coronarica, Medicina D’urgenza, Medicina 2), la Neurologia 2, la Pneumologia, la Cardio Chirurgia, la Chirurgia Toracica, la Geriatria, i Subacuti, le Riabilitazioni, il Servizio Psichiatrico Di Diagnosi e Cura (SPDC), gli ambulatori, le Macroattività Ambulatoriali ad alta complessità assistenziale (MAC), il Day Hospital e il Day Surgery dei reparti indicati, le aree Covid ovunque siano situate e le Strutture Residenziali Territoriali (RSD) di nostra gestione, Comunità Psichiatriche.
L’utilizzo raccomandato
In altre aree dell’ospedale dove non è stato stabilito l’obbligo di utilizzo della mascherina FFP2, si raccomanda l’uso di questo tipo di mascherina per i pazienti e i visitatori in presenza di persone con sintomatologia respiratoria e/o pazienti fragili e/o anziani. In questo modo, si cerca di garantire la massima protezione possibile per le persone più vulnerabili e di limitare la diffusione di eventuali infezioni all’interno delle strutture sanitarie.
L’obiettivo è la salute dei pazienti fragili e del personale sanitario
L’obiettivo dell’ordinanza è quello di proteggere la salute dei pazienti, del personale e dei visitatori delle strutture sanitarie, che rappresentano un ambiente a rischio per la diffusione di malattie infettive. L’uso della mascherina rappresenta una misura fondamentale per prevenire la diffusione di eventuali infezioni, soprattutto in un momento storico in cui il rischio di pandemie e di epidemie è particolarmente alto. La Asst Spedali Civili di Brescia ha quindi deciso di adottare misure ancora più restrittive rispetto all’ordinanza, al fine di garantire la massima sicurezza possibile per i pazienti e il personale medico e sanitario. La raccomandazione di utilizzare la mascherina FFP2 in presenza di sintomi respiratori o di pazienti fragili o anziani rappresenta una misura di prevenzione aggiuntiva, che cerca di limitare il rischio di infezione anche in quei reparti dove l’uso della mascherina non è obbligatorio.
Conclusione
In conclusione, l’ordinanza emessa dal Ministero della Salute rappresenta un importante strumento di prevenzione per limitare la diffusione di malattie infettive all’interno delle strutture sanitarie. La Asst Spedali Civili di Brescia ha deciso di adottare misure ancora più restrittive per garantire la massima sicurezza possibile per i pazienti e il personale medico e sanitario. L’uso della mascherina rappresenta una misura di prevenzione fondamentale che, insieme ad altre misure di igiene e di distanziamento sociale, può contribuire a proteggere la salute delle persone all’interno delle strutture sanitarie.
L’obbligo ai medici di lavorare per il pubblico, che li paga, non lo mettono?
Altrimenti vadano a lavorare nel privato, così nel pubblico importiamo dall’estero qualche medico, magari ben più capace dei nostri, che sarebbe ben lieto di lavorare con gli stipendi che diamo attualmente a questa categoria di ormai inutili loffari.
Le mascherine sono una cazzata madornale. Il marcio non viene dalle bocche delle persone, ma dalle dirigenze incapaci è ladre.
Concordo. Una farsa infinita.
Vi hanno e vi stanno ammazzando con il vaccino e vi preoccupate delle mascherine…ridicoli
Le mascherine non servono a niente ancora con questa farsa?! Ma vergognatevi!!! Così si peggiora solo la salute soprattutto ora che arriva l’estate,ma tanto siete tutti quadri vaccinati non posso pretendere che capiate
Di sicuro fanno male a chi le indossa, soprattutto se per molte ore.
Siamo l unico stato che ha ancora questa menata,bisognerebbe finalmente disubbidire e dire basta. Ma anche la Meloni che si è presa un personaggio del entourage di Speranza
Pensate seriamente, di sanificare come si deve sale operatorie, dove ogni giorno i pazienti, prendono infezioni con conseguenze serie, ambulatori, bagni, e quant’altro…… Troppa superficialità…. E qui mi fermo!!!!!