Fiumi sempre più salati

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By Elisabetta Cretella

Negli ultimi anni, l’acqua salata del mare si sta spingendo sempre più verso l’entroterra. L’innalzamento del livello del mare e la diminuzione della portata dei fiumi contribuiscono alla salinizzazione delle acque dolci. In pratica i fiumi diventano sempre più salati, così come le acque delle zone costiere di tutto il mondo.

L’intrusione salina peggiorerà sempre di più

Uno studio pubblicato su Nature Communications ha analizzato come l’intrusione salina evolverà in futuro. Infatti, considera sia la quantità di acqua dolce trasportata dai fiumi che l’innalzamento del livello del mare. Il gruppo di ricercatori dei Paese Bassi, insieme ai colleghi di Trento, ha analizzato diciotto estuari in diverse parti del mondo.

In circa il 90% delle aree analizzate, l’intrusione salina è destinata a peggiorare nel tempo con un aumento di circa il 9%. L’innalzamento del livello del mare sembra essere la causa principale. Questo fenomeno sembra avere con un impatto doppio rispetto alla diminuzione dell’acqua dolce trasportata dai fiumi.

Fiumi sempre più salati: cause e conseguenze

Gli estuari sono ambienti di vitale importanza, sia dal punto di vista ecologico che economico. Non a caso, molte grandi città sorgono proprio in queste aree.

Fiumi sempre più salati: la risalita di acqua salata è una seria minaccia. Molte città sorgono vicino a i fiumi e sfruttano la loro acqua per l'irrigazione e l'uso domestico. Tuttavia, quella salata non è adatta a questi scopi.
Figura 1 – Fiumi sempre più salati: la risalita di acqua salata è una seria minaccia. Molte città sorgono vicino a i fiumi e sfruttano la loro acqua per l’irrigazione e l’uso domestico. Tuttavia, quella salata non è adatta a questi scopi. [Fonte: Pixabay.com]

Se l’acqua salmastra del mare penetra nei fiumi più del solito, le conseguenze possono essere tutt’altro che trascurabili. L’acqua salata, infatti, non è adatta al consumo umano né all’irrigazione dei campi. La salinizzazione delle fonti di acqua dolce le renderebbe inutilizzabili, con ripercussioni dirette sulla vita delle persone e sull’agricoltura.

Questo studio offre una visione globale del fenomeno. Tuttavia, per comprendere cosa accade ad un corso d’acqua specifico non basta considerare l’innalzamento del livello del mare o le variazioni delle precipitazioni. È essenziale conoscere ed esaminare altre sue caratteristiche come la profondità e larghezza e valutare come le attività umane, l’irrigazione o l’uso industriale, influenzano il flusso d’acqua.

Anche il mare gioca un ruolo importante. Le maree, i venti locali e il grado di salinità dell’oceano in prossimità della foce possono incidere notevolmente sulla distanza a cui l’acqua salata riesce a spingersi all’interno del fiume.

Cosa è il CESM e perché è stato usato dai ricercatori

Il CESM è un modello climatico globale che simula le interazioni tra oceani, terraferma, atmosfera e ghiaccio marino e i relativi feedback. Ad esempio, valuta come il calore dell’oceano influenza i venti o come lo scioglimento dei ghiacciai contribuisce all’innalzamento del mare.

Questo modello permette di studiare fenomeni complessi come l’impatto del riscaldamento globale sul flusso dei fiumi e sull’innalzamento del livello del mare.

Il CESM applicato a fiumi e mari

Questo sofisticato modello climatico stima la quantità di acqua trasportata dai fiumi considerando la pioggia superficiale, le infiltrazioni nel terreno e lo scioglimento dei ghiacciai. Prende in esame anche l’acqua usata per irrigare i campi.

Inoltre, il CESM prevede l’innalzamento del livello del mare considerando l’espansione dovuta al riscaldamento dell’acqua degli oceani. L’acqua calda, infatti, occupa più spazio.

Anche lo scioglimento dei ghiacciai, in particolare della calotta di ghiaccio dell’Antartide e della Groenlandia, concorre all’innalzamento del livello del mare. La perdita di ghiaccio sulla terraferma può cambiare leggermente la forza di gravità e la rotazione del nostro pianeta. Di conseguenza, il livello del mare può alzarsi in modo diverso in differenti regioni.

Infine, questo modello climatico consente di analizzare come i venti e le correnti oceaniche possono causare delle variazioni locali nel livello del mare, rendendo la situazione ancora più complessa.

Fiumi sempre più salati: l’innalzamento del livello del mare è la causa principale

L’innalzamento del livello del mare, causato dal riscaldamento globale e dallo scioglimento dei ghiacciai, facilita la risalita dell’acqua salata nei fiumi. Questo fenomeno è contrastato dall’aumento della portata fluviale (come accade in alcune zone del Nord e del Sud America e dell’Africa orientale). L’acqua dolce, infatti, spinge indietro (verso il mare) l’acqua salata.

Al contrario, quando la portata del fiume diminuisce l’intrusione di sale tende ad aumentare. Di conseguenza l’acqua salata penetra più facilmente nell’entroterra. Anche l’abbassamento del terreno in alcune zone costiere (come lungo la costa est degli Stati Uniti e in Europa occidentale) aiuta l’acqua salata del mare a risalire lungo i fiumi.

Fiumi sempre più salati: tutta colpa dell'innalzamento del livello del mare.
Figura 2 – Fiumi sempre più salati: tutta colpa dell’innalzamento del livello del mare. [Fonte:Pexels.com]

Tuttavia, l’innalzamento del livello del mare sembra essere più forte rispetto ai cambiamenti nella portata dei fiumi.

Strategie di difesa per fiumi sempre più salati

l cambiamenti climatici influenzano sia la quantità di acqua dolce nei fiumi che l’innalzamento del livello del mare. Queste variazioni avranno un effetto diretto su quanto lontano potrà spingersi l’acqua salata del mare all’interno dei fiumi. Di conseguenza potrebbe esserci meno acqua dolce potabile.

Gli eventi di intrusione salina, oggi rari, potrebbero diventare molto più frequenti in futuro. Potrebbero passare dal verificarsi circa ogni 100 anni a pochi anni.

Fortunatamente, strumenti di modellizzazione avanzati come il CESM offrono la possibilità di anticipare scenari futuri e sviluppare strategie efficaci per la gestione delle risorse idriche e la protezione delle zone costiere. Pertanto, un’attenta analisi delle aree di transizione tra fiumi e mare si rivela cruciale per fronteggiare queste sfide imminenti.

Bibliografia:

Crediti immagini:

  • Immagine in evidenza: https://pixabay.com/it/photos/fiume-rocce-alberi-conifera-pietre-5765785/
  • Figura 1 : https://pixabay.com/it/photos/fiume-arno-ponte-edifici-1066307/
  • Figura 2 : https://www.pexels.com/it-it/foto/fotografia-aerea-di-una-barca-su-una-via-navigabile-nel-mezzo-della-foresta-2519390/

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