L’encefalite da zecche nel Regno Unito: cosa sappiamo finora

Il primo caso di encefalite da zecche nel Regno Unito: tutte le informazioni

Il primo caso di encefalite da zecche accertato sul suolo nazionale è stato annunciato dall’agenzia per la sicurezza della salute pubblica nel Regno Unito (UK Health Security Agency – UKHSA) nel 2022, nella grande contea dello Yorkshire, sita nel nord dell’Inghilterra. Sebbene siano stati segnalati solo tre casi probabili di questa malattia nel Regno Unito, l’UKHSA ha affermato che le condizioni per identificarla erano presenti da tempo.

Encefalite da zecche nel Regno Unito

L’encefalite da zecca, conosciuta anche come meningoencefalite da zecca o TBE (dall’inglese Tick Borne Encephalitis) e col nome di meningoencefalite primaverile-estiva, è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale, causata da un virus a RNA appartenente al genere Flavivirus. La malattia può svilupparsi a seguito del morso di una zecca infettata dal patogeno, ma anche dopo aver bevuto latte non pastorizzato. Le zecche del genere Ixodes, in particolare le specie Ixodes ricinus e Ixodes persulcatus, operano sia come vettori che come serbatoi della malattia. Tuttavia, anche le specie del genere Dermacentor ed Haemaphysalis possono trasmettere l’infezione virale. Il virus responsabile può essere trasmesso a diversi animali domestici e selvatici, come capre, pecore, roditori e caprioli, che fungono da serbatoi in grado di infettare nuove zecche e propagare il patogeno.

Alcune specie di Ixodes, l'agente eziologico dell'encefalite da zecche nel Regno Unito
Figura 1 – Alcune specie di Ixodes, l’agente eziologico dell’encefalite da zecche

I casi in Italia

In Italia, i primi casi di meningoencefalite da zecche furono diagnosticati in provincia di Belluno (Veneto) nel 1994. In circa cinque anni, sul territorio locale, sono stati identificati 35 casi, come specificato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La malattia è comunemente presente in alcune aree di Cina, Giappone e Russia, ma sono stati segnalati focolai significativi anche in diversi Paesi dell’Europa centro-orientale e settentrionale, fra essi Germania, Slovenia, Austria, Estonia e altri.

La sintomatologia

La maggior parte delle volte, il morso delle zecche infette dal virus responsabile determina un’infezione asintomatica o con sintomi lievi. Nel caso in cui si manifestino i sintomi, il periodo di incubazione spazia dai 3 giorni a circa 1 mese. I sintomi comuni includono febbre alta, mal di gola, forte mal di testa, spossatezza, mialgia (dolori muscolari) e dolori articolari. In genere, scompaiono in una manciata di giorni senza conseguenze. Nel 10-20% dei pazienti sintomatici, tuttavia, il virus riesce a diffondersi nelle meningi e/o nel cervello, dando appunto vita all’encefalite/meningoencefalite da zecche. Tra le conseguenze figurano febbre, convulsioni, difficoltà a parlare, paralisi, disturbi gastrointestinali (nausea e vomito), confusione, fotofobia e altro ancora.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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