I 10 comandamenti dell’HPV: impariamo a conoscere questo virus…

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By Francesco Centorrino

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Quello dell’HPV è uno degli argomenti più discussi negli ultimi 8 anni poiché è uno dei pochi virus in cui è stata dimostrata l’associazione con la neoplasia della cervice uterina. Sono stati scoperti oltre 220 sottotipi di HPV con differenti caratteristiche di adattabilità e oncogenicità che vengono classificati filogeneticamente in mucosali (si pensi a quei genotipi che causano condilomi) e cutanei (quelli che portano le verruche). Ma quali sono le informazioni più importanti da tenere a mente quando si parla di HPV? Scopriamole insieme…

Immagine al microscopio elettronico dell’HPV

1) Sebbene l’infezione da HPV colpisca l’80% delle donne sessualmente attive, nella maggior parte delle donne con età inferiore ai 35 anni l’infezione è transiente, vale a dire che il virus viene eliminato spontaneamente.

2) Nel 20% delle donne infette da HPV l’infezione può diventare persistente e può portare alla formazione di lesioni pre-cancerose (definite a basso grado di displasia) fino a lesioni più gravi che evolvono in cancro della cervice. Non tutti sanno, però, che il sistema immunitario spesso interviene favorevolmente consentendo una spontanea regressione della lesione displastica e portando alla guarigione.

3) I genotipi ad alto rischio (definiti così perché associabili al cancro) sono denominati 16, 18, 31, 33, 34, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 66, 68, 70 e presentano diverse distribuzioni geografiche. In linea di massima, i genotipi 16/18/31 sono associati al 70-80% dei casi di neoplasia della cervice uterina.

4) La presenza di HPV ad alto rischio è una condizione indispensabile ma non sufficiente per lo sviluppo del carcinoma: intervengono, infatti, molti altri fattori come il numero di parti, il fumo di sigaretta, fattori genetici, uso di contraccettivi orale e co-infezioni con altri virus.

5) E’ da sfatare l’idea che l’infezione da HPV si trasmetta solo per via sessuale (sebbene sia la via prevalente); nel 10% dei casi, infatti, l’infezione ha origine da oggetti contaminati di uso comune (si pensi agli asciugamani).

6) Esiste il vaccino costituito da HPV 16,18, 6 e 11 (protegge sia dal cancro che dai condilomi genitali) che viene somministrato in tre iniezioni intramuscolo ed è approvato per le donne nella fascia di età 9-26 anni.

7) L’HPV colpisce anche gli uomini; nell’uomo, infatti, i ceppi di HPV oncogeni possono causare tumori alla mucosa anorettale, al glande e alla cavità della bocca (“orofaringe”).

8) Poiché il virus è molto diffuso nella popolazione, buon senso e auto-protezione vorrebbero che uomini e donne utilizzassero regolarmente il profilattico per non rischiare infezioni da HPV (oltre che da altre 30 infezioni diverse sessualmente trasmesse).

9) L’infezione da HPV nell’uomo è stata associata ad una minore motilità degli spermatozoi e, quindi, a problemi legati alla fertilità.

10) Esiste un tecnica molecolare (NASBA PCR) che consente il monitoraggio delle donne infette da genotipo ad alto rischio e che può, per molte di esse, evitare la conizzazione del collo dell’utero qualora la lesione displastica si trasformi in carcinoma.

 

Fabrizio Visino

Fonte: Principi di Virologia Medica-Antonelli

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