L’aumento preoccupante dei casi di scarlattina e streptococco: cosa sappiamo della scarlattina in aumento?
Il Ministero della Salute ha recentemente segnalato un aumento dei casi di scarlattina in Italia, soprattutto tra i bambini e i ragazzi di età inferiore ai 15 anni. Questo fenomeno non è isolato soltanto nel nostro Paese. Si è verificato anche in diverse nazioni europee, come Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito. In questi paesi si è registrato un aumento di casi di malattia invasiva da streptococco di gruppo A (iGAS) e, in alcuni casi, anche di scarlattina nel corso del 2022.
Secondo il Ministero della Salute, l’infezione da streptococco di gruppo A può causare forme lievi di malattia, come tonsillite, faringite e scarlattina. Questo tipo di batterio è considerato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare, ma può colpire anche i più piccoli. In rari casi, i batteri GAS possono causare un’infezione grave nota come malattia invasiva da GAS (iGAS), soprattutto nei bambini che sono stati colpiti da precedenti infezioni virali, come la varicella o l’influenza.
Infezioni da streptococco e scarlattina in aumento: esperti spiegano cosa sta succedendo
Tuttavia, il rischio di infezioni invasive per la popolazione generale è attualmente considerato basso. Infatti i casi segnalati non sono causati da un nuovo ceppo e la malattia è facilmente curabile con antibiotici. Il Ministero della Salute sottolinea comunque l’importanza del riconoscimento precoce, della segnalazione e dell’inizio tempestivo del trattamento dei casi di GAS. Queste misure servono a ridurre il rischio di potenziali complicanze, come iGAS, e ridurre la trasmissione successiva.
In particolare, è importante che le infezioni correlate a GAS, come faringotonsilliti e scarlattina, siano identificate e trattate tempestivamente con antibiotici per prevenire eventuali complicanze. Il Ministero della Salute invita i genitori a rivolgersi al medico se sospettano un’infezione da streptococco. Infatti le infezioni iGAS possono presentarsi inizialmente con sintomi aspecifici, come febbre, stanchezza generale e perdita di appetito. Inoltre possono rapidamente evolversi in una forma di malattia grave, in particolare nei bambini.
La parola di Matteo Bassetti
Secondo il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (Sita), nell’ultimo anno si è registrato un aumento significativo di infezioni invasive da Streptococco betaemolitico di tipo A, noto anche come Streptococcus pyogenes. Queste infezioni possono causare amputazioni e ricoveri in terapia intensiva, e sembra che il batterio responsabile sia diventato più aggressivo negli ultimi tempi.
Secondo Bassetti, il problema principale non sono le faringiti da streptococco o la scarlattina, che sono malattie comuni soprattutto nei bambini, ma l’aumento di infezioni invasive da Streptococco A o Streptococco pyogenes negli adulti, anche giovani e sani. Questi batteri sono spesso portati in famiglia dai bambini, che li contraggono a scuola e in cui si manifestano con la classica faringite. Il rischio è che questi batteri diventino invasivi e spesso la diagnosi viene fatta tardivamente, quindi è importante sensibilizzare sulla loro pericolosità e non sottovalutarli.
Un aumento di casi
Il fenomeno sta suscitando preoccupazione anche in alcune scuole di Roma, dove si è registrato un aumento del 30% di casi di infezioni invasive da Streptococco A, con picchi del 50% in alcune settimane. I sintomi sono spesso aspecifici e possono essere confusi con quelli dell’influenza, come mal di gola, faringite e febbre.
La scarlattina
La scarlattina è una delle malattie infettive esantematiche dei bambini, causata dallo Streptococcus pyogenes. Si tratta di una malattia molto contagiosa che provoca una eruzione cutanea diffusa (esantema) e altri sintomi come mal di gola, mal di testa, malessere generale e febbre alta. La scarlattina si cura con antibiotici, ma può avere complicazioni come ascessi intorno alle tonsille, sinusite, otite o polmonite. In alcuni casi, la malattia può anche provocare complicanze post-infettive come la febbre reumatica, la glomerulonefrite e la corea di Sydenham.
Cosa fare?
Il modo più comune in cui lo Streptococcus pyogenes si diffonde è attraverso tosse e starnuti, e chi è ammalato dovrebbe rimanere isolato per evitare di contagiare gli altri. In generale, è importante prestare attenzione ai sintomi e rivolgersi al medico in caso di sospetta infezione da Streptococco A.