Nuovi fattori per prevenire l’ictus: L’ictus cerebrale è una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo. Ogni anno in Italia si registrano circa 90.000 nuovi casi, eppure oltre l’80% degli ictus è prevenibile attraverso la gestione dei fattori di rischio.
Oltre alle raccomandazioni classiche (controllo della pressione, colesterolo, fumo, alimentazione), le ricerche più recenti hanno identificato nuovi fattori di prevenzione su cui possiamo agire per ridurre il rischio di ictus in modo ancora più efficace.
Cosa si intende per ictus
L’ictus (o stroke) è un’interruzione improvvisa del flusso sanguigno al cervello, che può essere:
- Ischemico (circa l’85% dei casi): causato da un coagulo che blocca un’arteria cerebrale
- Emorragico: dovuto alla rottura di un vaso sanguigno
In entrambi i casi, ogni minuto perso danneggia milioni di neuroni, motivo per cui la prevenzione è fondamentale.
I fattori classici di rischio (da continuare a controllare)
- Ipertensione arteriosa
- Diabete
- Colesterolo alto
- Fumo
- Sedentarietà
- Obesità
- Alcol in eccesso
Ma oggi la scienza ci dice che non basta. Vediamo quindi i nuovi fattori chiave.
Nuovi fattori per prevenire l’ictus secondo la ricerca più recente
1. Salute dell’intestino e microbiota
Studi recenti hanno collegato la disbiosi intestinale (alterazione della flora batterica) a un aumento dell’infiammazione sistemica e del rischio cardiovascolare.
- Il microbiota sano produce acidi grassi a catena corta (SCFA) che proteggono i vasi sanguigni
- Una dieta ricca di fibre, fermenti e prebiotici può ridurre l’infiammazione vascolare e prevenire l’ictus
Fonte: Frontiers in Neurology, 2023
2. Qualità del sonno
La privazione di sonno o un sonno frammentato aumenta:
- La pressione arteriosa notturna
- I livelli di cortisolo (ormone dello stress)
- Il rischio di fibrillazione atriale, una causa frequente di ictus ischemico
Dormire 7–8 ore di qualità è una nuova priorità nella prevenzione cerebrale.
3. Stress cronico e salute mentale
Lo stress cronico favorisce l’infiammazione sistemica, la disfunzione endoteliale e i comportamenti a rischio (fumo, cattiva alimentazione, sedentarietà).
- Pratiche come meditazione, mindfulness, yoga e respirazione diaframmatica possono ridurre il rischio vascolare
- Anche il supporto psicologico è considerato oggi parte integrante della prevenzione stroke
4. Salute dentale e gengivale
La parodontite cronica è stata associata a un rischio aumentato di ictus:
- I batteri orali possono entrare nel flusso sanguigno e innescare processi infiammatori
- Una buona igiene orale riduce l’infiammazione sistemica
Cura dei denti = cura dei vasi sanguigni cerebrali.
5. Attività cognitiva e stimolazione mentale
La salute del cervello si mantiene attiva anche attraverso l’apprendimento e la curiosità:
- Leggere, giocare, studiare, socializzare, imparare cose nuove
- Previene il declino vascolare e cognitivo correlato all’invecchiamento
Stimolare la mente rafforza i circuiti cerebrali e la resilienza vascolare.
6. Inquinamento atmosferico
L’esposizione cronica a PM2.5 e altri inquinanti ambientali è associata a un incremento del rischio di ictus, anche nei giovani.
- L’inquinamento danneggia l’endotelio vascolare e aumenta lo stress ossidativo
- Arieggiare bene gli ambienti, usare piante depurative e limitare l’attività all’aperto nei giorni con aria pessima sono strategie utili
Altri consigli innovativi per la prevenzione dell’ictus
- Monitorare la vitamina D: bassi livelli aumentano il rischio cardiovascolare
- Assumere omega-3: da pesce azzurro o integratori su consiglio medico
- Limitare il consumo di carne rossa e processata
- Introdurre periodicamente il digiuno intermittente (sotto guida professionale): migliora i marker metabolici
Conclusione
Le nuove ricerche ci mostrano che la prevenzione dell’ictus va oltre la pressione o il colesterolo. Oggi sappiamo che l’intestino, il sonno, la salute orale, la mente e l’ambiente giocano un ruolo cruciale nella salute vascolare cerebrale.
Integrare queste scoperte nella vita quotidiana significa aggiungere qualità agli anni, proteggendo non solo il cuore, ma anche il cervello e l’autonomia futura.
Fonti
https://www.stroke.org/en/about-stroke/stroke-risk-factors
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9883563/
https://www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/STROKEAHA.122.041658